NAPOLI- Prova ad immaginare, nella tua città, uno spazio gratuito dedicato alla pratica di una serie di attività sportive come scherma, karate, ginnastica, danza e di altre extra-sportive. Un’area destinata a tutti i ragazzi e, più in particolare, a tutti quei giovani che ogni giorno fanno i conti con il rischio della marginalizzazione.
Non è un sogno, è solo la realtà che realizzerà il Club Schermistico Partenopeo. Nell’ambito dell’avviso pubblico Spazi Civici-Play District, è un’iniziativa promossa dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Sport e Salute.
Il progetto “Una Casa per lo Sport” è stato presentato presso il Club Schermistico Partenopeo che è sito all’interno dell’ottocentesco Istituto “Domenico Martuscelli”, nel cuore del Vomero. Sarà messo in campo dal direttore tecnico del Partenopeo, Sandro Cuomo, Hall of Fame ed oro olimpico ad Atlanta1996, e vedrà la realizzazione di uno spazio gratuito destinato ai giovani tra i 14 e i 34 anni. Principalmente l’iniziativa è rivolta ai ragazzi diversamente abili o provenienti da contesti di disagio economico e sociale che avranno la possibilità di praticare attività sportive e laboratori educativi che consisteranno in lezioni (teoriche e pratiche) impartite dall’associazione ambientalista n’Sea Yet e da un nutrizionista.
“Il progetto si coordina perfettamente con il tipo di attività integrata che al Club Schermistico Partenopeo da decenni portiamo avanti -ha affermato Sandro Cuomo-. Ne sono prova anche i risultati al Mondiale paralimpico di Rossana Pasquino. Abbiamo sempre promosso questo tipo di attività, anche nei momenti più complessi. L’assegnazione di questo progetto è come se fosse un riconoscimento per quello che già facciamo. Un grande ringraziamento va alla V Municipalità. Metteremo a disposizione gli spazi alle scuole del circondario gratuitamente. Si fa un gran parlare del valore educativo dello sport ma nella pratica non è trattato come una priorità. La nostra missione è rappresentare un polo educativo per i giovani. Abbiamo costruito una grande famiglia: siamo un modello per la realtà integrata, non facciamo attività settoriale: i normodotati sfidano, seduti, i disabili motori e, bendati, i non vedenti. Siamo una vera e propria palestra di vita”.