GOODBYE LONDRA – 10 MOTIVI PER CUI RICORDARE I GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI LONDRA

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GOODBYE LONDRA – 10 MOTIVI PER CUI RICORDARE I GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI LONDRA

LONDRA2012 – Goodbye Londra. La scherma azzurra lascia Londra dopo aver vissuto da protagonista i Giochi Olimpici e Paralimpici 2012.
C’è più di un motivo per ricordare Londra2012:

1… come “UNA” ed unica spedizione vincente. La scherma azzurra è stata protagonista per intero di un’eccellente avventura olimpica e paralimpica. Ogni atleta in gara è stato supportato da uno staff tecnico, guidato dai Responsabili d’arma, oltre che dallo staff medico, fisioterapico, senza dimenticare i tecnici delle armi, l’organizzazione e la logistica a cura della Segreteria federale, passando ai tanti appassionati e tifosi, provenienti da varie parti d’Italia, che hanno sventolato il tricolore, incitato gli azzurri e festeggiato i successi, siano essi giunti dalle pedane olimpiche che da quelle paralimpiche.
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2… come le medaglie conquistate dalla scherma paralimpica. Il bronzo di Matteo Betti nella spada maschile cat. A e quello conquistato da Alessio Sarri nella sciabola maschile cat. B, entrano nella storia della Federazione Italiana Scherma, in quanto sono le prime che vanno ad impreziosire il già ingente medagliere federale, dopo il passaggio del settore paralimpico sotto l’egida della FederScherma.
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3… come le bandiere tricolore sul podio finale della prova olimpica di fioretto femminile individuale. La “tripletta” siglata, nell’ordine, da Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Valentina Vezzali, è entrata di diritto tra le pagine più belle dello sport italiano d’ogni tempo. La finale azzurra vinta da Elisa Di Francisca solo alla priorità contro Arianna Errigo ed il bronzo conquistato da Valentina Vezzali con la splendida rimonta al cardiopalma contro la coreana Nam, rimarranno nella memoria di chi era presente dal vivo all’ExCel e di chi le ha vissute incollato ad un televisore o ad una radio.
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4… come il numero di componenti di una squadra. E’ stato il “gruppo” la chiave vincente della scherma azzurra. Su quattro squadre impegnate nelle prove olimpiche, in tre sono salite sul podio, mentre la quinta, quella di fioretto maschile paralimpico, è giunta quarta con tanto rammarico. La scherma, sebbene sport individuale, riesce a sprigionare dinamiche straordinarie quando si tratta di gareggiare a squadra. L’Italia, ancora una volta, ha saputo fronteggiare difficoltà e condizioni fisiche precarie, tirando fuori grinta, determinazione e tanto cuore. L’immagine da incorniciare è la straordinaria rimonta di Aldo Montano, nell’ultimo parziale dell’assalto dei quarti di finale della prova a squadre di sciabola maschile tra Italia e Bielorussia, con l’azzurra non solo capace di riportarsi sul 44-44 dopo un distacco di ben quattro stoccate, ma anche di piazzare il colpo vincente che permette agli azzurri di superare il turno.
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5… come il numero di schermidori azzurri che hanno avuto l’onore di portare la bandiera tricolore nella cerimonia inaugurale di un’Olimpiade. A Londra è stata Valentina Vezzali, scelta dal CONI, ad entrare per prima sulla pista dello stadio Olimpico, accolta dall’applauso degli oltre 80mila presenti. Un onore ed un orgoglio che “nostra Signora del fioretto” ha vissuto in prima persona, ma assieme a lei, a reggere a testa a alta quella bandiera, c’era tutta la scherma italiana.
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6… come i milioni di spettatori (dati Auditel) che hanno seguito la finale della prova a squadre di fioretto maschile domenica 5 agosto su RaiDue. E’ stato il miglior dato d’ascolto riscontrato in una giornata caratterizzata dalla finale dei 100 metri di atletica leggera con in pista Usain Bolt, seguita da 800mila persone in meno rispetto a quanti hanno applaudito la prestazione di Baldini, Cassarà, Aspromonte ed Avola.
Londra2012 si ricorderà per la straordinaria copertura mediatica. Dal web alla stampa, passando per le emittenti televisive, le immagini della scherma azzurra sono giunte nelle case di milioni di italiani. SkySport, emittente italiana ufficiale dei Giochi Olimpici Londra2012, ha trasmesso per intero tutte le prove di scherma, dalle prime stoccate al mattino sino alla cerimonia del podio, permettendo a tantissimi di seguire da casa l’evento, vivendolo come se fossero sulle tribune della South Arena 1 dell’Exibition Center di Londra.
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7… come le medaglie conquistate dalla scherma olimpica, tante quante erano giunte al termine di Pechino2008. La “media del 7” viene mantenuta, ma migliorata nella qualità. Se in Cina arrivarono 2 medaglie d’oro e 5 di bronzo, in terra d’Albione il bottino azzurro vanta 3 medaglie d’oro, 2 di argento e 2 di bronzo. In virtù di questi risultati e dei piazzamenti complessivi, l’Italia vince anche la speciale Classifica per Nazioni per disciplina ed il medagliere specifico del programma di scherma.
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8… come la formula del “5+3” apprezzata dai cinque atleti azzurri di scherma paralimpica. Il 3 sta per il numero degli sparring partner, Simone Vanni, Alessio Bonino e Gianfranco Di Summa, che hanno seguito gli atleti nella fase di preparazione prima dei Giochi Paralimpici Londra2012 e poi durante le ultime rifiniture pre-gara, creando un gruppo affiatato e coeso, ritenuto dai tecnici tra gli artefici degli ottimi risultati giunti dalle pedane paralimpiche.
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9… come le giornate di gara del programma di scherma olimpica. Da sabato 28 luglio a domenica 5 agosto, nove giorni vissuti tutti d’un fiato, seguendo le prove degli atleti italiani che hanno inorgoglito, al di là dei risultati finali, quanti vivono con passione quotidiana la scherma, permettendo a tantissimi di conoscere ancora meglio ed avvicinarsi alla disciplina, ritenuta adesso a pieno titolo tra le eccellenze italiane.
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10…, 100, 1000 emozioni regalate e vissute; fotografie ed immagini che ciascuno porterà con sé nel proprio libro dei ricordi. A volte lo si sfoglierà, altre volte lo si consulterà con curiosità, fino a quando arriverà un’altra Olimpiade col suo carico.

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Appuntamento a RIO2016

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