ROMA – Si è tenuto mercoledì 4 giugno, presso il Salone d’Onore del CONI a Roma, il convegno patrocinato dalla Federazione Italiana Scherma “Politiche di safeguarding e laboratori per la crescita, il recupero e la ricostruzione personale”. L’evento è stato organizzato dall’associazione Scherma Bradamante aps-asd, per illustrare i propri progetti e scopi statutari relativamente alla formazione e ricerca in tema di Safeguarding, antidoping, clean sport e sport integrity, nonché i Laboratori dedicati a qualunque persona che abbia vissuto ogni forma e fenomeno di abuso o violenza.
“Il tema dell’incontro è stato strutturato in due panels, di cui il primo dedicato al safeguarding ed il secondo al clean sport” spiega la presidente dell’associazione, avv. Martina Caracciolo, componente della Commissione safeguarding policy e della Corte sportiva d’Appello della Federscherma, “dei quali sono stati protagonisti illustri relatori che hanno generosamente contribuito alla riuscita dell’evento”.
Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del vicepresidente vicario della Federazione Italiana Scherma, Daniele Garozzo, in rappresentanza anche del presidente federale Luigi Mazzone, e del presidente onorario della FIS Giorgio Scarso, impegnato nella promozione delle politiche di safeguarding fin dal 2019 quando iniziò una collaborazione al tempo inedita con la Procura Generale dello Sport CONI, guidata allora come oggi dal Procuratore Generale dello Sport CONI, prefetto Ugo Taucer.
A seguire il componente dell’Osservatorio permanente per le politiche di safeguarding CONI Pierluigi Matera ha portato i saluti del presidente dell’Osservatorio, consigliere Adelchi D’Ippolito, rappresentando ai presenti il loro impegno nell’implementazione delle linee guida e dei regolamenti in materia di safeguarding, che hanno guidato tutte le federazioni sportive nazionali nel processo di attuazione della Riforma dello Sport in materia di contrasto ad abusi e violenze in ambito sportivo.
I relatori che hanno partecipato al primo panel, insieme al Procuratore Generale Ugo Taucer, sono stati il professore di Diritto civile e membro del Collegio di Garanzia della FISI Massimiliano Pacifico, il componente del Collegio di Garanzia della FISI Pierluigi Boscia, l’olimpionica e delegata ai rapporti istituzionali FIS Valentina Vezzali,, i quali hanno offerto un’analisi delle politiche di safeguarding con particolare attenzione in merito agli strumenti di tutela presenti nell’ordinamento per i soggetti vittime di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, nonché dei modelli organizzativi e di controllo delle attività sportive, atti anche a prevenire le discriminazioni legate al genere ed alla particolare condizione di atleta o tecnico donna e madre.
Il vicepresidente dell’associazione Scherma Bradamante Alessandro Picchi ha presentato i Laboratori dell’Associazione per la crescita, il recupero e la ricostruzione personale, che si realizzeranno grazie al binomio scherma e psicoterapia, attraverso la collaborazione di maestro e psicoterapeuta. Tali figure professionali condivideranno, in applicazione del protocollo realizzato dal Comitato tecnico scientifico dell’Associazione, il lavoro in sala scherma con gli utenti. È poi intervenuto il presidente del Comitato tecnico scientifico della Scherma Bradamante e psicoterapeuta esperto in psicologia dello sport e del lavoro, Pietro Bussotti, il quale ha rappresentato l’importanza di interpretare il ruolo del Safeguarder in maniera preventiva, come opportunità di sviluppo del sistema sportivo.
A seguire il secondo panel, al quale hanno preso parte il Direttore Ufficio Affari Generali del CONI Marco Arpino, il consulente legale della FISI Giovanni Diotallevi, e lo psichiatra e membro dello Scientific Advisory Board dell’International Society for the Study of Emerging Drugs (ISSED) Antonio Metastasio, i quali rispettivamente hanno parlato dell’importanza della formazione permanente dei professionisti sportivi in materia di antidoping, della responsabilità oggettiva degli atleti per eventuali positività previste dalla normativa sportiva antidoping e delle nuove droghe emergenti capaci di sfuggire ai test di controllo.