Copenhagen – Una giornata a due facce per l’Italia ai Campionati Europei di Copenhagen. Dolce per la conquista del quarto bronzo della spedizione azzurra da parte delle ragazze della sciabola, amara per la sconfitta della squadra di spada maschile nella finale per il terzo posto contro la Svezia (e per quella subita in semifinale ad opera della Svizzera). Manca ancora la medaglia più pregiata, ma l’Italia può rifarsi domani con le fiorettiste, che partono con i favori del pronostico nella gara a squadre (insieme con la Russia). Ed è lecito attendersi una buona prestazione anche dagli sciabolatori dopo l’ottima prova fornita nell’individuale soprattutto da Diego Occhiuzzi e Andrea Aquili.
La cronaca della giornata non può che cominciare con le ragazze della sciabola – Ilaria Bianco, Francesca Buccione, Rosanna Pagano e Marianna Tricarico (nella foto la squadra sul podio insieme con la Russia) – le quali, come detto, vincono la medaglia di bronzo. Spettacolare la prima esibizione delle azzurre nei quarti di finale contro l’Ungheria, formazione sulla carta molto temibile. Ma contro le magiare Bianco e compagne tirano fuori una splendida prestazione e vincono in scioltezza 45-34. In semifinale ci tocca l’avversario più difficile del lotto, vale a dire la Russia, che qui a Copenhagen si è presentata con la prima squadra. Nonostante un buon inizio, le nostre sciabolatrici non riescono a tenere il passo con le slave e, pur tirando al massimo, sono costrette ad arrendersi di fronte al maggior tasso tecnico delle avversarie (33-45 il punteggio dell’incontro).
Rimane la finale per il terzo posto, dove l’Italia trova l’Azerbaidjan (che è a Copenhagen senza la fuoriclasse Elena Jemayeva). Dopo un inizio un po’ stentato, che ci porta a un massimo svantaggio di cinque punti sul 20-25, le azzurre, grazie soprattutto a Francesca Buccione (per lei alla fine dell’incontro una differenza stoccate di +15), rimontano, passano nettamente in vantaggio (40-31 al termine della penultima manche) e chiudono sul 45-32, aggiudicandosi così uno splendido bronzo. L’oro viene conquistato dalla Russia (45-39 in finale sulla Romania).
Per Fabio Di Lauro, che qui a Copenhagen è il capo allenatore della sciabola in assenza del Ct Christian Bauer (ed è assistito da Antonio Signorello e Giuseppe Costanzo), una grande soddisfazione: «Questa è una medaglia strameritata, anche perché siamo capitati nella parte peggiore del tabellone, quella dove c’era la Russia con la prima squadra, con la quale abbiamo perso pur tirando bene.La Buccione è stata bravissima nella finale per il terzo posto, ma tutte le ragazze, chi prima chi dopo, hanno tirato alla grande».
Per gli spadisti (Federico Bollati, Alessandro Bossalini, Francesco Martinelli e Alfredo Rota), invece, una giornata cominciata con grandi speranze e all’insegna di ottime prestazioni si conclude con un nulla di fatto. Nel primo turno ad eliminazione diretta (ottavi) gli azzurri soffrono molto contro la Spagna. I ragazzi di Carlo Carnevali partono contratti e vanno sotto di quattro punti. Poi, trascinati da Bossalini, recuperano, ma si arriva all’ultima manche tra Rota e Josè Luis Abajo con l’Italia in vantaggio di due sole stoccate. Per fortuna, il carabiniere milanese porta a casa il risultato con un 5-5 che ci consente di vincere 45-43.
Nei quarti troviamo un osso duro, la Germania, ma gli azzurri se la cavano alla grande in un incontro molto equilibrato, che si conclude sul 45-41. Negli altri match dei quarti, intanto, succede di tutto. La Francia viene battuta dalla Svezia, mentre la Russia campione del mondo, qui in Danimarca con la prima squadra, perde contro la Svizzera.
