Copenhagen – Per il terzo giorno consecutivo l’Italia conquista una medaglia di bronzo agli Europei di Copenhagen. A compiere l’impresa, questa volta, è la giovane fiorettista jesina Claudia Pigliapoco (nella foto il podio), che, dopo i due ori vinti ai Mondiali Giovani 2003, ottiene la sua definitiva consacrazione internazionale a livello senior. La grandezza del fioretto di Jesi, che ha già sfornato due fuoriclasse come Valentina Vezzali e Giovanna Trillini, viene confermata dal quinto posto di Elisa Di Francisca. Buona prova anche da parte di Margherita Granbassi, che si piazza nona dopo un combattutissimo ottavo di finale contro la romena Laura Carlescu Badea, che andrà poi a vincere l’oro. Nella sciabola maschile, assenti i big azzurri impegnati nella preparazione per le Olimpiadi, brillano le stelle di Diego Occhiuzzi, capace di battere il campione olimpico di Sydney Mihai Covaliu e alla fine settimo, e di Andrea Aquili, fermato solo dal grande Stanislaw Pozdniakov (che oggi ha vinto il suo ennesimo oro in una grande manifestazione internazionale).
Nei sedicesimi di finale Elisa Di Francisca batte 15-5 la giovanissima compagna di squadra Benedetta Durando, che nel turno precedente aveva eliminato la francese Astrid Guyart (15-14), mentre Margherita Granbassi non ha problemi contro la moldava Olga Cojocari-Necetnaia (15-5). Più duro il compito per Claudia Pigliapoco, che deve soffrire moltissimo per avere ragione della tedesca Rita König Römer (15-13).
Per la Pigliapoco anche gli ottavi sono all’insegna della sofferenza, sempre contro una tedesca, la giovane Carolin Wutz. Avanti 13-9, la jesina si fa riprendere prima sul 13 pari, va di nuovo sopra di una stoccata, subisce un nuovo pareggio ma infila il punto decisivo. Molto più semplice il compito della Di Francisca contro l’ucraina Elena Khismatulina, che viene battuta con un secco 15-5. Purtroppo, esce la Granbassi, che si vede opposta a una fuoriclasse come la romena Laura Carlescu Badea. A quaranta secondi dalla fine della terza manche, la fiorettista triestina è sotto 11-13. Riesce a riagguantare la romena, ma non a superarla. Si va così al minuto supplementare con priorità per l’Italia, ma la stoccata decisiva è della Badea.
Nei quarti c’è il derby jesino Pigliapoco-Di Francisca. Le due atlete tirano per la stessa società, il glorioso Club Scherma Jesi, e si conoscono a memoria. A spuntarla è la Pigliapoco (15-11), che va subito in netto vantaggio e non si fa più riprendere. In semifinale, la jesina incontra la Badea e, come già accaduto alla Granbassi, anche lei soccombe. Il punteggio dell’incontro (4-15 a favore della romena) è pesante, ma alla Pigliapoco vanno comunque fatti comunque i complimenti per lo splendido torneo disputato. Tanto più che in finale è proprio la Badea, campionessa olimpica 1996, a spuntarla sulla russa Svetlana Boiko (oro ai Mondiali 2002) per 6-5. La direzione arbitrale viene contestata dal capo delegazione russo, che alla fine del match arriva addirittura a spintonare il giudice. La cosa, per fortuna, finisce lì. Sul podio, insieme a Pigliapoco, Badea e Boiko va la polacca Anna Rybicka.
Lasciamo il commento alla gara delle azzurre a Stefano Cerioni, che, oltre a far parte dello staff della nazionale di fioretto, è anche il maestro di Pigliapoco e Di Francisca: «Per noi è un ottimo risultato, considerando che non c’erano la Vezzali e la Trillini mentre tutte le altre nazioni sono venute con la prima squadra. Peccato per la sconfitta della Granbassi perché potevamo avere una semifinale tutta italiana. Sono contento per Claudia, che durante l’anno non si è espressa al massimo ma si è sempre impegnata. E questa medaglia è proprio un premio per il suo impegno. Speriamo sia di buon auspicio per l’anno prossimo. Per me portare due atlete nelle otto è anche una grande soddisfazione personale. Peccato che quando si sono incontrate Claudia ed Elisa si siano esibite in un assalto più da sala che da grande competizione internazionale. In queste occasioni non devono esistere amici».
