SCHERMA ITALIANA IN LUTTO – E’ MORTO IL MAESTRO OLEG POUZANOV – FUNERALI LUNEDI 7 DICEMBRE ALLE 15.00 A ROMA

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SCHERMA ITALIANA IN LUTTO – E’ MORTO IL MAESTRO OLEG POUZANOV – FUNERALI LUNEDI 7 DICEMBRE ALLE 15.00 A ROMA

Oleg PouzanovROMA – La scherma italiana è in lutto.
E’ morto a Roma questo giovedi sera il maestro Oleg Pouzanov.

A portarlo via è stato un brutto male diagnosticato da pochi giorni, in seguito al suo ricovero all’ospedale di Tor Vergata a Roma.

74 anni, russo, già tecnico della Nazionale sovietica, da anni trasferitosi in Italia, prima a Milano e poi Roma, è stato il maestro di alcuni dei grandi protagonisti del fioretto e della spada azzurra ed, attualmente, era il riferimento tecnico, tra gli altri, di Paolo Pizzo, con cui aveva vinto il titolo iridato 2011, di Mara Navarria e Francesca Quondamcarlo.

Nello staff tecnico della Nazionale italiana per lunghi anni, era il maestro di spada del Club Scherma Roma.

Apparentemente burbero e severo, nascondeva sotto i suoi baffi bianchi un sorriso che si allargava a riempire il cuore di chi stava ad ascoltare i suoi “proverbiali” racconti, aneddoti e barzellette che riportavano ad un’epoca, quella dell’Unione Sovietica, che ha scolpito la vita di Oleg Pouzanov. 
Presente tra le pedane di scherma, dalle gare dei ragazzi under14 a quelle internazionali, aveva scelto di essere protagonista discreto anche a Mosca, in occasione dei Campionati del Mondo 2015 quando aveva abbinato il ritorno nella “sua” Russia alla voglia di seguire i “suoi” ragazzi da vicino.

Oleg Pouzanov mancherà alla sua famiglia, al Club Scherma Roma, a ciascuno dei suoi atleti che in lui hanno visto non solo un maestro ma anche un secondo padre ed un punto di riferimento nella crescita umana. Ma Oleg Pouzanov mancherà all’intera scherma azzurra.

Il Presidente, Giorgio Scarso, il Consiglio federale, la Segreteria generale e tutto il mondo della scherma italiana si stringe alla famiglia di Oleg Pouzanov ed al Club Scherma Roma, a Paolo Pizzo,Francesca Quondamcarlo, Mara Navarria ed ai tanti atleti da lui seguiti negli anni, in un unico abbraccio di cordoglio e di sincera partecipazione al dolore.

L’ultimo saluto sarà officiato lunedi 07 dicembre alle ore 15.00 nella Chiesa di Santa Chiara a piazza dei Giuochi Delfici a Roma.
Sarà messo a disposizione un parcheggio, alle spalle della Chiesa, in via Zandonai, 6.

 

 

Così di Oleg Pouzanov scriveva Marisa Poli su “La Gazzetta dello Sport” il 14 Ottobre 2011, dopo il successo iridato del suo allievo, Paolo Pizzo:
“La leggenda narra che sia stato un agente del Kgb, ma da lui non troverete conferme, solo un silenzio condito da un lampo negli occhi azzurri. Il maestro del campione del mondo di spada, Paolo Pizzo, si chiama Oleg Pouzanov, ha 69 anni, un passato da schermidore con un titolo mondiale a squadre vinto con l’ Urss e poi c.t. di spada e fioretto del suo Paese, dal 1972 fino ai Giochi di Barcellona. Prima lo era stato di Cuba, aveva lanciato un programma interrotto tragicamente nell’ attentato che nel 1976 decimò la squadra di ritorno dal campionato centroamericano in un incidente aereo sopra Barbados. Non ha dormito dopo l’ oro del suo allievo, ma gli occhi si accendono di gioia quando i maestri russi ora emigrati negli Stati Uniti si fermano a complimentarsi: «Quando un’ atleta vince è merito suo – ride -, quando perde è colpa del maestro». Oltre all’ indiscutibile bravura, nello staff azzurro e anche fuori fa circolare i suoi detti alla Boskov. «Una persona fondamentale per me, quasi un padre – riconosce Pizzo -, mi ha insegnato molto della scherma e anche fuori». Dispensatore di saggezza sovietica, Pouzanov è in Italia dal 1992, da quando l’ Urss si è divisa in tanti Paesi che non gli piacciono molto. Prima è approdato alla Società del Giardino di Milano, qualche anno dopo, nel 1997, si è trasferito al Club Scherma Roma. Nelle sue mani (grandi grandi) sono passati da Mazzoni alla Bianchedi, dalla Trillini a Resegotti, dal campione del Mondo Paolo Pizzo agli altri azzurri Mara Navarria, Enrico Garozzo e Francesca Quondamcarlo. Uno dei suoi ex allievi, Alessandro Bossalini, ora nello staff azzurro, racconta di quanto ha imparato. «La sua è una scherma particolare – spiega -, tutta di seconda intenzione». Ai suoi allievi battuti da un bielorusso dice, sempre ironico: «Hai perso da contadino», a chi esce sconfitto con un ucraino: «Hai perso con operaio». «Più che russo direi che sono sovietico – spiega, senza nascondere l’ antipatia per Gorbaciov -, il casino è cominciato quando tutti hanno iniziato a cercare il profitto. Noi lo sport l’ abbiamo fatto per l’ idea, per la gloria…». I suoi proverbi: “quando vede una donna magra, l’ uomo non è cane, non piace osso”; “Figlio di colonnello non può diventare generale se generale ha figlio”; “L’ amore l’ ha inventato chi non vuol pagare”; “Tutto bene? Tutto bene non esiste, nemmeno tutto male”; “Non esiste donna brutta, esiste poca vodka”.
Marisa Poli – La Gazzetta dello Sport
14 Ottobre 2011

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