ROMA – Un caldo sole di settembre ha illuminando il Foro Italico di Roma dove si è conclusa la prima delle due giornate della “Festa della Scherma 2013”.
L’appuntamento, che avrà cadenza annuale, è iniziato con le parole del Presidente federale, Giorgio Scarso, che tra gli applausi dei presenti ha dichiarato: “la scherma torna a casa“, col chiaro riferimento alla “Casa delle Armi”, la struttura del Foro Italico realizzata negli anni ’30 e destinata alla scuola magistrale ed all’accademia schermistica.
Al suo fianco, oltre al Consiglio federale, anche il Presidente del CONI, Giovanni Malagò. “La mia presenza qui oggi è l’ennesima riprova di come lo sport italiano rispetti, onori e celebri la scherma azzurra e non per un sentimento di gratitudine per la messe di medaglie, quanto perché essa rappresenta una delle eccellenze dell’Italia nel Mondo e soprattutto una perla nel panorama sportivo italiano“.
La “Festa della Scherma 2013” è stata anche l’occasione per ufficializzare l’avvio del percorso umano tra la FederScherma ed UNICEF. A stringersi la mano, sotto lo sguardo del vertice del CONI, sono stati il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso ed il Presidente di UNICEF Italia, Giacomo Guerrera. “Per noi – ha detto il rappresentante apicale del Comitato Italiano – vedere il logo Unicef sulle tute da podio degli atleti della Nazionale di scherma rappresenta un reale motivo di orgoglio. Siamo convinti che il binomio Unicef e Sport, in questo caso con la scherma, possa essere foriero di frutti positivi per i bambini di tutto il Mondo“.
La “Festa della Scherma 2013” è proseguita poi con l’incontro tra il Consiglio federale ed i rappresentanti delle società schermistiche italiane. Nel corso del dibattito, assai partecipato, sono stati toccati varie tematiche, quali l’articolo 17 dello statuto relativo al passaggio di società degli atleti, ma anche le particolarità, in termini di numeri, relative alla pratica della spada ed alle difficoltà che vivono alcune società.
Al termine, la dottoressa in Storia dell’Arte, Elisabetta Castrucci, ha tenuto un rapido ma assai interessante excursus sul piano storico-architettonico della “Sala delle Armi” e del complesso del Foro Italico.
La mattinata si è conclusa con lo svolgimento della finale di Coppa Italia a squadre, per società civili, di sciabola maschile, che ha visto i portacolori della Ss Lazio Scherma Ariccia aggiudicarsi la Coppa Italia di specialità superando per 45-36 la Gemina Scherma.
Nel pomeriggio si sono invece svolte le finali di spada maschile e fioretto femminile. Nella prima il Club Scherma Casale si è aggiudicato il trofeo vincendo per 45-39 il match contro il Cus Catania sezione scherma. La Coppa Italia di fioretto femminile è invece andato all’Asd Frascati Scherma che ha avuto la meglio in finale sulle portacolori del CdS Mangiarotti Milano per 45-38.
La prima giornata si è conclusa con le premiazioni che hanno interessato società, atleti, dirigenti e personalità.
Sono stati infatti consegnati i riconoscimenti per il “Seminatore d’Oro”, rivolto ai maestri che si sono contraddistinti nel corso della stagione, in virtù dei risultati dei piccoli allievi. Il Consiglio federale ha destinato i premi 2013 ai maestri Guido Di Bartolomeo (fioretto), Paolo Zanobini (spada) e Cosimo Malanotte (sciabola).
Sono stati poi consegnati anche i premi per la vittoria del medagliere delle Regioni al Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini” 2013, conquistato dall’Emilia Romagna, e del Trofeo delle Regioni del Gpg 2013, vinto invece dal Lazio.
Il Consiglio federale ha poi consegnato la prima edizione del Premio “Adolfo Cotronei”, destinato ai giornalisti sportivi, al giornalista di RadioRai che ha seguito per oltre 20 anni la scherma, Andrea Coco.
Infine, sono stati premiati ed applauditi i tre atleti vincitori del titolo europeo under 23: Marta Ferrari (spada femminile), Fabrizio Citro (spada maschile) e Gabriele Foschini (sciabola maschile).
Domani, per l’ultima giornata della Festa della Scherma, si tornerà in pedana alle 10.00 con le finali di spada femminile, fioretto maschile e sciabola femminile.
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