PADOVA – “Giustizia federale e giustizia sportiva. I rischi del doping negli sport dilettantistici”. Se n’è parlato questa mattina in un importante convegno promosso dall’Ordine degli Avvocati di Padova nell’ambito della terza giornata di gare dei Campionati Italiani Cadetti e Giovani 2023 di scherma. L’evento si è svolto presso la Fiera di Padova registrando una numerosa e interessata partecipazione ai lavori, introdotti e moderati da Alberto Panazzolo, Consigliere dell’Ordine forense di Padova e Presidente dell’Accademia Comini, società organizzatrice della kermesse tricolore dedicata alle categorie Under 17 e Under 20.
Grandi apprezzamenti per le relazioni che hanno arricchito l’incontro di contenuti di strettissima attualità. Ospite d’onore è stata l’olimpionica del fioretto azzurro Diana Bianchedi, medico oggi impegnata come chief of strategy planning and legacy dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026 e Vicepresidente della Commissione antidoping della Federcalcio, che ha focalizzato il tema doping nella sua evoluzione tanto dal punto di vista dell’atleta, e delle proprie famiglie, quanto sul piano scientifico.
Sui dettagli dell’approccio della giustizia sportiva si è focalizzato l’avvocato Vincenzo Tallarico, Giudice federale presso la FIS, mentre il dottor Claudio Schiraldi, medico coordinatore regionale antidoping della FMSI e specialista in malattie dell’apparato respiratorio e medicina dello sport.
In sala, con gli avvocati del Foro di Padova e diversi componenti del mondo della scherma, c’erano il Presidente federale Paolo Azzi, i Consiglieri della FIS, Sebastiano Manzoni e Alberto Ancarani, e il Segretario generale della Federscherma, Marco Cannella.
“Abbiamo trattato tematiche di grande interesse ed è stato un vero piacere farlo qui, sulla pedana della finale della Fiera di Padova, durante competizioni così importante per la scherma italiana – ha detto l’organizzatore Alberto Panazzolo –. Un onore, inoltre, aver avuto al nostro tavolo, insieme agli altri qualificati relatori, Diana Bianchedi, che ha portato la testimonianza e l’esperienza di una campionessa, medico e manager di sport”.