ROMA – È di 10.150.658 euro il contributo ordinario che la Federazione Italiana Scherma si è vista riconoscere da Sport e Salute per l’anno 2026. Delta di +0.22% rispetto al 2025 per la FIS che si consolida sopra il muro dei 10 milioni con un segno positivo che esprime la bontà del lavoro svolto nell’ultimo anno e dell’indirizzo che segnerà il prossimo futuro.
L’assegnazione delle risorse agli Organismi Sportivi per il 2026 è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Sport e Salute in piena coerenza con gli indirizzi del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Una scelta chiara: orientare le risorse pubbliche verso chi genera valore, attraverso il MaC – Modello algoritmico Contributi, la piattaforma digitale oggettiva e trasparente che, a partire dai dati forniti dagli Organismi Sportivi, misura le performance del sistema e premia chi investe di più nell’attività sportiva, aumenta il numero dei praticanti, ottiene risultati e utilizza in modo efficiente le risorse pubbliche.
“Il contributo ordinario assegnato alla Federazione Italiana Scherma è un riconoscimento al lavoro svolto dall’intero movimento, in ogni sua componente, e a una chiara visione che ci proietta verso il futuro – il commento del Presidente federale Luigi Mazzone –. Ringrazio Sport e Salute per l’attenzione con cui ha seguito le nostre attività e per un aver portato avanti un modello che premia il merito. Esprimo soddisfazione per un risultato che è figlio di un grande gioco di squadra, partendo dal Consiglio che in questi primi undici mesi di mandato ha svolto un lavoro enorme e dagli Uffici federali che brillano per efficienza oltre che per professionalità, fino ad arrivare al cuore pulsante della scherma italiana, che è rappresentato dai nostri atleti, da ogni singola società in cui brillano la bravura e la passione dei tecnici, dei dirigenti e delle famiglie. È con il contributo di ogni singola componente del nostro mondo che continueremo a costruire il progetto della Federazione, tanto sull’alto livello quanto nella promozione e diffusione del nostro sport in tutte le sue declinazioni con le tante iniziative già lanciate nel sociale e altre che stanno per partire. Perché promuove la scherma significa veicolare e affermare valori, ed è un obiettivo che per il mio vissuto, la mia professione di Neuropsichiatra Infantile e l’indirizzo del mio Consiglio, ritengo necessario portare avanti con la stessa determinazione con cui continueremo a inseguire le medaglie, dopo le 140 conquistate lo scorso anno tra Mondiali ed Europei a livello assoluto, giovanile, master e paralimpico”.