Nessuna medaglia, ma una prestazione da incorniciare per i ragazzi della sciabola. Uscito nelle poules di qualificazione Cristiano Imparato e nel primo turno della diretta Marco Tricarico (11-15 con lo spagnolo Ignacio Casares) sugli scudi sono Diego Occhiuzzi e Andrea Aquili, che nei sedicesimi di finale sono capaci di buttare fuori dalla competizione due pezzi da novanta: Occhiuzzi il campione olimpico in carica Mihai Covaliu (Romania); Aquili il russo Alexei Diatchenko. Entrambi gli assalti finiscono 15-14 a favore degli azzurri, con Occhiuzzi capace di reagire alla rimonta di Covaliu (da 14-12 a 14-14) e Aquili autore di un recupero fenomenale su Diatchenko (da 5-9 a 10-10 pari prima e da 11-13 a 13-13 poi).
Negli ottavi, Aquili è sfortunato, perché si trova di fronte a uno dei più grandi sciabolatori di tutti i tempi, il russo Stanislaw Podzniakov e perde nettamente 5-15. Occhiuzzi, invece, sconfigge senza problemi (15-8) il bielorusso Valery Pryemko (nonostante una dolorosa botta in testa rimediata a metà incontro) ed entra nella finale a otto. Anche per lui nel turno successivo c’è un componente dello squadrone russo, Serguei Charikov, che batte l’azzurro con un netto 6-15. Per l’atleta del Posillipo Napoli c’è comunque un ottimo settimo posto in classifica, mentre Aquili si piazza in sedicesima posizione. La gara viene vinta da Pozdniakov, che in finale soffre molto ma riesce a imporsi 15-14 sul polacco Marcin Koniusz, rivelazione di giornata. Terzo gradino del podio monopolizzato dai russi, con Charikov e Alexei Yakimenko.
Ovviamente soddisfatto della sua prestazione Diego Occhiuzzi: «Sono felice, perché è la prima gara veramente importante che faccio a livello internazionale. Una sconfitta contro sua maestà Charikov nei quarti ci può stare, anche perché mi faceva male un ginocchio e sono arrivato all’incontro un po’ scarico. Spero che questo risultato sia di stimolo per il prossimo anno, un trampolino di lancio, anche perché stiamo crescendo bene e adesso cominciamo a raccogliere i frutti di un lungo lavoro».
LE GARE DI DOMANI
Domani, penultima giornata di questi Campionati Europei, sono in programma le gare a squadre di spada maschile e di sciabola femminile. Il Ct della spada Carlo Carnevali ha portato qui a Copenhagen Alfredo Rota, Alessandro Bossalini, Francesco Martinelli e Federico Bollati. Data la discreta prova disputata dai quattro azzurri nell’individuale, è lecito attendersi un buon risultato. Buone prospettive anche per le ragazze della sciabola – Francesca Buccione, Ilaria Bianco, Rosanna Pagano e Marianna Tricarico – che l’altro ieri nella prova individuale si sono ben comportate, con il bronzo della Bianco e l’ottima tredicesima posizione della Pagano. La gara degli spadisti italiani avrà inizio alle 10.40 nei sedicesimi contro la vincente tra Spagna e Slovacchia. Per quanto riguarda le sciabolatrici, le azzurre salteranno i sedicesimi di finale e saliranno in pedana alle 11.20 contro l’Ungheria.
FIORETTO FEMMINILE INDIVIDUALE
Trentaduesimi di finale: Benedetta Durando (Ita) b. Astrid Guyart (Fra) 15-14.
