ROMA – Il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Luigi Mazzone, e il Segretario generale Marco Cannella hanno partecipato questa mattina alla presentazione del Rapporto Sport 2024, tenutasi a Roma, presso il Circolo del Tennis del Foro Italico, a cura di Sport e Salute e dell’Istituto per il Credito Sportivo e Cultura. Evidenziare l’apporto dello Sport al PIL, la domanda e l’offerta di Sport in Italia, gli investimenti e l’impatto sociale dello Sport: questi i temi al centro dell’analisi di sistema basata su dati di qualità, fonti ufficiali e metodologia certificata, che è stata descritta dettagliatamente dai Presidenti di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, e dell’Istituto per il Credito Sportivo e Cultura, Beniamino Quintieri, alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e dei Presidenti di CONI e CIP, Giovanni Malagò e Luca Pancalli. I lavori sono stati aperti dal saluto del Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale nel suo intervento ha anche citato la scherma azzurra, ricordando la recente nomina della squadra di spada femminile – medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 – “Ambasciatrice della diplomazia dello sport”.
Di seguito alcuni dei temi principali del Rapporto Sport 2024, che può essere consultato integralmente A QUESTO LINK.
PIL dello Sport
Dai dati del Rapporto Sport, emerge come il settore dello Sport abbia raggiunto, nel 2022, in Italia una dimensione economica rilevante pari a 24,7 miliardi di euro, in crescita del +12,6% rispetto all’anno precedente, con un contributo al PIL nazionale dell’1,38%. Nel 2022 la crescita del Valore Aggiunto rispetto all’anno precedente è stata superiore a quella registrata dal complesso dell’economia italiana (+12,6% rispetto a +6,8%). Aumenta anche del +2,6% il numero degli occupati che salgono a 412 mila addetti lungo la filiera estesa dello Sport.
Domanda e Offerta di Sport
In aumento anche il numero degli italiani che praticano attività sportiva: nel 2023 sono stati 37,1 milioni gli italiani “attivi”, pari al 64,8% della popolazione.
Tra questi, ben 16,2 milioni hanno praticato lo sport in maniera regolare e continuativa, attestando il miglior dato mai registrato e segnando un incremento negli ultimi 10 anni di 3,6 milioni. Cala il numero di italiani “sedentari” con una percentuale che nel 2023 si attesta al 35%. Sebbene ancora alto, è un dato tra i migliori da quando esistono le rilevazioni Istat del fenomeno e che conferma la tendenza verso un’Italia sempre più meno sedentaria e sempre più attiva.
Il sistema sportivo italiano, secondo i dati del RASD (Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche), è composto da oltre 112 mila associazioni e società sportive dilettantistiche con almeno un tesseramento attivo, di cui 5.700 con attività dedicate a persone con disabilità. Gli italiani tesserati sono invece 13,2 milioni, di cui 12,6 milioni agonisti o praticanti.
Investimenti e impatto sociale dello Sport
Lo Sport si conferma un motore di inclusione sociale: la valutazione di impatto condotta sulle iniziative finanziate da Sport e Salute e dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ha restituito un valore medio dell’indice SROI (Social Return on Investment) superiore a 4,5x a conferma della capacità dello Sport di agire da potente moltiplicatore di benefici per i territori e le comunità. Ogni euro investito in progetti sportivi è in grado di generare mediamente oltre 4 euro di ritorni sociali, migliorando le “prestazioni” delle comunità su alcuni indicatori chiave, quali salute, occupazione, istruzione, lotta alla criminalità.