MARGHERITA GRANBASSI: “AL CONI PORTERO’ LA MIA ESPERIENZA IN PEDANA ED IL PROBLEM SOLVING TIPICO DELLA SCHERMA”

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MARGHERITA GRANBASSI: “AL CONI PORTERO’ LA MIA ESPERIENZA IN PEDANA ED IL PROBLEM SOLVING TIPICO DELLA SCHERMA”

ROMA – Col fioretto in mano ha vissuto tutto: la gavetta giovanile, i trionfi, le delusioni, il podio olimpico, i successi di squadra e gli infortunii. La nuova vita di Margherita Granbassi la vede rappresentare gli atleti nel “parlamento” dello sport italiano: il Consiglio Nazionale CONI, dove è stata eletta nei giorni scorsi raccogliendo un ampio consenso.


“E’ stata una soddisfazione da subito divenuta grande responsabilità – 
dice Margherita Granbassi -. Sono consapevole infatti di essere chiamata a rappresentare una parte fondamentale dello sport. Sono stati in tanti a credere in me, di diversi sport e discipline. Personalmente punterò a vivere questo ruolo con lo stesso spirito con il quale sono stata atleta: determinazione, voglia di migliorarsi sempre e soprattutto di dare il proprio contributo alla “squadra” che in questo caso sarebbe il mondo dello sport. Poi, provenendo dalla scherma, punterò a sfruttare l’abilità che il nostro sport ci affina: il problem solving in tempi rapidi e soprattutto efficace”.

Non potrebbe esserci curriculum migliore per rappresentare gli atleti in seno al Consiglio Nazionale. Atleta dal grande talento in pedana, ma anche tra le più ammirate dal mondo dei media ed apprezzate dagli sponsor.

“Metterò in campo quella che è stata la mia esperienza di vita ed i tanti problemi che da atleta ho vissuto – continua ancora la fiorettista azzurra iridata a Torino2006 -. Quando ero piccola ad esempio sono stata una pendolare, come oggi lo sono migliaia di ragazzi. Mi piacerebbe poter avviare un dialogo costruttivo con quanti competenti per aiutare le famiglie di questi atleti costretti a viaggiare ogni giorno per allenarsi. Inoltre, ho vissuto mille infortunii e mi sono resa conto di quanto sia difficile rientrare, non solo sul piano fisico ma anche su quello mentale. Mi piacerebbe poter incidere affinché il rientro da un infortunio possa essere meno traumatico e difficoltoso, magari prendendo spunto da quanto fatto dalla Federazione Italiana Scherma per le atlete in maternità, con il congelamento del ranking dal momento dell’infortunio sino al rientro”.

Diverse sono anche le idee che Margherita Granbassi vuole mettere in campo, soprattutto nel rapporto con la scuola, le agenzie educative e per il post carriera. 
“Da tempo diciamo che è fondamentale avere più sport nelle scuole, ma io direi che è importante anche avvicinare la scuola allo sport. Sono convinto che ne gioverebbero entrambi gli ambiti, ma soprattutto gli atleti-sportivi. Io stessa ho vissuto questa conflittualità e ne sono triste testimonial. Ma l’impegno di tutti gli attori protagonisti può portare – dice la schermitrice triestina – a conseguire un obiettivo voluto da più parti. Inoltre, per un atleta è importante anche la fase finale della propria carriera. Ciò si lega a doppio filo sia con lo studio e la propria formazione culturale, ma anche con una sempre più auspicata sinergia con i gruppi sportivi miliitari e dei corpi civili dello Stato, che possono garantire ad un atleta un proseguo congeniale della propria carriera da “sportivo”, ma anche possono mettere a reddito un investimento compiuto negli anni”.

Infine l’auspicio per questo quadriennio di lavoro. “Vorrei essere vista come un punto di riferimento per tutti: dagli atleti di alto livello ad ogni sportivo. Mi piacerebbe avviare una interazione costante con le persone che mi hanno votato ma anche con quanti vivono il mondo dello sport, sperando che possano riconoscermi come loro rappresentante e quindi come portavoce delle loro istanze in seno al Consiglio Nazionale Coni”.

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