CLAMOROSA PROTESTA A LIPSIA DELLE FIORETTISTE DURANTE LA PROVA DI COPPA DEL MONDO A SQUADRE DI FIORETTO FEMMINILE

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CLAMOROSA PROTESTA A LIPSIA DELLE FIORETTISTE DURANTE LA PROVA DI COPPA DEL MONDO A SQUADRE DI FIORETTO FEMMINILE

Roma, 16 aprile 2002 – Domenica scorsa a Lipsia, in occasione della terza prova di Coppa del Mondo a squadre di fioretto femminile (l’Italia era assente), si è avuta una prima clamorosa manifestazione di protesta degli atleti della scherma, nella fattispecie delle fiorettiste, contro la decisione della Federazione Internazionale (FIE) di escludere dal programma olimpico di Atene 2004 sia la prova a squadre del fioretto femminile che quella della sciabola maschile.
Prima che la gara avesse inizio, proprio davanti al presidente della FIE Roch, la campionessa tedesca Sabine Bau, ha letto un comunicato molto polemico nel quale si criticava la decisione presa ad Antalya dalla FIE.

Ecco un’ampia sintesi del comunicato che è stato letto dalla fiorettista tedesca Sabine Bau:
“A Lipsia siamo venute per tirare, anche se controvoglia. Ci è difficile concentrarci su quello che è stato finora il nostro maggiore interesse. Adesso noi fiorettiste siamo senza un vero obiettivo: durante il congresso della FIE ad Antalya è stato distrutto il nostro sogno olimpico.
Noi non siamo qui per vincere, ma siamo qui unite per mostrare al mondo intero indignazione e amarezza per esser stato affidato ad uno squallido sorteggio il nostro futuro sportivo.
Non riusciamo a capire come due specialità sportive di così grande tradizione, presenti ai giochi olimpici sin dalle origini, siano state sacrificate in questo modo per una specialità senza tradizione. È inaccettabile che un sorteggio abbia deciso il nostro avvenire, ma è ancor più inaccettabile che venga compromessa la vita sportiva di fiorettiste e sciabolatori.
Sono state adottate delle decisioni sportive senza alcun riguardo per gli atleti.
La nostra preparazione per i Giochi Olimpici di Atene è iniziata ormai da molto tempo: è un obiettivo al quale ci si deve preparare con estremo scrupolo. E proprio verso questo obiettivo abbiamo organizzato la nostra vita, rinunciando a molte cose per inseguire uno scopo importante. Da un giorno all’altro questo obiettivo ci è stato sottratto. Per la scherma è una decisione catastrofica perché si ritorce contro i suoi protagonisti principali, gli schermitori stessi. Chiediamo perciò a tutti di fare il possibile perché la decisione di Antalya venga annullata, lasciando che il programma dei Giochi di Atene resti invariato rispetto a quello di Sydney 2000”.

Poi, in un clima molto teso, si è disputata la gara a squadre di fioretto femminile, e lì c’è stato un finale a sorpresa: a contendersi la vittoria erano giunte in finale la Romania e la Germania. Sul 42-42 le due formazioni hanno deciso di non continuare il match e di giocarsi la vittoria con un sorteggio. Ciò per sottolineare l’assurdità della decisione FIE, che proprio con un sorteggio ha cancellato dalle Olimpiadi le gare a squadre di fioretto femminile e sciabola maschile.

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