Terenzio: “La sciabola maschile azzurra punta all’eccellenza”. Aquili: “Al lavoro con le sciabolatrici verso il sogno di una medaglia olimpica a squadre”

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Terenzio: “La sciabola maschile azzurra punta all’eccellenza”. Aquili: “Al lavoro con le sciabolatrici verso il sogno di una medaglia olimpica a squadre”

Un sogno coronato ieri e tanti altri ancora da inseguire lungo l’orizzonte d’un quadriennio ricco sì d’impegni da affrontare, ma pure di suggestioni fortissime. La sciabola azzurra ha “sdoppiato” la guida tecnica, e però le parole dei due Commissari tecnici designati, Andrea Terenzio per il gruppo maschile e Andrea Aquili per il femminile, vanno nella medesima direzione.

Reduce dal trionfo olimpico di Parigi con le sciabolatrici della Nazionale ucraina, Andrea Terenzio parte dall’onore di essere CT della sciabola maschile della FIS: “Guidare l’Italia è il sogno di ogni maestro di scherma. Lo è in tutto il mondo, non solo per un tecnico italiano. Perché siamo il Real Madrid della scherma e dunque, oltre alla felicità d’essere stato scelto, percepisco la responsabilità e le aspettative di questa grande sfida in cui metterò tutto me stesso per professionalità ed entusiasmo”. E prosegue ponendosi l’obiettivo, a cui gli sciabolatori di Terenzio cominceranno a dare la caccia fin dal prossimo “Trofeo Luxardo”, storica tappa di Coppa del Mondo in programma a Padova dal 6 all’8 marzo: “Ringrazio Nicola Zanotti che mi lascia in eredità un gruppo molto valido, che conosco bene perché nel mio percorso, che parte da lontano, ho vissuto nello staff azzurro una lunga esperienza fino ai Giochi Olimpici di Tokyo. Dobbiamo far arrivare l’Italia all’eccellenza anche nella sciabola. In passato ci siamo riusciti e possiamo tornare al vertice”.

Sentimenti e ambizioni che condivide Andrea Aquili, Commissario tecnico della sciabola femminile. “L’ emozione è quella di sempre nel rappresentare la Nazionale italiana, la stessa che ho provato prima da atleta e poi da maestro, dall’Under 17 e fino agli Assoluti. Il ruolo di CT è il massimo della responsabilità che possa esistere ed è per questo che sono grato alla Federazione per avermi scelto, vedendo in me la figura giusta per perseguire obiettivi alti, importanti”. Con una linea ben chiara: “Siamo a metà stagione, bisognerà continuare un lavoro già iniziato e implementarlo. Con le sciabolatrici italiane voglio condividere un sogno: la medaglia olimpica a squadre. È fondamentale, per realizzarlo, partire dal gruppo. Perché prima da tiratore e poi nei miei 12 anni d’attività magistrale ho sempre costruito tutto lavorando sullo spirito di squadra, condizione necessaria per far crescere anche le individualità”. La Coppa del Mondo di Heraklion, tra il 7 e il 9 marzo, sarà la prima tappa della strada verso questo sogno della sciabola femminile del Commissario tecnico Aquili.

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