Roma – Si è tenuto questa mattina a Roma, presso la Sala Giunta del CONI, un tavolo di lavoro convocato dal presidente federale Giorgio Scarso, per esaminare alcune ipotesi operative che permettano al movimento schermistico capitolino, non solo di dotarsi di un’impiantistica sportiva specifica per le grandi manifestazioni, ma anche di individuare spazi per la promozione e l’avviamento alla scherma. Presenti all’incontro i consiglieri federali Ezio Rinaldi e Vincenzo De Bartolomeo, il Segretario Generale della FIS Salvatore Ottaviano, il Presidente del Comitato Regionale del Lazio Stefano Salvatore, il Fiduciario Provinciale Gianluca Casale, il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo Andrea Cardinaletti, il Presidente del CONI Provinciale Riccardo Viola, il Direttore degli Impianti Sportivi di CONI Servizi Diego Nepi e la rappresentante della Provincia di Roma Ornella Matturro. All’incontro, inoltre, hanno partecipato i dirigenti delle società romane e i responsabili dei Gruppi Sportivi Militari. Oggetto del dibattito, non solo le problematiche inerenti alle società operanti sul territorio romano, penalizzate dalla mancanza di propri impianti, ma anche l’assenza di una vera e propria struttura che possa ospitare lo svolgimento di gare regionali, nazionali ed eventualmente internazionali. In tal senso l’incontro ha permesso ai convenuti di prendere in considerazione la possibilità di visionare impianti già esistenti, da restaurare ed adibire alla pratica della scherma o di proporne la creazione ex-novo. E’ stata evidenziata, poi, l’assenza di strutture che permettano la promozione e l’attività schermistica all’interno delle circoscrizioni del Comune di Roma, la mancanza di luoghi idonei in cui svolgere l’attività per le società, spesso costrette ad adeguarsi alle palestre delle scuole o a partecipare a bandi pubblici per ottenerne la disponibilità. Diverse le soluzioni avanzate, in particolare:
– ricercare impianti da adeguare o dimessi, come vecchie strutture militari, cinema o teatri abbandonati;
– sfruttare strutture già presenti nel territorio, quali la vecchia Fiera di Roma, la Casa della Scherma (nella foto), la Casina dell’Architettura o proporre un ampliamento del Centro Federale dell’Acqua Acetosa.
Per poter studiare al meglio eventuali soluzioni da inserire in una più ampia piattaforma progettuale, il Presidente della Federazione Italiana Scherma ha proposto l’istituzione di due gruppi di lavoro che studino, uno il territorio con le sue esigenze, le strutture in relazione alle società esistenti ed in base alla domanda di scherma; l’altro, con l’obiettivo di mettere a punto uno studio di fattibilità non solo di vecchi e nuovi impianti sportivi per la scherma, ma altresì mirato al progetto della Casa della Scherma. I lavori, quindi, sono stati aggiornati alla fine del mese di aprile con l’intento di visionare i dati raccolti dai gruppi di lavoro, per poter presentare alle Autorità competenti una prima base progettuale.
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