CAGLIARI – Un grave lutto ha colpito la scherma sarda e l’intero movimento schermistico nazionale. E’ venuto a mancare infatti, Francesco Pala, Presidente del Club Scherma Cagliari.
La Federazione Italiana Scherma rivolge un sentito e sincero sentimento di cordoglio alla famiglia ed alla società schermistica per la grave perdita.
Di seguito il ricordo del Presidente del Comitato regionale FederScherma Sardegna, Efisio Podda:
“Il Presidente Pala, per tutti “Ciccio Pala”, se ne è andato via in punta di piedi, anzi in “punta di fioretto” come amava ripetere ai suoi allievi, dolcemente, lieve come una carezza, come la punta del fioretto che deve arrivare a bersaglio. Gentiluomo d’altri tempi, fu Ufficiale di Cavalleria, portava insito in sé la cortesia ed il garbo dall’antico formale cavalleresco del baciamano alle signore e rigide prese di posizione con i subalterni. Non ammetteva che i suoi allievi avessero una pagella scarsa e, pertanto, in tal caso non esitava ad “esiliarli” dalla sala scherma. Alla superba età di 93 anni era vivace come un 23enne e non gli dispiaceva scherzare sul fatto che, essendo nato il 29 febbraio di anno bisestile, doveva festeggiare il compleanno ogni quattro anni. Negli anni del dopoguerra e fino al suo pensionamento, fu direttore amministrativo del carcere di Buoncammino, faceva cucire le divise da scherma dai sarti, le “armi” dai fabbri e le pedane dai falegnami tutti detenuti! Era uno spettacolo vederlo in pedana dare lezione ai “suoi ragazzi” con la sua divisa bianca dal taglio retrò, pantaloni lunghi, maschera con imbottitura in lino in tono con l’ancora folta capigliatura bianco candido. Sotto la sua guida sono cresciuti atleti di livello, personaggi che hanno assunto posizioni di spicco nel campo politico, giuridico, amministrativo, medico ed imprenditoriale che, sicuramente, saranno tutti presenti ai suoi funerali per l’ultimo saluto ad un personaggio indimenticabile. Alla vedova, Signora Anna, al figlio Corrado e Signora, alla diletta nipotina Matilde ed a tutti i parenti ed amici giungano le sincere condoglianze dell’intera famiglia schermistica, non solo locale, ma di tutta Italia. Addio Ciccio, non mi hai mai messo in mano né fioretto e né spada, ma mi hai insegnato ad amare questa disciplina affascinante e coinvolgente come non mai. Ci mancherai, ma il tuo ricordo resterà sempre nei cuori di coloro che ti hanno conosciuto e voluto bene.”.
Questo articolo è offerto da: