Storie di Iksan – Andre, le lacrime d’oro di chi ha pazienza e coraggio

Questo articolo è offerto da:

Questo articolo è offerto da:

Storie di Iksan – Andre, le lacrime d’oro di chi ha pazienza e coraggio

Andreea è una di poche parole. Di contro, molte stoccate. “E però poche vittorie”, si rimproverava sempre, fino a oggi, ricordando i tanti – troppi – secondi posti che ha nel palmares. Poi arriva Iksan. E qui cambia la storia.

Andre lo sa ch’è la più forte, deve solo trovare il modo di dimostrarlo. Stravince il primo assalto, e al secondo ha già davanti la campionessa dei Giochi Paralimpici d’un anno fa a Parigi. Va sotto, rischia d’uscire troppo presto, ma resta dentro al match. Aggrappata all’assalto, e a un sogno che reclama altro rispetto alla “stradina” secondaria che porterebbe al massimo ad arrivare terzi (lei, poi, che si lamenta d’esser sempre seconda!).

Ale, il CT, nel minuto di pausa che precede il pareggio e il sorpasso, le dice che servono due cose: pazienza e coraggio. La pazienza d’attendere, il coraggio d’andare. È fioretto, ed è pure un po’ la vita. Andre ascolta, paziente prima e coraggiosa poi, porta a casa quel match e da lì in avanti tutto il resto.

Al terzo 15-7 di fila – prima nei quarti, poi in semi e quindi in finale – non dà certo i segni d’un trionfo: niente “urlo di Tardelli” né braccia alte al cielo. Però lacrime, quelle sì, quando mette via la maschera, mentre l’abbraccia Bebe, amica, compagna di squadra, qui da Capo delegazione e detentrice da quattro edizioni di quel titolo che adesso è di Andre.
Commossa, felice, d’oro, e però sempre lei. Una di poche parole. Oggi ne bastano tre: campionessa del mondo!

(foto Bizzi)

Ti piace, condividilo!

ULTIMI AGGIORNAMENTI CORRELATI

keyboard_arrow_up