
Pechino (CINA) – Settima medaglia per la scherma italiana nell’ultima giornata di gare ai Giochi Olimpici in corso di svolgimento a Pechino. Nella prova a squadre di sciabola maschile, infatti, Luigi Tarantino, Aldo Montano, Diego Occhiuzzi e Giampiero Pastore (nella foto Minozzi) si sono aggiudicati la medaglia di bronzo, conquistando così il 114esimo alloro della scherma italiana all’Olimpiade. Una giornata dalle emozioni altalenanti e ricca di colpi di scena già a partire dal primo turno con la temibile Bielorussia. Partenza sprint per la coppia Tarantino-Montano, protagonista di un 10 a 1 al duo Buikevich-Pryiemka. Un’illusione che durava poco, perché Lapkes non si dava per vinto (10-5 ad Occhiuzzi), avvicinando i suoi sull’11-15. Alla fine del secondo giro l’Italia riesciva a mantenere tre stoccate di vantaggio (30-27), prima di controllare nelle ultime tre manche, nelle quali con un parziale di 15-12 si regalava la semifinale per 45 a 39. Nel turno successivo, però, l’ostacolo da superare era la Francia, team al comando del ranking FIE. La sfida, remake della finale olimpica di Atene 2004, vedeva gli azzurri chiudere al comando dopo le prime tre frazioni sul punteggio di 15 a 14, vantaggio incrementato alla fine del secondo giro (30-24). Nel settimo assalto, però, Sanson metteva a segno il break decisivo che cambiava le sorti del match. Occhiuzzi andava sotto per 3-11 e i transalpini tornavano a condurre sul 35 a 33. Tarantino e Montano non riuscivano a recuperare lo svantaggio e si dovevano arrendere per 8-10 a Lopez e Pillet che chiudevano la sfida sul 45 a 41. Nella finale per il bronzo, il duo Giovanni Sirovich e Dino Meglio – seduti in panchina al posto dello squalificato Andrea Magro – optava per il cambio, sostituendo Diego Occhiuzzi con la riserva Giampiero Pastore. Una scelta che premiava l’esperienza dello sciabolatore salernitano, nella sfida con la Russia, eliminata a sorpresa dagli Stati Uniti. I campioni europei chiudevano i primi tre assalti sul 15-12, senza mai dare la sensazione di subire troppo gli azzurri. Stesso discorso nel giro successivo, con i russi a condurre per 30 a 28. Nelle ultime frazioni, però, la svolta. Prima Pastore rosicchiava una stoccata (6-5) a Kovalev, ma poi Yakimenko rimetteva le cose in parità (5-4 a Tarantino) lasciando lo score inalterato sul 38-40, prima dell’atto finale tra Aldo Montano e Stanislav Pozdniakov. Una sfida nella sfida, con due campioni olimpici uno davanti all’altro, in un assalto da cardiopalma. Prima botta per Pozdniakov (41-38), ma subito dopo doppia risposta di Montano che si riportava sul 40-41. Il cinque volte campione del mondo allungava ancora sul 42 a 40, prima di subire il ritorno del livornese che impattava sul 42 pari. Montano ancora una volta subiva la classe dello ”zar”, capace di infilare altre due stoccate che lo portavano sul 44 a 42. Sembrava finita, ma l’azzurro con due colpi di classe ritrovava la parità: 44-44. Tutto si decideva, quindi, all’ultima stoccata. Un sospiro e l’attacco. Luce verde e trionfo italiano per 45 a 44, dopodiché iniziava la festa. Per in colori azzurri si tratta del terzo bronzo olimpico dopo quelli del 1960 a Roma e del 1996 ad Atlanta. Il titolo, invece, è andato alla Francia (al suo secondo successo consecutivo) impostasi per 45 a 37 sugli Stati Uniti, al loro secondo argento dopo quello vinto nel 1904 a Saint Louis. Grande gioia per Luigi Tarantino, il primo ad affacciarsi in zona mista: ”Siamo stati sotto sino alla fine, poi in una stoccata Montano è stato bravo. Un bronzo che ci rende felici anche se oggi poteva arrivare l’oro. Bravo Pastore a farsi trovare pronto, ha tirato bene, grande merito anche a lui. E’ bello vincere in questo modo. Dedico questa medaglia a me stesso, ora le vacanze”. Felicità per Aldo Montano, autore della stoccata decisiva: ”E’ più bella la medaglia di bronzo che l’argento, vinta con la Russia, avversario di grandissimo valore. Era normale avere paura, ma abbiamo reagito bene. E’ stato bello ritrovare certe sensazioni, direi magnifico. Peccato per la semifinale, bravi i francesi”. Decisiva anche la prova di Giampiero Pastore: ”Ci voleva questa medaglia, è tanto tempo che aspettavamo questo momento. Con la Russia abbiamo tirato fuori grande carattere. Dedico la vittoria a tutte le persone che mi sono state vicine”. Infine, Diego Occhiuzzi: ”Bene i miei compagni, sono riusciti a fare quello che non è riuscito a me. Oggi è una grande giornata”. L’Italia chiude la sua Olimpiade a quota sette medaglie (2 ori e 5 bronzi), prima assoluta in termini numerici, davanti agli Stati Uniti (6). La leadership del medagliere va alla Francia con 4 metalli (2 ori e 2 argenti), mentre l’Italia conquista la Coppa delle Nazioni con 816 punti, precedendo Cina (806) e Francia (802).
SCIABOLA MASCHILE SQUADRE, GIOCHI OLIMPICI, PECHINO (CINA)
QUARTI: Francia b. Egitto 45-31; Italia b. Bielorussia (Aliaksandr Buikevich, Dmitri Lapkes, Valery Pryiemka) 45-39; Russia b. Cina 45-36; Stati Uniti b. Ungheria 45-44.
SEMIFINALI: Francia (Vincent Anstett, Nicolas Lopez, Julien Pillet, Boris Sanson) b. Italia 45-41; Stati Uniti b. Russia 45-44.
FINALE MEDAGLIA BRONZO: Italia b. Russia (Nikolay Kovalev, Stanislav Pozdniakov, Alexey Yakimenko) 45-44.
FINALE MEDAGLIA ORO: Francia b. Stati Uniti 45-37.
CLASSIFICA (8): 1. Francia; 2. Stati Uniti; 3. Italia (Luigi Tarantino, Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Giampiero Pastore).