Sedicesimi di finale: Elisa Di Francisca (Ita) b. Benedetta Durando (Ita) 15-5; Margherita Granbassi (Ita) b. Olga Cojocari-Necetnaia (Mda) 15-5; Claudia Pigliapoco (Ita) b. Rita König Römer (Ger) 15-13.
Ottavi di finale: Elisa Di Francisca (Ita) b. Elena Khismatulina (Ukr) 15-5; Laura Carlescu-Badea (Rom) b. Margherita Granbassi (Ita)14-13 al minuto supplementare (priorità Italia); Claudia Pigliapoco (Ita) b. Carolin Wutz (Ger) 15-14.
Quarti di finale: Claudia Pigliapoco (Ita) b. Elisa Di Francisca (Ita) 15-11; Laura Carlescu Badea (Rom) b. Indra Angad-Gaur (Ned) 15-7; Svetlana Boiko (Rus) b. Katja Wächter (Ger) 15-7; Anna Rybicka (Pol) b. Alicja Kryczalo (Pol) 15-10.
Semifinali: Laura Carlescu Badea (Rom) b. Claudia Pigliapoco (Ita) 15-4; Svetlana Bojko (Rus) b. Anna Rybicka (Pol) 15-9.
Finale: Laura Carlescu Badea (Rom) b. Svetlana Boiko (Rus) 6-5 al minuto supplementare (priorità Romania).
Classifica finale
1. Laura Carlescu Badea (Rom)
2. Svetlana Boiko (Rus)
3. Claudia PIGLIAPOCO (Ita)
3. Anna Rybicka (Pol)
5. Elisa DI FRANCISCA (Ita)
6. Alicja Kryczalo (Pol)
7. Katja Wächter (Ger)
8. Indra Angad-Gaur (Ned)
9. Margherita GRANBASSI (Ita)
30. Benedetta DURANDO (Ita)
SCIABOLA MASCHILE INDIVIDUALE
Cristiano Imparato (Ita) eliminato nelle poules di qualificazione (una vittoria, quattro sconfitte).
Trentaduesimi di finale: Andrea Aquili (Ita) b. Erdogan Kizildag (Tur) 15-10; Ignacio Casares (Esp) b. Marco Tricarico (Ita) 15-11.
Sedicesimi di finale: Andrea Aquili (Ita) b. Alexei Diatchenko (Rus) 15-14; Diego Occhiuzzi (Ita) b. Mihai Covaliu (Rom) 15-14.
Ottavi di finale: Diego Occhiuzzi (Ita) b. Valery Pryemko (Blr) 15-8; Stanislaw Podzniakov (Rus) b. Andrea Aquili (Ita) 15-5.
Quarti di finale: Serguei Charikov (Rus) b. Diego Occhiuzzi (Ita) 15-6; Stanislaw Pozdniakov (Rus) b. Vladimir Lukashenko (Ukr) 15-8; Alexei Yakimenko (Rus) b. Oleg Shturbabin (Ukr) 15-10; Marcin Koniusz (Pol) b. Adam Skrodzki (Pol) 15-7.
Semifinali: Marcin Koniusz (Pol) b. Alexei Yakimenko (Rus) 15-14; Stanislaw Podzniakov (Rus) b. Serguei Charikov (Rus) 15-12.
Finale: Stanislaw Pozdniakov (Rus) b. Marcin Koniusz (Pol) 15-14.
Classifica finale
1. Stanislaw Pozdniakov (Rus)
2. Marcin Koniusz (Pol)
3. Alexei Yakimenko (Rus)
3. Serguei Charikov (Rus)
5. Vladimir Lukashenko (Ukr)
6. Adam Skrodzki (Pol)
7. Diego OCCHIUZZI (Ita)
8. Oleg Shturbabin (Ukr)
16. Andrea AQUILI (Ita)
33. Marco TRICARICO (Ita)
46. Cristiano IMPARATO (Ita)