Storie di Wuxi – Matteo, dal biglietto stracciato per Dubai al conto saldato in Cina

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Storie di Wuxi – Matteo, dal biglietto stracciato per Dubai al conto saldato in Cina

Scusate il ritardo. Che detto d’un ragazzo di neppure vent’anni fa strano, buffo e pare inappropriato, e però per Matteo pure quella citazione cinematografica il suo senso ce l’ha. E poi l’ha detto lui stesso, stasera in Cina, con l’argento di spade al collo, che quella medaglia al Mondiale era un po’ come un conto da saldare con il destino.

Tre anni fa dovette stracciare il biglietto per Dubai che aveva già in tasca per un infortunio, lui che un mese prima a Novi Sad era salito sul podio europeo dei Giovani pur essendo ancora Cadetto, il “piccolino” – quasi la mascotte – del team degli spadisti Under 20. Passò un anno e a Plovdiv ci andò per cercare la rivincita, senza trovarla. Quindi arrivò a Riyadh, aprile del 2024, dove sì, vinse l’oro a squadre, ch’è la gioia più bella, e però uno come lui una medaglia individuale al Campionato Mondiale la voleva, la pretendeva, “se la doveva”. L’ha trovata oggi a Wuxi, all’ultimo ballo da solo tra gli Under 20, nella stagione delle grandi novità: da Cervia a Torino, per la scherma e per l’università, facoltà d’informatica dopo il diploma scientifico, per la prima volta già sul podio nella Coppa del Mondo dei grandi a Berna, da “piccolino” di nuovo stavolta in mezzo agli Assoluti, e una stagione nella categoria Giovani super, chiusa da numero 2 del Ranking internazionale.

L’argento iridato d’una domenica d’aprile cinese è la consacrazione d’un talento che ha saputo pian piano riprendersi tutto, dai primi anni da Under 17 sacrificati sull’altare del Covid alla medaglia individuale al Mondiale che rischiava di diventare una maledizione. L’ha vinta a suo modo, Matteo, circondato dal tifo e dall’affetto dei suoi compagni, senza far drammi dopo una finale che pure stava conducendo e avrebbe potuto far sua. Nessuna sottigliezza per l’oro scivolato via sul più bello. Quella medaglia attesa tre anni adesso ce l’ha al collo. E pure se tra meno di quarantott’ore darà tutto perché ne vorrà un’altra, a squadre, con i suoi amici, intanto questa è tutta sua. Scusate il ritardo, appunto…

(foto Bizzi)

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