Copenhagen – I Campionati Europei di Copenhagen saranno ricordati dalla scherma italiana come il torneo dei bronzi. Con quello conquistato oggi dalla squadra di fioretto femminile, infatti, la nostra nazionale totalizza il quinto terzo posto della manifestazione. Sono mancati l’oro e l’argento, ma considerando che tutte le nazioni dell’est hanno portato in Danimarca le prime squadre, è un risultato che può essere considerato tutto sommato soddisfacente. Oggi, dicevamo, a vincere il bronzo è stato il team di fioretto femminile, composto da Margherita Granbassi, che si è espressa da vera leader, Claudia Pigliapoco, Elisa Di Francisca e Benedetta Durando (nella foto le azzurre sul podio). Una squadra giovanissima, che sembra pronta a raccogliere l’eredità delle grandi Valentina Vezzali e Giovanna Trillini.
La gara di fioretto comincia con una facilissima vittoria delle azzurre contro l’Ungheria nei quarti di finale. L’incontro è assolutamente senza storia e l’Italia si impone addirittura 45-16. In semifinale, abbiamo la sfortuna di incontrare la Romania, mentre dall’altra parte la Russia si trova ad affrontare un avversario molto più abbordabile, Israele, che fra la sorpresa generale ha eliminato la Polonia. L’assalto contro le romene è equilibrato fino alla quarta manche, quando la Pigliapoco incassa un parziale di 1-5 dalla campionessa olimpica di Atlanta Laura Carlescu Badea (oro nell’individuale qui a Copenhagen), con la Romania che si porta sul 14-20. La Granbassi recupera tre stoccate nel parziale successivo contro Cristina Stahl, ma nelle tre manche successive l’Italia va di nuovo pesantemente sotto. Si arriva quindi all’ultima frazione sul 30-40 per le nostre avversarie, con la Granbassi contro Roxana Scarlat. L’impresa dell’azzurra è ai limiti dell’impossibile, ma la triestina ce la mette tutta, gettandosi all’assalto. Riesce a recuperare sei punti, ma il tempo a disposizione è troppo poco. Finisce così 40-44 a favore della Romania (ma per la Granbassi c’è una differenza stoccate di +12).
Nella finale per il terzo posto l’Italia trova Israele. Il rischio è fare la fine della Polonia, che per avere sottovalutato le avversarie è stata eliminata. Fortunatamente, Granbassi e compagne sono concentrate e grintose e non concedono nulla, imponendosi con un nettissimo 45-28. L’Italia incassa così la quinta e ultima medaglia di bronzo di questi Europei (la terza nel fioretto). L’oro va invece alla Romania che in finale batte nettamente la Russia (45-32).
Questo il commento del Ct Andrea Magro al termine della gara: «Sono contento innanzitutto perché sono dell’idea che una medaglia è sempre una medaglia, in secondo luogo perché questa è una squadra giovane che ha una leader giovane. Voglio fare i complimenti a Margherita Granbassi perché ha fatto due gare di grande livello, questa di oggi e quella individuale, dove ha tirato benissimo uscendo per una sola stoccata. È una ragazza che sta crescendo, grazie anche a tutto il lavoro di questi ultimi anni e a quello che sta facendo negli ultimi tempi con il maestro Giulio Tomassini. Sono contento anche per Elisa, Claudia e Benedetta, perché questa esperienza è servita loro per capire che cosa significa tirare a certi livelli. Livelli a cui devono ancora abituarsi del tutto. Per quanto riguarda la gara di oggi, ci siamo espressi benissimo contro l’Ungheria e abbastanza bene anche contro la Romania, pur perdendo. Mi ha fatto piacere anche il fatto che abbiamo affrontato con il giusto spirito l’incontro con Israele, che se preso nella maniera sbagliata poteva essere pericoloso. Per finire, voglio ringraziare i maestri Stefano Cerioni e Gabriella Bozza, che hanno lavorato come sempre benissimo».
Non c’è molto da dire, invece, sulla gara di sciabola maschile. I quattro azzurri – Diego Occhiuzzi, Andrea Aquili, Marco Tricarico e Cristiano Imparato – sono sfortunati sin dall’inizio, perché si svegliano prestissimo pensando di dover incontrare la Georgia negli ottavi di finale. Ma alle 9.00, in pedana, gli avversari non si presentano. Si passa così direttamente ai quarti, dove l’Italia trova una delle candidate alla vittoria, l’Ucraina del campione del mondo Vladimir Lukashenko. La differenza tra le due formazione è troppo netta e l’incontro finisce 19-45 per gli slavi. Nel girone dal quinto all’ottavo posto, gli azzurri trovano prima la Romania del campione olimpico in carica Mihai Covaliu, con la quale perdono 39-45, poi, nella finale per la settima piazza, si trovano di fronte l’Ungheria. E anche in questo caso rimediano una sconfitta (37-45). La vittoria va alla Russia che, pur soffrendo moltissimo, in finale sconfigge 45-44 la Polonia, grazie al solito grandissimo Stanislaw Pozdniakov. Terza l’Ucraina davanti alla Francia.
