CLAMOROSO AD ANTALYA: IL CONGRESSO FIE ESCLUDE IL FIORETTO DONNE A SQUADRE E LA SCIABOLA UOMINI A SQUADRE DALLE OLIMPIADI DI ATENE 2004

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CLAMOROSO AD ANTALYA: IL CONGRESSO FIE ESCLUDE IL FIORETTO DONNE A SQUADRE E LA SCIABOLA UOMINI A SQUADRE DALLE OLIMPIADI DI ATENE 2004

Antalya (Turchia), 7 aprile 2002 – Oggi l’Assemblea della Federazione Internazionale di Scherma (FIE), con una serie di votazioni a maggioranza, per fare posto all’ingresso della sciabola femminile, ha escluso dalle prossime Olimpiadi di Atene 2004 due prove a squadre: il fioretto femminile e la sciabola maschile. Questo significa che ai prossimi Giochi Olimpici non potrà gareggiare il nostro “dream team” , guidato da Valentina Vezzali, che detiene sia il titolo olimpico che quello mondiale. In sostanza la FIE ha clamorosamente ribaltato tutte le indicazioni emerse dal Congresso di Cuba nel quale erano state invece varate le squadre “miste” per le tre armi (due uomini + due donne) oltre a una prova di staffetta.

Il presidente della FIE, René Roch ha dichiarato che gli organizzatori dei prossimi Mondiali di Lisbona (seconda metà di agosto 2002) non hanno le disponibilità finanziarie per aggiungere in via sperimentale le prove miste al programma dei Campionati, né la FIE ha le risorse per aiutare gli organizzatori portoghesi. Così è stato deciso a maggioranza (con i voti determinanti dei paesi emergenti) che – onde mantenere il limite massimo delle dieci prove di scherma fissato dal CIO per le Olimpiadi – ad Atene 2004 si disputeranno sei prove individuali (fioretto maschile e femminile, spada maschile e femminile, sciabola maschile e femminile) e solo quattro prove a squadre. Poi è stato effettuato un sorteggio che ha visto clamorosamente escludere i tornei a squadre di fioretto donne e di sciabola uomini. Poi per Pechino 2008 si vedrà.

La decisione è stata contestata dalla quasi totalità delle Federazioni di scherma Europee. Al congresso FIE ci sono state forti polemiche, particolarmente critico l’intervento del Presidente della Federscherma italiana, Antonio Di Blasi che ha dichiarato: “L’amarezza e il disappunto sono grandi. Ci siamo sentiti presi in giro: è stato deciso tutto il contrario di quanto era stato concordato a L’Havana. Ho detto ufficialmente al presidente Roch che da oggi sono costretto a ritirare totalmente la fiducia che la FIS aveva riposto nel presidente e nel direttivo della Federazione Internazionale. Tutto questo per far posto alla sciabola femminile che, a mio avviso, non è tecnicamente ancora pronta per una Olimpiade”

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