“TUTTI A MILANO”! IL FASCINO UNICO, L’OPPORTUNITÀ E LA BELLEZZA DEL “NOSTRO” CAMPIONATO DEL MONDO DI SCHERMA

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“TUTTI A MILANO”! IL FASCINO UNICO, L’OPPORTUNITÀ E LA BELLEZZA DEL “NOSTRO” CAMPIONATO DEL MONDO DI SCHERMA

È come se si cominciasse già a sentire… Il rumore delle “sacche” da scherma, quell’inconfondibile e familiarissimo suono – di rotelle e lame – che rende uguali il trio-olimpionico Szilagyi e il primo eliminato della gara regionale nella palestra scolastica con i canestri del secolo scorso, annuncia gli ultimi granelli di sabbia nella clessidra. Un conto alla rovescia che sta per scadere. Milano 2023. Il Campionato del Mondo. Dal 22 al 30 luglio. Se non è domani, è pochi giorni dopo. Eppure pareva ieri quando mancava ancora un po’….

Pareva ieri quel venerdì sera di fine novembre a Losanna. La vigilia del verdetto. No, che non partivamo favoriti. E però se i pronostici esistessero solo a spoilerare e neanche un pochino a “confonderti”, immagina che noia bestiale sapere tutto prima che accada…
In Svizzera c’erano il vertice del Comitato prima promotore e poi organizzatore Marco Fichera, il Presidente e il Vice Vicario della FIS, Paolo Azzi e Maurizio Randazzo, due consumati protagonisti – vincenti – di questi palcoscenici quali Giorgio Scarso e Diana Bianchedi, e a tutti loro quest’idea della “sfida complicata” non soltanto non pesava, intrigava persino moltissimo. Così, sfavorita ma sicura del fatto suo, della qualità della proposta, dell’autorevolezza della tradizione che rappresentava, la candidatura di Milano nel Congresso FIE dell’autunno 2021 s’è presa il Mondiale di Qualifica Olimpica a Parigi 2024, cominciando un viaggio avvincente e impegnativo, la cui complessità si sapeva esser direttamente proporzionale al suo fascino.

Rieccola, la massima kermesse iridata della scherma che in Italia mancava da Catania 2011. Dodici anni per percorrere 1300 chilometri da un luogo simbolo all’altro d’un Paese meraviglioso, con una passione e una vocazione schermistica di cui farsi vanto senza timore di (s)cadere nell’autoreferenzialità.

Con Milano 2023 colmiamo una lacuna storica”, ha più volte ripetuto in quest’anno e mezzo il Presidente federale Azzi, ché alla città – a dire un cognome soltanto – dei Mangiarotti non bastava esser tra le Capitali del Mondo nella “nobile arte” per poter dire d’aver ospitato un Mondiale di scherma. Non era mai accaduto. Accadrà adesso, in fondo a un lavoro di squadra tra Comitato, Federazione e Istituzioni che non hanno lesinato alcuno sforzo, consapevoli che altri mille dovranno esser fatti per arrivare al traguardo del nono giorno. E però quella è la meta. Adesso conta il viaggio. Che sta per entrare nel vivo.

Un Mondiale “in casa” porta con sé una miriade di significati. Ce ne faremo bastare tre.

Il primo: siamo la scherma, lo sport più medagliato ai Giochi Olimpici, con l’onore di sentirselo dire da chiunque e l’onere di (ri)sentirsi pure quel ritornello come un tarlo nella testa dell’oro mancato a Tokyo. Benissimo, all’Olimpiade che verrà, Parigi 2024, intanto tocca qualificarsi e i punti in palio al Campionato del Mondo peseranno come piombo. È un po’ come il quarto exit poll durante le maratone elettorali in TV, quello che vedi a notte fonda, con un occhio aperto e l’altro chiuso senz’aver ancora deciso se varrà la pena chiuderli o tenerli aperti entrambi. Insomma, un momento che se non è una sentenza (perché non potrà esserlo né lo sarà), di sicuro conterà abbastanza. È il motivo per cui a Milano varrà tutto doppio: il prestigio delle medaglie iridate, il valore dei punteggi per la Qualifica Olimpica.

