ROMA – L’italiano Giuliano Ranza è il miglior arbitro di spada per il 2015. A stabilirlo è stata la Federazione Internazionale di Scherma che ha diramato le decisioni assunte dal Comitato Esecutivo nel corso della riunione svoltasi lo scorso 20 novembre a Guangzhou.
La FIE, al termine di ogni anno solare, determina infatti i migliori tre arbitri per ogni specialità, recependo le proposte della Commissione arbitrale internazionale.
Giuliano Ranza guida la miniclassifica di spada, precedendo il brasiliano Regis Trois de Avila ed il moldavo Mihail Paghiev.
Soddisfazione per l’Italia anche nel fioretto, dove Marco Pistacchi è stato nominato al secondo posto della speciale classifica. Ad essere premiato col primo posto è stato il romeno Florin Gheorghe, mentre al terzo vi è il sudcoreano Sangwon Suh.
Per ciò che concerne la sciabola, il trio premiato è stato composto dal senegalese Papa Toure, dal bulgaro Vasil Milenchev e dal romeno Marius Florea.
Inoltre, il Comitato Esecutivo della FIE ha designato gli arbitri della categoria Elite per il 2016.
Anche in questo caso l’Italia è assai ben rappresentata nel novero dei cinque arbitri per ogni specialità. Oltre a Marco Pistacchi nel fioretto ed a Giuliano Ranza nella spada, vi è infatti Luigi Martilotti nella sciabola.
“E’ il riconoscimento ad arbitri eccellenti in pedana e fuori – è il commento del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso -. L’intera scherma italiana si complimenta con loro e li ringrazia per aver rappresentato al meglio l’Italia. Credo che questo ennesimo apprezzamento ufficiale giunto dalla FIE – prosegue ancora Scarso – che segue la designazione ai Giochi Olimpici di Rio2016, anche di altre figure in seno alla Direzione di Torneo ed in altri importanti ruoli, e che si aggiunge anche alla convocazione da parte dell’IWASF di tre arbitri italiani ai Giochi Paralimpici di Rio2016, rappresenti un attestato di merito per tutto il movimento arbitrale italiano. Un movimento che riesce a raggiungere vette internazionali, sia in pedana che in Commissione, e che, grazie alla gestione improntata alla crescita ed alla formazione, permette anche un ricambio generazionale mantenendo inalterato lo standard qualitativo dell’arbitraggio. Per questi riconoscimenti e per il grande valore dell’intero mondo arbitrale italiano, non si può che ringraziare quanti, in sede di Commissione internazionale e nell’ambito della Commissione nazionale, stanno lavorando per permettere alla scherma italiana di brillare nel Mondo”.