VICENZA – In occasione delle festività, abbiamo sentito il presidente del Comitato Regionale FIS del Veneto, Guido Di Guida, per fare il bilancio del 2019 e per guardare al 2020.
Se pensa all’anno che si sta concludendo qual è la prima cosa che le viene in mente?
Ho in mente un dato: 2’700. Sono gli iscritti alle gare organizzate dal Comitato Regionale Veneto nel corso del 2019: si tratta di un record storico che è figlio della missione che ci siamo dati nel corso degli ultimi anni e cioè di organizzare un sempre maggior numero di gare sul territorio. La ragione è semplice, vogliamo dare la possibilità ai nostri atleti – ai giovani ma anche ai Master – di poter tirare e divertirsi senza necessariamente dover spendere per trasferte lontane. I miei complimenti vanno alle tante società che con impegno rendono possibile un calendario così ricco.
Entriamo un po’ nel dettaglio di queste gare.
Terminata la fortunata serie dedicata alla Grande Guerra, quest’anno abbiamo iniziato un nuovo ciclo chiamato Nelle Terre di San Marco. Anche in questo caso, l’appuntamento sarà annuale e itinerante. Abbiamo poi organizzato negli scorsi giorni a Malo (Vicenza) il Campionato Regionale Cadetti, modificando quindi la formula delle passate stagioni che vedeva tirare tutte le categorie degli Assoluti assieme, scorporando poi i migliori 4 Cadetti, Giovani e Master che disputavano un mini-torneo per l’assegnazione del titolo. Faremo lo stesso anche con le categorie Giovani e Master.
I risultati del 2019 sono stati all’altezza delle aspettative?
Direi proprio di sì. Nell’Under 14 abbiamo portato in Veneto tre titoli italiani, ma soprattutto con 12 medaglie siamo stati la seconda Regione d’Italia. Molto buoni anche i risultati ottenuti da Cadetti e Giovani e possiamo vantare ben 5 società in Serie A1 nelle prove a squadre. Non faccio nomi perché sicuramente dimenticherei qualcuno, ma mi piace sottolineare come il lavoro fatto negli anni dai Maestri della Regione stia portando i nostri atleti anche ad affacciarsi con continuità sulla ribalta internazionale assoluta, con presenze e medaglie in Coppa del Mondo. Per Tokyo è presto, ma ai prossimi Giochi Olimpici vedremo di certo qualche atleta veneto con la divisa azzurra.
Il movimento è vitale in tutte e tre le armi?
Assolutamente sì, abbiamo eccellenze in tutte e tre le armi e questo è un grandissimo segnale della salute del nostro movimento. Quest’anno abbiamo ideato delle sessioni di allenamento di Alto Livello nel fioretto perché il talento in quell’arma è molto diffuso ma frammentato, quindi c’era bisogno di istituire dei momenti di confronto ed allenamento tra i migliori atleti veneti dell’arma. L’idea è stata abbracciata con convinzione da società, tecnici e atleti. Proseguono poi i CAF che sono anch’essi momenti importanti di crescita.
Per quanto concerne, invece, tutto ciò che gravita attorno agli atleti?
Anche quest’anno, come facciamo annualmente, abbiamo realizzato un Corso per aspiranti arbitri e uno per tecnici delle armi. Entrambe sono figure fondamentali per la crescita del movimento e arbitri e tecnici delle armi hanno modo di fare gavetta proprio nelle tante gare che organizziamo sul territorio.
L’obiettivo per il 2020?
Vorremmo continuare con queste buone pratiche, rimanendo al servizio delle società per permettere ai ragazzi di tirare ed allenarsi nelle migliori condizioni possibili.
Auguro a tutti buone feste e un Sereno 2020!