FOGGIA – L’elegante Sala “Fedora” del Teatro Umberto Giordano ha ospitato “Da Foggia a Parigi”, la cerimonia di premiazione voluta dall’amministrazione comunale del capoluogo dauno per rendere omaggio a Luigi Samele, che a Parigi ha colto la sua quarta medaglia olimpica diventando in assoluto l’atleta pugliese col maggior numero di medaglie a Cinque Cerchi, e a Martina Criscio che in Francia ha preso parte alla sua seconda Olimpiade.
In rappresentanza del Comitato Regionale Federscherma Puglia c’era la consigliera Maria Grazia Lattanzio, fiorettista di lungo corso. L’evento si è aperto con un minuto di silenzio in memoria dei tre giovanissimi tifosi del Foggia periti in un tragico incidente stradale domenica 13 ottobre a Potenza. La sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo ha fatto gli onori di casa: “Voglio congratularmi in primo luogo – ha dichiarato – con le famiglie di Gigi e Martina: due campioni così sono motivo di orgoglio per tutta la città. La loro biografia personale e sportiva ci restituisce l’immagine di due cittadini esemplari e di due atleti straordinari che noi amiamo immensamente”.
Un riconoscimento è andato anche ai tecnici dei due protagonisti, Andrea Terenzio e Benedetto Buenza. “Vogliamo celebrare questi nostri due campioni – ha affermato l’assessore allo sport Domenico Di Molfetta – ma anche i loro Maestri: per raggiungere risultati così prestigiosi servono sacrifici e loro li compiono col sorriso sulle labbra. Già partecipare ai Giochi Olimpici è una cosa straordinaria, vincere una medaglia significa raggiungere la notorietà a livello mondiale. Quando ho conosciuto Gigi e Martina erano due bambini, ora sono il vanto di Foggia”. Un ringraziamento particolare da parte di Di Molfetta è andato ai Gruppi Sportivi delle Forze Armate, essendo Samele in forza alle Fiamme Gialle e Criscio alle Fiamme Oro.
Il 37enne sciabolatore foggiano è apparso raggiante: “Non potrei essere più orgoglioso per essere stato premiato nella mia città: io ho solo l’ambizione di poter restituire qualcosa a Foggia e dare il buon esempio alle nuove generazioni di atleti. Lancio un appello affinché in tanti si avvicinino alla scherma, possiamo e dobbiamo fare di più: noi come atleti faremo la nostra parte per dare lustro alla nostra città in pedana”. C’è stato anche spazio per parlare di progetti futuri, da quello che lo vedrà convolare a giuste nozze con la promessa sposa Olga Kharlan (“Lo sport ci ha aiutato a venir fuori da una situazione drammatica, noi non solo abbiamo ricominciato ma siamo riusciti entrambi a vincere delle medaglie olimpiche”) ai suoi prossimi impegni in pedana (“Fino a gennaio mi fermo, all’inizio del nuovo anno deciderò se proseguire o meno: tirare avanti alla meno peggio non è nel mio stile”).
La trentenne Martina Criscio afferma convinta: “Essere additati come esempio per i giovani è un onore e un onere. So che in quello che faccio vengo osservata da tanti ragazzi e ragazze ed avverto l’impegno di fornire loro messaggi positivi per combattere gli stereotipi negativi che troppo spesso si vedono sui social. Se la scherma foggiana ha avuto e continua ad avere tanti elementi di valore è perché in palestra c’era e c’è un bel numero di atleti e la competizione è sempre stata elevata. Ma l’emozione che si avverte in gara è sempre forte: soprattutto dopo una medaglia si avverte un’adrenalina che si potrebbe rimanere in pedana all’infinito!”.
