ROMA – E’ stata inaugurata ieri a Roma, in zona Monteverde, l’Accademia Scherma Lia.
Fin qui una notizia come tante altre: una sala scherma che trova spazi.
In realtà la notizia sta nella scelta dell’Accademia Scherma “Lia” di aprire le porte ai ragazzi autistici.
Sulle pedane dei locali messi a disposizione dalla Parrocchia di Maria Nostra Signora di Coromoto, infatti, saliranno non solo giovani e meno giovani volenterosi nel mettersi in guardia e tirare di scherma, ma anche soggetti affetti da autismo.
L’idea è di Luigi Mazzone, già azzurro di spada ed oggi nello staff della Nazionale italiana, ma anche neuropsichiatra all’ospedale “Bambin Gesù” di Roma. “La scherma – spiega Mazzone – è uno sport socio-relazionale. L’avversario si trova a mezzo metro da te e ciò sviluppa la parte metacognitiva anche grazie alla lettura dei gesti dell’avversario, sviluppando inoltre anche l’attenzione e l’autostima. Dunque non è affatto precluso ai ragazzi austici, anzi!”.
La nascita dell’Accademia Scherma “Lia”, che porta il nome della moglie di Luigi Mazzone prematuramente scomparsa da poche settimane, è promossa dall’associazione AITA, una Onlus che fornisce supporto a bambini ed adolescenti colpiti da patologie neurologiche e comportamentali.
All’inaugurazione della sala, sono stati presenti i due azzurri di spada, Paolo Pizzo e Marco Fichera.