ROMA – Si chiama “T-EPEE élite”. È l’acronimo di “Test–Efficiency, Precision, Endurance, Epee per atleti d’élite”, uno studio scientifico realizzato in sinergia dalla Federazione Italiana Scherma e dall’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, di cui sono stati diffusi i risultati ottenuti (QUI l’allegato) al termine del monitoraggio condotto sugli atleti della Nazionale di spada sia maschile e femminile.
Un grande lavoro di squadra, coordinato per la FIS dal Responsabile d’arma Dario Chiadò, dal preparatore atletico dello staff azzurro Andrea Vivian e dal dottor Antonio Fiore che guida il Centro Studi e Ricerche della Federscherma, e dal gruppo di esperti dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Comitato Olimpico, di cui è responsabile Giampiero Pastore, composto da Alberto Di Mario, Alessandro Donati e Antonio Gianfelici.
Particolarmente interessanti, e rilevanti, gli esiti emersi, così come sottolineato dal CT della Nazionale italiana di spada Dario Chiadò. “Abbiamo messo in pratica un’idea che nasce da lontano, lavorando intensamente a un progetto che oggi rappresenta una novità assoluta nel panorama della scienza dello sport: mai era stato realizzato un test più specifico nella scherma, e in questo caso rivolto all’arma della spada. Ringrazio l’intero team di professionisti che ci ha consentito il raggiungimento di questo obiettivo, su tutti il nostro preparatore atletico Andrea Vivian, che si è speso moltissimo fin dal primo momento in cui, all’inizio del mio mandato da Commissario tecnico, ho condiviso la necessità di un allenamento e un monitoraggio specifici e strettamente correlati alla spada, per misurare in un unico test tutti i parametri necessari. I nostri atleti hanno collaborato con grande entusiasmo e impegno, riscontrando l’utilità e l’importanza di queste innovazioni per il costante controllo del proprio livello di preparazione. Il dato più significativo, però, è nell’utilizzo che del T-EPEE élite si farà nel nostro mondo, grazie a una versione light che è rivolta a tutti i tecnici interessati. Uno strumento a disposizione di ogni società italiana che pratica la spada e che riterrà utile beneficiare del lavoro che abbiamo svolto”, le parole del CT Chiadò.
Uno studio che, come spiega il dottor Antonio Fiore, rappresenta un’importante tappa di un percorso di approfondimento in evoluzione: “Siamo molto soddisfatti per aver realizzato T-EPEE élite che, insieme allo staff tecnico della Nazionale di spada e all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, ci ha consentito di mettere in correlazione alcuni aspetti prestazionali con i risultati del test, di costruire un sistema di allenamento altamente specifico per l’arma e, non in ultimo, di mettere a disposizione test e modalità di allenamento a tutto il mondo della scherma – ha raccontato il dottor Fiore –. Dal post Olimpiade di Tokyo, quando per volere del Presidente federale Paolo Azzi mi è stato affidato il coordinamento del Centro Studi e Ricerche della FIS, portiamo avanti un lavoro che analizza la scherma in chiave scientifica, affermando un modello che vuole la prevenzione in campo sportivo come una stretta sinergia tra tecnici, preparatori e medici, una collaborazione necessaria per pianificare il programma di allenamento dell’atleta. La progettualità è molto ampia: è stato già avviato un monitoraggio su diversi schermidori, l’approccio è stato decisamente positivo e proseguirà in tutte le specialità del settore olimpico e paralimpico, ma anche sui più giovani, per inculcare sempre più una cultura nuova e importante per la crescita dell’intero movimento”.
ECCO I RISULTATI T-EPEE élite Test –Efficiency, Precision, Endurance, Epee
