Roma – Questa mattina, nella sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni in Viale Tiziano a Roma, si è svolta la conferenza stampa del presidente della Federscherma, Antonio Di Blasi (nella foto). Molti gli argomenti trattati, il primo dei quali è stato quello della partecipazione azzurra ai tornei di scherma di Atene 2004.
La squadra è nota da tempo: ai 12 nomi prossimamente si aggiungeranno quelli delle riserve delle squadre di fioretto maschile e di sciabola maschile: il CT del fioretto Andrea Magro comunicherà il nome dopo Espinho, cioè lunedì prossimo, mentre il CT della sciabola Christian Bauer lo farà dopo la prova a squadre di Conegliano in calendario il 23 maggio.
GLI AZZURRI – Ricordiamo i nomi degli azzurri che andranno ai Giochi olimpici di Atene:
Fioretto maschile (gara a squadre e gara individuale): Salvatore Sanzo, Simone Vanni, Andrea Cassarà (più un quarto da decidere per la gara a squadre)
Fioretto femminile (gara individuale): Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Margherita Granbassi
Sciabola maschile (gara a squadre e gara individuale): Aldo Montano, Luigi Tarantino, Giampiero Pastore (più un quarto da decidere per la gara a squadre)
Sciabola femminile (gara individuale): Gioia Marzocca
Spada maschile (gara individuale): Alfredo Rota
Spada femminile (gara individuale): Cristiana Cascioli
Ovviamente i nomi su elencati dei tre fiorettisti e dei tre sciabolatori sono quelli logici anche se i due CT hanno carta bianca riguardo alle scelte dei componenti delle squadre.
OTTIMISMO – Sulle possibilità degli azzurri alle Olimpiadi, il presidente federale ha detto: «Per Atene sono ottimista non in quanto presidente della Fis, ma perché i nostri atleti sono effettivamente tra i migliori al mondo in tutte le specialità».
CRITERI DA RIVEDERE – Sui criteri alla base delle qualificazioni olimpiche, Di Blasi si è espresso criticamente: «Contesto nel modo più assoluto il metodo di qualificazione, che ritengo assurdo ma che dobbiamo purtroppo accettare. Alle Olimpiadi devono andare i migliori. Questo sistema è mortificante. È il peggiore da quando la scherma partecipa alle Olimpiadi. Con i presidenti di altre federazioni straniere stiamo già lavorando per vedere di migliorare le cose. Una soluzione potrebbe essere quella di dividere la qualificazione a squadre da quella individuale».
IL CONCORSO – Di Blasi ha poi illustrato le norme del Concorso giornalistico, indetto dalla FIS, riguardante articoli sulla scherma italiana di Atene 2004, che saranno pubblicati tra giugno e settembre sulla stampa quotidiana e periodica
I PROBLEMI DELLA SPADA – Al presidente federale è stato poi chiesto un parere sulla crisi della nostra spada. Così ha risposto: «Per rilanciare il settore e creare nuovi talenti bisogna allargare la base magistrale, far crescere i tecnici giovani accanto a quelli meno giovani. Anche la sciabola ha qualche problema, solo il fioretto gode di ottima salute».
MASCHERA TRASPARENTE – È stato anche ricordato che alle Olimpiadi di Atene per la prima volta gli sciabolatori e le sciabolatrici dovranno obbligatoriamente indossare la maschera trasparente. Di Blasi ha detto: «Non mi sembra un toccasana, avrei preferito che venissero provate prima, ai Mondiali Giovani di Plovdiv. Comunque sono molto migliorate, non si appannano più, la respirazione non ne risente».
Alla conferenza stampa erano presenti, fra gli altri, anche Diana Bianchedi, gloria olimpica del fioretto e vice presidente del CONI, l’olimpionico Michele Maffei ora segretario generale della Federginnastica, Donato e Aureliana Russo, genitori di Marta Russo al cui nome è abbinato il titolo italiano assoluto di fioretto.
Sulle chances delle nostre fiorettiste ad Atene, Diana Bianchedi ha detto: «Sicuramente, visti i nomi delle partecipanti, nel fioretto femminile abbiamo la squadra più forte. A compiere una grande impresa è stata soprattutto la Granbassi, per la quale questo traguardo sembrava ad inizio stagione difficilissimo. Certo, tutti i nostri atleti arriveranno ad Atene provati non solo fisicamente per avere partecipato quasi a tutte le gare di Coppa del Mondo, ma anche psicologicamente per lo stress da qualificazione che hanno dovuto sopportare».
ASSOLUTI A PADOVA IN TV – Il Presidente federale si è anche soffermato sui prossimi campionati Italiani Assoluti (1-5 giugno) – organizzati dal Cus Padova – le cui finali si disputeranno tutte nel famoso Palazzo della Ragione a Padova. Le finali del 4 e del 5 giugno (gare individuali e a squadre di fioretto maschile e femminile e di sciabola maschile) verranno teletrasmesse in diretta su RaiSportSat, e molto probabilmente in differita anche le finali individuali del primo giugno (spada maschile e femminile, sciabola femminile).
Il Palazzo della Ragione di Padova – capolavoro architettonico del 1200 con affreschi della scuola di Giotto – rappresenta la più grande sala d’Europa con un tetto in legno a forma di carena di nave alto 30 metri. Di Blasi ha detto: «Si tratta di una sede eccezionale. Il Palazzo della Ragione – recentemente del tutto restaurato – non ospita mai eventi sportivi, lo fa solo con la scherma. Non è la prima volta infatti che al Palazzo della Ragione vengono disputate gare di scherma. È già successo due volte per le finali del Trofeo Luxardo. L’ultima volta in occasione del rogo de La Fenice di Venezia».
Agli Assoluti ci sarà, dunque, anche il Trofeo Marta Russo legato al torneo individuale di fioretto femminile. La signora Aureliana Russo ha detto: «Sono grata alla FIS per aver reso itinerante il trofeo Marta Russo e anche per l’appoggio che dà alla nostra associazione, che ha come scopo fondamentale quello di diffondere tra i giovani la cultura della donazione di organi. In questo senso, uscire dall’ambito romano per farci conoscere è per noi molto importante».
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