MODICA (Rg) – Il “mese di scherma” a Modica, con l’accoglienza di tutte le Nazionali azzurre di scherma, ha vissuto il suo giorno “clou”. Si è svolto infatti, all’Auditorium “Pietro Floridia”, il convegno dal titolo “Lo sport come strumento di integrazione” che ha visto protagonista la Nazionale di scherma paralimpica, oltre al Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, il Direttore di Sky Sport, Giovanni Bruno ed il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso.
Dall’Auditorium, alla presenza dei rappresentanti del mondo dell’associazionismo e degli studenti di alcuni istituti scolastici modicani, si è levato un forte messaggio di sport e civiltà.
Assai forti e come di consueto chiare le parole espresse dal Presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli. “L’Italia è un Paese rincoglionito che non dà risalto alle imprese quotidiane che lo sport disabile offre, ma sbatte in prima pagina me che non vengo caricato su un taxi. Purtroppo ci ritroviamo da trent’anni a combattere le stesse battaglie che non riguardano solo la realtà sportiva paralimpica italiana che invece fa passi da gigante: basta guardare al medagliere paralimpico che – ha sottolineato Pancalli – nel 2008 ci vedeva al 32º posto, nel 2012 al 13º e nelle proiezioni per Rio 2016 ci attestiamo al 10º posto, buono, ma migliorabile. Lo sport è uno strumento di integrazione è vero ma solo se si capisce che noi, con i nostri gesti sportivi sollecitiamo comprensione non compassione. Quando assistiamo ad una competizione in cui sono in gara atleti disabili – ha affermato ancora Luca Pancalli – dobbiamo guardare l’aspetto sportivo e le emozioni che le loro performance ci trasmettono. Questo, per fortuna, sta diventando sempre più frequente, sempre più “normale”. Questo tipo di atteggiamento serve anche a migliorare un Paese dove la disabilità è ancora vista come emarginazione. Basta con la compassione, ben venga, invece, la comprensione: bisogna “comprendere” che questi ragazzi, pieni di entusiasmo e di valori positivi, trasmettono le stesse emozioni di Valentina Vezzali, tanto per fare un nome”.
Guidati da alcuni video che hanno fatto rivivere le emozioni dei Giochi Paralimpici di Londra2012 e dei recenti successi della scherma paralimpica azzurra, si sono susseguiti gli interventi, tra cui quello del Direttore editoriale di Sky Sport, Giovanni Bruno: “Le Paralimpiadi di Londra2012 hanno rappresentato un grande esempio di civiltà perché – ha detto il giornalista – gli spettatori sono stati gli stessi che hanno assistito alle Olimpiadi. Questo è un grande segnale di educazione, di cultura e di civiltà. Ed è questa cultura che guida anche il giornalista sportivo. Commentare una gara di Bebe Vio (campionessa mondiale di fioretto individuale paralimpico in carica) è come commentare una gara di Elisa De Francisca. E’ normale perché deve essere normale. Le emozioni che trasmettiamo non hanno bisogno di “coperte” sulle carrozzine”.
Il presidente federale, Giorgio Scarso, ha evidenziato il lavoro fatto per favorire e attuare l’integrazione nella Federazione della Paralimpica ed ha auspicato una sempre maggiore sensibilizzazione del tessuto sociale a fenomeni sportivi che sono indice, innanzitutto, di civiltà. “La scherma italiana – ha detto Scarso – da quando ha accolto l’attività paralimpica ne ha avuto solo benefici, sia in termini sportivi che di crescita dell’intero movimento. E’ una strada che percorriamo insieme con il Comitato Italiano Paralimpico. Non è semplice superare alcuni ostacoli, ma qui oggi abbiamo abbattuto alcune barriere. Anche questo significa sport e soprattutto anche questa è una vittoria”.