PARIGI – Medaglia d’argento per Filippo Macchi nel fioretto. Seconda medaglia azzurra a Parigi 2024 dopo il bronzo di Luigi Samele nella sciabola. Il toscano delle Fiamme Oro ha lottato fino all’ultima stoccata ed è uscito sconfitto nel match decisivo contro Ka Long Cheung di Hong Kong con il punteggio di 15-14. L’azzurro classe 2001, nonostante l’enorme amarezza per l’oro negato da un arbitraggio inaccettabile, ha parlato al termine della finale del Grand Palais.
Le parole di Filippo Macchi dopo la cerimonia di premiazione
“La scherma è uno sport a discrezione dell’arbitro. Sono andato avanti 14-12 e forse avrei dovuto chiuderla qui. A casa riguarderò le stoccate ma ora non voglio esprimermi, da dentro pensavo di avere ragione. Ho sognato questo momento mille volte ma mai così. Ora abbiamo una gara a squadre con i miei compagni e vogliamo dare tanto, loro mi sono stati vicinissimi. Mi sono ispirato a Dani (Garozzo ndr) e a lui mi ispiro. Mi volevo godere questa Olimpiade e l’ho fatto quasi fino alla fine. Sono stato su queste pedane il più a lungo possibile. Da casa si aspettano sempre tante medaglie dalla scherma ma il livello mondiale si è alzato tantissimo. Cheung è fortissimo ed è di Hong Kong, Paese che tempo fa non era affatto nel panorama della scherma”.
In zona mista l’abbraccio finale per Pippo Macchi con il Presidente del CONI, Giovanni Malagò e il Presidente federale Paolo Azzi.
