“Viaggio nella Memoria”, gli schermidori azzurri Rossana Pasquino e Matteo Betti hanno fatto parte della delegazione dello Sport italiano in visita ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau

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“Viaggio nella Memoria”, gli schermidori azzurri Rossana Pasquino e Matteo Betti hanno fatto parte della delegazione dello Sport italiano in visita ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau

Il “Viaggio nella Memoria” di una Squadra di campioni. Campioni nello sport e nella vita. Sì, perché proprio un “Inno alla vita”, per non dimenticare un orrore e per lavorare affinché non si ripeta mai più (ri)partendo dalla nostra quotidianità, voleva e doveva essere quel percorso a ritroso in una delle pagine più drammatiche della storia dell’umanità intera. Gli schermidori azzurri Rossana Pasquino e Matteo Betti, in qualità di rappresentanti della Federazione Italiana Scherma, hanno partecipato alla visita ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

In occasione della ricorrenza dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto, gli atleti della nostra Nazionale di scherma paralimpica sono stati testimoni e ambasciatori di un momento di straordinaria intensità, in cui lo Sport italiano, unito, ha lanciato la sua “stoccata” più importante, un messaggio diretto contro il razzismo e teso a diffondere la cultura della memoria e del rispetto. Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, 78 atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici delle FSN, DSA, EPS, UCEI e C.E.R hanno fatto parte della delegazione insieme al Presidente e all’Ad di Sport e Salute, Marco Mezzaroma e Diego Nepi Molineris, ai Vicepresidenti di CONI e CIP, Claudia Giordani e Roberto Valori, al numero 1 dell’Istituto per il Credito Sportivo, Beniamino Quintieri.

Per la prima volta la comunità sportiva, presente in tutte le sue articolazioni, ha intrapreso il “Viaggio nella Memoria” organizzato dal Ministero per lo Sport e i Giovani attraverso la “Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali”, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma.
In un momento storico complesso, in cui numerosi conflitti attanagliano il mondo, lo Sport dà un senso compiuto alla Memoria, che non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso e partecipe, ma anche e soprattutto nell’impegno a tutelare i diritti e la libertà di tutti i cittadini.

Gli schermidori azzurri hanno raccontato con la voce del cuore le emozioni e le sensazioni provate: “Un ringraziamento a tutti i promotori e partecipanti a un’iniziativa che ha unito tanti sportivi olimpici e paralimpici, storie diverse che si incastravano in un Viaggio dal significato profondo. Un grazie particolare al ministro Abodi, sempre presente, cordiale, umile e umano, che ha idealmente guidato una bella squadra che rappresentava lo sport e il nostro Paese”, le parole di Rossana Pasquino e Matteo Betti. “Un pugno nello stomaco, per noi che non ci eravamo mai stati, vedere posti che dovrebbero essere ricordati per… essere evitati – hanno detto ancora gli atleti della scherma azzurra –. È qui che la memoria diventa testimonianza, perché quel che è stato non si ripeta mai più. Per fortuna, davanti agli orrori del passato, c’è un presente che, come ha dimostrato anche questa esperienza di commemorazione e riflessione, è fatto di unione e di condivisione, nuovi incontri e programmi futuri in cui abbiamo portato la presenza, l’impegno e i valori della scherma italiana”.
Perché il “Viaggio nella Memoria” di una Squadra di campioni ha senso non solo per la potenza di un ricordo che dà i brividi, ma per la consapevolezza, e la volontà ferma, di dare una risposta di umanità autentica. Quel che lo Sport trasmette, afferma e racconta ogni giorno.

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