Roma – Grande serata in onore di Valentina Vezzali (nella foto) ieri nella sede del Circolo Canottieri Roma. Il Presidente del prestigioso club romano, Gianni Battistoni – in una sala affollatissima – ha consegnato alla nostra campionessa olimpica e mondiale di fioretto il Premio Che meraviglia!, alla sua prima edizione, dedicato alla memoria del vice presidente del Circolo, Rodolfo Di Dato recentemente scomparso.
Grandi applausi per Valentina festeggiata anche dal Presidente del CONI, Gianni Petrucci, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, dal Presidente della Federscherma Antonio Di Blasi, dal vice direttore di Repubblica Paolo Garimberti, dalla signora Ludovica Di Dato.
Erano presenti, fra tante personalità, anche la vice Presidente del CONI, Diana Bianchedi, il vice Presidente della FIS Stefano Simoncelli, il Segretario generale della FIS Gianfranco Carabelli, il Presidente del GS Fiamme Oro (ci cui fa parte la Vezzali) Errante Parrino, il grande Nicola Pietrangeli, il Maestro Giulio Tomassini.
La serata – che ha avuto in Michele Maffei un perfetto intrattenitore – si è iniziata con la proiezioe di un rarissimo filmato di 80 anni fa, di proprietà del dottor Giuliano Musumeci Greco, responsabile di Nissan Italia, con le immagini di un autentico duello tra i maestri Sassone e Agesilao Greco. Poi Maffei ha spiegato e diretto una piacevole esibizione di fioretto tra due giovanissime schermitrici, quindi è stato proiettato il video con le ultime, decisive stoccate di Valentina Vezzali nella finale di Cuba dove ha conquistato il suo terzo titolo mondiale battendo la polacca Sylwia Gruchala.
Ecco la motivazione del Premio consegnato alla campionessa di Jesi: «Valentina Vezzali è la campionessa che tutti vorrebbero avere. Di lei dicono che ha gli occhi di tigre. Decisa, mai sazia, mai soddisfatta. Esamina e riesamina sempre tutto, la sua è una maniacalità vincente. Anche nelle interruzioni della gara è quella che si interroga sull’assalto, che lo sviscera per capire errori e margini di miglioramento. Un’atleta dalla scelta di tempo perfetta, dalla strategia quasi invisibile, vede prima i movimenti dell’avversaria, li anticipa. E colpisce, da killer poco sentimentale. Piange più quando perde che quando vince. Esempio perfetto e felice di come nella vita conti più il viaggio che non l’arrivo. Una campionessa che non si accontenta, che non scende a compromessi con la sua fame di successi, che non guarda ai tanti risultati ottenuti, ma al prossimo appuntamento. Il sacrificio non la spaventa, anzi è convinta che porti ordine nella sua vita. Gareggia per le Fiamme Oro. Valentina Vezzali è il simbolo di un importante valore dello sport: non fermarsi mai a guardare troppo i propri risultati, ma cercare di ottenerne altri».
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