“La storia di Anto”, rinata grazie alla scherma, emoziona e vince in un cortometraggio speciale

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“La storia di Anto”, rinata grazie alla scherma, emoziona e vince in un cortometraggio speciale

“La storia di Anto” emoziona, insegna e vince. Il cortometraggio dedicato all’atleta paralimpica Antonella Binetti del Club Scherma Lucca Tbb, donna coraggiosa e decisa a non fermarsi (anzi, a rilanciare!) anche dinanzi a una cecità parziale, è stato presentato al concorso nazionale Csain di cinematografia sportiva a Roma e ha conquistato il primo posto nella categoria “miglior storia” nella categoria diversamente abili.

Un premio dal grandissimo valore simbolico, per l’esempio lanciato da questa spadista della categoria non vedenti, e che gratifica Roberto Tarfano, tecnico e primo sostenitore di Antonella Binetti. “Per me e il Club Scherma Lucca Tbb questo premio significa coronare un progetto che portiamo avanti da diciotto lunghi anni, fatto di inclusione totale, di sport in ogni sua sfaccettatura”.

“La storia di Anto”, schermitrice, moglie e madre che per una cura sbagliata ha iniziato a perdere la vista, si materializza grazie all’incontro con il regista Fabrizio Ferrante e con Selenia Erye, diventando un’opera dal messaggio potente. Quello che è racchiuso nelle sue parole: “Sono una donna nuova. Sono un’atleta paralimpica. La scherma mi ha restituito la possibilità di sentirmi parte di un gruppo, di credere in me e nelle mie capacità. La disabilità a volte crea opportunità. E io, adesso, con la mia esperienza e testimonianza vorrei aiutare chi ne ha bisogno. Sono stata fortunata, e per questo voglio dire che c’è sempre una luce in fondo al tunnel, e non bisogna mai darsi per vinti. Ora aiutatemi ad aiutare”.

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