PLOVDIV – “È per il nonno”, dice a voce alta Filippo Macchi. Lo dice e lo ripete, il neo Campione d’Europa dopo il trionfo di Plovdiv. Gioia nel pianto. Emozione e commozione. Nonno Carlo Macchi, maestro e figura importantissima nella storia della scherma italiana, ha esultato da lassù. “Quando vinsi l’Europeo Cadetti lo chiamai subito. Avrei voluto farlo anche stavolta. Ma sono felicissimo. Orgoglioso di quello che ho fatto”, racconta il giovane fiorettista pisano delle Fiamme Oro, che si allena al Circolo Scherma Navacchio.
“Non ho mai mollato – aggiunge, riannodando i fili della splendida finale vinta in rimonta contro il francese Enzo Lefort, Campione del Mondo in carica –. Anche in svantaggio, e con il mio avversario a una stoccata dal titolo, ci ho creduto sempre, fino all’ultimo. È una gioia immensa questo successo, ma anche un punto di partenza verso altri traguardi. Un onore, poi, succedere nell’albo d’oro a un grandissimo come Daniele Garozzo, lui e Alessio Foconi per me, oltre che amici e compagni di Nazionale, sono dei fondamentali punti di riferimenti. Complimenti anche a Guillaume Bianchi per la sua gara e la medaglia di bronzo”, chiosa Filippo Macchi.
IL VIDEO DI FILIPPO MACCHI
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