S’intitola “Il laboratorio Di Ciolo. Le basi”. È una collana di libri per descrivere la scuola Di Ciolo dai diversi punti di vista, firmata dal maestro Enrico Di Ciolo (per “Campano Edizioni”) sulla base degli appunti trovati tra i ricordi del papà, il grande maestro-caposcuola Antonio Di Ciolo.
Nel dicembre 2023 è uscito il primo volume che tratta della filosofia che guida il lavoro della “scuola”, la scherma come mezzo di formazione delle abilità motorie più che di addestramento tecnico.
Il prossimo, che mira all’uscita entro fine 2024, sarà incentrata sullo metodologia dell’insegnamento, che Enrico Di Ciolo ha descritto in compagnia di Guido Brunetti. Si tratta di una “materia generale” che punta sulla necessità di coordinazione dell’organizzazione dei processi di formazione motoria e di allenamento su piani scientifici e pedagogici, strutturati sulla funzionalità dei processi di apprendimento – insegnamento, oltre che sull’andamento delle abilità motorie osservabili e intuibili. Gli autori hanno preso spunto e suggerimento da alcuni dei testi della Scuola dello Sport del CONI, scritti negli ultimi anni, per esporre le idee della scuola Di Ciolo, allineandosi agli argomenti trattati dai colleghi che hanno tracciato le linee generali e indispensabili per affrontare questo argomento.
“Nelle prossime pagine – spiega il maestro Enrico Di Ciolo – cercheremo di condensare alcuni concetti metodologici cari al nostro caposcuola e che a nostro avviso possono essere considerati un punto di partenza per tutti coloro che sono interessati all’insegnamento di qualsiasi materia, non solo nell’ambito dell’educazione fisica e sportiva. Per descrivere nel migliore dei modi queste materie ci siamo avvalsi della collaborazione di persone che ci conoscono, che conoscono il nostro lavoro, che ci vogliono bene. Nel caso di questo libro (e spero anche di altri) mi ha affiancato Guido Brunetti, insegnante di educazione fisica, allenatore di club, allenatore di squadre nazionali, docente all’ISEF e poi all’Università del Foro Italico, docente della Scuola dello Sport. Inoltre mi ha allenato da atleta e mi è stato docente da quando sono allenatore in mille occasioni, sono onorato che abbia accettato di aiutarmi a scrivere un pezzo della nostra storia”.
