PARIGI – Una serata da incorniciare per l’Italia della scherma grazie alla medaglia d’oro nella spada femminile a squadre del quartetto composto da Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria. Grande gioia per il Presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi e per il Commissario Tecnico Dario Chiadò per questo storico risultato per lo sport italiano. Di seguito le loro parole dopo la vittoria contro le padrone di casa della Francia in finale per 30-29.
Le parole di Paolo Azzi e Dario Chiadò
Il presidente Paolo Azzi festeggia per questo oro che è storico per l’Italia che raggiunge quota 50: “Le ragazze sono state squadra e questo è stato bellissimo. Una splendida 50^ medaglia d’oro per la scherma italiana nella storia delle Olimpiadi, soprattutto dopo questo triennio strepitoso. Noi ci liberiamo da questa carenza di oro che ci perseguitava da Tokyo. Questo è un momento di sblocco e siamo contenti perché è il culmine di un percorso con questa squadra che è cresciuta ottenendo grandi risultati. Si è vista una finale bella con tanto cuore e tanta voglia di vincere. Giusto rendere onore alle avversarie. Abbiamo un gruppo di ragazze giovani che hanno già dato segnale di grande potenziale”.
Un grande risultato per il Commissario tecnico Dario Chiadò che ha visto il “suo” quartetto chiudere come meglio non si potrebbe il triennio: “Sono felicissimo per le ragazze perché se lo meritavano dopo una gara individuale dove avevamo aspettative diverse, ma succede. Oggi abbiamo raccolto quanto era giusto che ottenessimo. L’Italia deve sempre stare con noi e con chi fa sport, abbiamo sentito il tifo di tanti appassionati da casa. I cambi durante l’Olimpiade vanno gestiti in modo particolare dato che si può fare una sola volta: andava fatto nel momento giusto perché Mara poteva essere fondamentale e così è stato. Tutte hanno fatto il loro come Giulia e Rossella che in semifinale ha portato su un parziale ultra positivo, prima della straordinaria chiusura di Alberta. Sono davvero contento di vedere tutte e quattro con la medaglia al collo”.