IL CORDOGLIO DELLA SCHERMA ITALIANA PER LA SCOMPARSA DI DOMENICO PACE, CAMPIONE AZZURRO DEGLI ANNI ’50

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IL CORDOGLIO DELLA SCHERMA ITALIANA PER LA SCOMPARSA DI DOMENICO PACE, CAMPIONE AZZURRO DEGLI ANNI ’50

La scherma italiana piange la scomparsa di uno dei grandi protagonisti delle pedane degli anni Cinquanta. Nei giorni scorsi, infatti, nella sua casa di Milano, all’età di 98 anni da poco compiuti, si è spento Domenico Pace, azzurro di grande valore.

Atleta olimpico, classe 1924, partecipò ai Giochi di Melbourne del ’56 e prim’ancora ai Campionati del Mondo di Bruxelles e alle Universiadi del Cairo. Proprio nella kermesse iridata in Belgio vinse una splendida medaglia d’argento nella sciabola a squadre, ma seppe ottenere importanti risultati anche da fiorettista.

“La scherma non è solo uno sport ma anche uno stile di vita che plasma l’anima e dura sino alla fine dei nostri giorni”, ha sempre detto Domenico Pace, amando la sua disciplina sino all’ultimo, anche quando a 97 anni impugnava la sua inseparabile sciabola per gli esercizi di fisioterapia.

Amico di Irene Camber, Edoardo Mangiarotti, Gigi Carpaneda e molti altri compagni pluri-decorati di quegli anni, Domenico Pace fece parte della Sala di Scherma del Giardino di Milano, città in cui si era trasferito dopo essere nato a Padova dove era stato allievo del grande maestro Comini.
Ha lasciato in eredità a suo figlio Bernardo tutti i cimeli sportivi e in particolar modo le sue due sciabole, il guanto e la maschera che utilizzò all’Olimpiade di Melbourne, oltre alla passione per questo sport che portò Pace junior a calcare le pedane della Mangiarotti Milano.

Il Presidente della Federscherma, Paolo Azzi, il Consiglio federale e la FIS tutta esprimono alla famiglia Pace il più sincero cordoglio per la scomparsa di Domenico, ricordandone con affetto l’uomo e il campione che è stato.

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