PISA – Un anno fa il mondo della scherma perdeva uno dei suoi più grandi maestri. Antonio Di Ciolo, stella polare per generazioni di atleti, tecnici e appassionati di questo sport, ha rappresentato un caposcuola non solo per l’incredibile carriera vissuta a formare campioni, ma anche per l’innata e da tutti riconosciuta capacità di offrire ai suoi allievi insegnamenti ben oltre la pedana.
Lezioni individuali e collettive trasmesse anche attraverso i suoi libri, un incessante impegno per il mondo a cui ha dato tutto se stesso. “Se qualcuno mi chiedesse se la scherma ha influenzato la mia vita – scrisse il 3 giugno 2020, in un messaggio rivolto alla Federazione Italiana Scherma in occasione dei festeggiamenti per il 111esimo anniversario di fondazione della FIS – gli risponderei che la mia vita è totalmente ammessa e connessa alla scherma. Ne ho assorbito l’essenza da sempre“.
Parole emblematiche, come quelle pubblicate oggi dal “suo” Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo: “Antonio, ci hai lasciato un anno fa, ma allo stesso tempo ci hai lasciato un’eredità grandissima: una scuola con il tuo nome, intramontabili sogni, insegnamenti infiniti, un segno tangibile nel cuore di chiunque sia stato al tuo fianco. Sei stato il Maestro di tutta la scherma pisana e, per noi, continui a meritare quel posto sull’Olimpo dello sport…. E della vita. Grazie, sempre!“. Sì, perché anche a un anno di distanza dalla sua scomparsa in tanti hanno voluto dedicare al Maestro un ricordo che accomuna tutta la scherma italiana.