ROMA – La Federazione Italiana Scherma si unisce al coro di appelli affinché si continui a compiere ogni sforzo diplomatico per giungere al più presto alla liberazione di Rossella Urru, la cooperante italiana in Algeria, rapita lo scorso 22 ottobre.
Nata a Samugheo (Oristano) 29 anni fa, Rossella è una volontaria del Comitato Italiano Sviluppo dei Popoli (CISP) che da diverso tempo lavora in Algeria, nei campi profughi, tentando di alleviare le sofferenze di donne e bambini.
Negli anni Novanta, è stata una schermitrice, avendo praticato la disciplina nelle fila del Circolo Schermistico S’Archittu di Oristano, seguendo le lezioni del Maestro Gavino Masu ed avendo partecipato anche al Gran Premio Giovanissimi.
Nel corso dell’ultima prova regionale svoltasi in Sardegna, proprio il Maestro Masu ha richiamato l’attenzione di tutti sul coraggio di questa ragazza, sulla sua figura di sportiva delicata.
“Chi pratica la scherma – ha detto nell’occasione il Presidente del Comitato regionale Sardegna, Efisio Podda – resta schermidore a vita. Rossella che ha calcato le pedane del Gran Premio Giovanissimi è come se fosse una delle nostre figlie e, quindi, questa è anche la sua famiglia. Tutti insieme chiediamo con forza interventi più incisivi delle istituzioni per la sua liberazione ed il suo pronto rientro in Sardegna agli affetti familiari“.
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