FIORETTO FEMMINILE A SQUADRE
Quarti di finale: ITALIA b. Ungheria 45-16 (Margherita Granbassi-Knapek 5-1; Elisa Di Francisca-Berta 5-3=10-4; Claudia Pigliapoco-Jeszensky 5-3=15-7; Granbassi-Berta 5-0=20-7; Pigliapoco-Knapek 5-1=25-8; Di Francisca-Jeszensky 5-3=30-11; Pigliapoco-Deli 5-3=35-14; Granbassi-Jeszensky 5-0=40-14; Di Francisca-Knapek 5-2=45-16); Russia b. Francia 45-35; Israele b. Polonia 42-41; Romania b. Germania 45-34.
Semifinali: Romania b. ITALIA 44-40 (Granbassi-Carlescu Badea 3-0; Pigliapoco-Scarlat 6-8=9-8; Di Francisca-Stahl 4-7=13-15; Pigliapoco-Carlescu Badea 1-5=14-20; Granbassi-Stahl 8-5=22-25; Di Francisca-Scarlat 3-5=25-30; Benedetta Durando-Stahl 3-5=28-35; Di Francisca-Carlescu Badea 2-5=30-40; Granbassi-Scarlat 10-4=40-44); Russia b. Israele 45-31.
Finale terzo posto: ITALIA b. Israele 45-28 (Granbassi-Hatuel D. 5-3; Pigliapoco-Ohayon 5-1=10-4; Di Francisca-Hatuel Czuckermann 5-1=15-5; Pigliapoco-Hatuel D. 5-4=20-9; Granbassi-Hatuel Czuckermann 5-2=25-11; Di Francisca-Ohayon 5-4=30-15; Pigliapoco-Hatuel Czuckermann 5-2=35-17; Di Francisca-Hatuel D. 5-5=40-22; Granbassi-Ohayon 5-6=45-28).
Finale primo posto: Romania b. Russia 45-32.
Classifica finale
1. Romania
2. Russia
3. ITALIA
4. Israele
5. Polonia
6. Germania
7. Francia
8. Ungheria
9. Ucraina
10. Bielorussia
11. Gran Bretagna
12. Danimarca
SCIABOLA MASCHILE A SQUADRE
Ottavi di finale: ITALIA b. Georgia perché l’avversario non si presenta.
Quarti di finale: Ucraina b. ITALIA 45-19 (Diego Occhiuzzi-Lukashenko 0-5; Andrea Aquili-Kalujny 1-5=1-10; Marco Tricarico-Shturbabin 5-5=6-15; Occhiuzzi-Kalujny 0-5=6-20; Tricarico-Lukashenko 2-5=8-25; Aquili-Shturbabin 5-5=13-30; Tricarico-Kalujny 2-5=15-35; Cristiano Imparato-Tretyak 2-5=17-40; Aquili-Lukashenko 2-5=19-45); Polonia b. Romania 45-34; Francia b. Bielorussia 45-40; Russia b. Ungheria 45-28.
Girone quinto-ottavo posto: Romania b. ITALIA 45-39 (Aquili-Sandu 5-4; Tricarico-Covaliu 3-5=8-10; Occhiuzzi-Dumitrescu 1-5=9-15; Tricarico-Sandu 5-5=14-20; Aquili-Dumitrescu 2-5=16-25; Occhiuzzi-Covaliu 7-5=23-30; Tricarico-Dumitrescu 2-5=25-35; Occhiuzzi-Sandu 10-5=33-40; Aquili-Covaliu 6-5=39-45).
Finale settimo-ottavo posto: Ungheria b. ITALIA 45-37 (Occhiuzzi-Fodor 5-4; Aquili-Moczar 4-6=9-10; Tricarico-Decsi 5-5=14-15; Occhiuzzi-Moczar 6-4=20-19; Tricarico-Fodor 0-6=20-25; Aquili-Decsi 4-5=24-30; Tricarico-Moczar 1-5=25-35; Occhiuzzi-Decsi 2-5=27-40; Aquili-Fodor 10-5=37-45).
Semifinali: Russia b. Francia 45-28; Polonia b. Ucraina 45-44.
Finale terzo posto: Ucraina b. Francia 45-29.
Finale primo posto: Russia b. Polonia 45-44.
Classifica finale
1. Russia
2. Polonia
3. Ucraina
4. Francia
5. Romania
6. Bielorussia
7. Ungheria
8. ITALIA
9. Germania
10. Spagna
11. Gran Bretagna
12. Svezia
13. Danimarca
IL MEDAGLIERE DI COPENHAGEN
NAZIONE |
ORO |
ARGENTO |
BRONZO |
TOTALE |
Russia |
5 |
5 |
4 |
14 |
Romania | 2 |
1 | 1 |
4 |
Polonia |
1 |
4 |
4 |
9 |
Austria |
1 |
0 |
1 |
2 |
Ucraina |
1 |
0 |
1 |
2 |
Germania |
1 |
0 |
0 |
1 |
Svizzera |
1 |
0 |
0 |
1 |
Ungheria |
0 |
1 |
1 |
2 |
Francia |
0 |
1 |
0 |
1 |
ITALIA |
0 |
0 |
5 |
5 |
Svezia |
0 |
0 |
1 |
1 |