Il secondo: i nostri ragazzi. I campioni che non finiscono mai e i più giovani che per le prime volte si affacciano su questi palcoscenici di rara bellezza. La scherma azzurra in tutta la sua eterogeneità, competitività, compattezza e ambizione, il suo blasone e quell’irrefrenabile desiderio di futuro. Chi in carriera ha fatto così tanti Mondiali da aver perso il conto e chi invece è all’alba del percorso, con la “fame” di trasformare l’umanissima emozione del giocare in casa in un desiderio di vivere qualcosa di unico. Eccolo, il cuore del “motivo numero due”: il sostegno che meritano i nostri atleti, capaci in dodici mesi di stabilire un record dopo l’altro agli Europei (dalle 14 medaglie di Antalya 2022 alle 16 di quest’anno tra Plovdiv e Cracovia), di salire otto volte un’estate fa sul podio iridato al Cairo, e due sul gradino più alto, di fare incetta di risultati in Coppa del Mondo nell’ultimo biennio per ribadire cosa sia, sempre, l’Italia a livello internazionale.
A tutti loro, alle ragazze e ai ragazzi dei CT Stefano Cerioni, Dario Chiadò e Nicola Zanotti, ogni appassionato di scherma, di sport, ha il dovere di portare il proprio tifo, il proprio affetto, sulle pedane della Fiera MiCo, per esaltarli quando saranno in vantaggio e per aiutarli appena si ritroveranno sotto, a inseguire, magari con un filo di nebbia tra gli occhi e la maschera. Poi restiamo d’accordo come sempre: se andrà bene si dirà “abbiamo vinto”, in caso contrario sarà che “hanno perso”. Sìssignore, così funziona! Ma quello è il finale del film, l’importante è sapere d’esser tutti nella sceneggiatura, protagonisti e comparse, ciascuno per la propria parte. Per spingere i nostri, e per applaudire tutti gli altri. Ché siamo l’Italia che vuole il risultato, certo, ma pure il Paese di Mariaclotilde ed Emilia, le “spadiste fair play” che hanno scritto due tra le pagine più belle dello Sport con l’iniziale maiuscola, nella sua declinazione più autentica.

Il terzo: l’opportunità, enorme, di promozione e diffusione per la scherma. Per la prima volta un Mondiale in Italia sarà visibile contemporaneamente in diretta su tre grandi canali televisivi, trasmesso da RAI, Sky ed Eurosport, e raccontato da tutti i media mainstream tra TV, radio, siti web e carta stampata. Per la prima volta un Campionato del Mondo di scherma nel nostro Paese sarà aperto, nella cerimonia inaugurale del 25, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per la prima volta il Mondiale continuerà ogni giorno, anche dopo l’ultima stoccata, fuori dalla venue di gara, nella Medal Plaza allestita nel cuore della città di Milano, all’Arco della Pace, e con Casa Italia organizzata dal CONI. Sarà un’occasione unica per mostrare la scherma, in tutto il suo fascino, la sua bellezza, il suo appeal agonistico e valoriale, agli occhi d’un pubblico di massa che passerà dal “generale” al particolare, immergendosi dentro quel mondo che ogni praticante ha voglia di far conoscere e condividere con chi ne sa poco e “non sa cosa si perde”. Degno seguito ed epilogo d’un cammino cominciato promuovendo il Mondiale tra le scuole, le università e gli oratori. Di qui il filo rosso, anzi azzurro, che unisce i “tre punti” e riconduce all’importanza di vedere gli spalti del MiCo gremiti, d’entusiasmo e passione. Per sentirsi parte d’una magia che resti poi ricordo da custodire, e un giorno da raccontare.

A chi non ha ancora deciso, resta solo un altro po’ di tempo per pensarci su. In lontananza ma non troppo, oltre la fermata della Metro di Portello, è come se si cominciasse già a sentire… È il rumore delle “sacche”, e annuncia che lo spettacolo sta per iniziare. Tutti a Milano, allora! Per una Sfida Mondiale. Avrà un sapore speciale se vissuta tutt’insieme…

(foto Bizzi)

QUI LA PREVENDITA DEI BIGLIETTI

IL CALENDARIO GARE DEL MONDIALE MILANO 2023

22 luglio
Qualificazioni Sciabola maschile e Spada femminile individuali

23 luglio
Qualificazioni Spada maschile e Fioretto femminile individuali

24 luglio
Qualificazioni Fioretto maschile e Sciabola femminile individuali

25 luglio
Tabelloni principali Sciabola maschile e Spada femminile individuali
Cerimonia d’apertura (ore 17)

26 luglio
Tabelloni principali Spada maschile e Fioretto femminile individuali

27 luglio
Tabelloni principali Fioretto maschile e Sciabola femminile individuali
Fasi preliminari Sciabola maschile e Spada femminile a Squadre

28 luglio
Fasi finali Sciabola maschile e Spada femminile a Squadre
Fasi preliminari Spada maschile e Fioretto femminile a Squadre

29 luglio
Fasi finali Spada maschile e Fioretto femminile a Squadre
Fasi preliminari Fioretto maschile e Sciabola femminile a Squadre

30 luglio
Fasi finali Fioretto maschile e Sciabola femminile a Squadre
Cerimonia di chiusura (ore 17.30)

 

 

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