Ed è proprio contro gli elvetici che Rota e compagni vanno a giocare la semifinale. Che, purtroppo, va male. Dopo cinque manche gli azzurri sono sotto di otto stoccate. Svantaggio che viene mantenuto fino alla fine dagli svizzeri, che si impongono 37-45. Per rendere meno amara questa sconfitta ci sarebbe la finale per il terzo posto contro la Svezia. Anche in questo caso, purtroppo, le cose non vanno come sperato. In equilibrio fino alla sesta frazione, l’incontro subisce una svolta a favori degli scandinavi nella sesta manche, con Rota in pedana contro il semisconosciuto Fredrik Nilsson. Sulla carta non ci dovrebbe essere storia, ma la pedana dice il contrario, con lo svedese che rifila al carabiniere milanese un pesante parziale di dieci stoccate a cinque. Martinelli riesce a recuperare (il suo 6-2 su Robert Dingl porta il punteggio sul 31-32), ma dopo la penultima frazione di Bossalini contro Nilsson (7-8 per lo svedese) si arriva alla manche decisiva con l’Italia sotto 38-40. In pedana ci sono Rota e Magnus Malmgren. L’azzurro comincia male, ma sul 40-44 a favore degli svedesi ha una reazione rabbiosa che porta l’Italia a meno uno (43-44). A fissare il punteggio sul 44-45 per i nostri avversari è una stoccata doppia. In finale, la Svizzera ha la meglio sulla Polonia (45-38).
LE GARE DI DOMANI
Domani, ultima giornata di questi Europei, sono in programma i tornei di fioretto femminile e di sciabola maschile a squadre. Nel fioretto, l’Italia è sicuramente tra le favorite, perché nell’individuale le azzurre – Elisa Di Francisca, Benedetta Durando, Margherita Granbassi e Claudia Pigliapoco – hanno dimostrato di essere in forma smagliante. Buone prospettive anche per i ragazzi della sciabola – Diego Occhiuzzi, Andrea Aquili, Marco Tricarico e Cristiano Imparato – che ieri hanno dimostrato di poter competere alla pari anche con i grandissimi della specialità. Certo, lo squadrone russo, che ha piazzato tre atleti sul podio (Stanislaw Podzniakov, Serguei Charikov e Alexei Yakimenko), fa paura. Il primo impegno delle fiorettiste sarà ne quarti contro la vincente tra Ungheria e Bielorussia, mentre Occhiuzzi e compagni saranno in pedana contro la Georgia per gli ottavi di finale. Se, come è quasi scontato, dovessero passare, troverebbero l’Ucraina del campione del mondo Vladimir Lukashenko.
SCIABOLA FEMMINILE A SQUADRE
Quarti di finale: ITALIA b. Ungheria 45-34 (Ilaria Bianco-Csaba 5-3; Marianna Tricarico-Varga 3-7=8-10; Francesca Buccione-Gergacz 7-3=15-13; Tricarico-Csaba 5-2=20-15; Bianco-Sznopek 5-2=25-17; Buccione-Varga 5-9=30-26; Tricarico-Sznopek 5-1=35-27; Buccione-Csaba 5-4=40-31; Bianco-Varga 5-3=45-34); Romania b. Francia 45-43; Azerbaidjan b. Polonia 45-43; Russia b. Gran Bretagna 45-24.
Semifinali: Russia b. ITALIA 45-33 (Buccione-Netchaeva 3-5; Bianco-Kormylitsina 5-5=8-10; Tricarico-Velikaia 0-5=8-15; Buccione-Kormylitsina 9-5=17-20; Tricarico-Netchaeva 5-5=22-25; Bianco-Velikaia 1-5=23-30; Tricarico-Fedorkina 7-5=30-35; Buccione-Velikaia 0-5=30-40; Bianco-Netchaeva 3-5=33-45); Romania b. Azerbaidjan 45-37.
Finale terzo posto: ITALIA b. Azerbaidjan 45-32 (Bianco-Diachenko 1-5; Tricarico-Siukayeva 2-5=3-10; Buccione-Amirova 8-5=11-15; Tricarico-Diachenko 5-5=16-20; Bianco-Amirova 4-5=20-25; Buccione-Siukayeva 10-3=30-28; Tricarico-Amirova 5-3=35-31; Buccione-Diachenko 40-31; Bianco-Siukayeva 5-1=45-32).
Finale primo posto: Russia b. Romania 45-39.
Classifica finale
1. Russia
2. Romania
3. ITALIA
4. Azerbaidjan
5. Polonia
6. Gran Bretagna
7. Ungheria
8. Francia
9. Germania
SPADA MASCHILE A SQUADRE
Ottavi di finale: ITALIA b. Spagna 45-43 (Alfredo Rota-Sepulveda 2-5; Francesco Martinelli-Abajo 3-4=5-9; Alessandro Bossalini-Canto 7-4=12-13; Martinelli-Sepulveda 2-4=14-17; Rota-Canto 9-7=23-24; Bossalini-Abajo 7-5=30-29; Martinelli-Canto 3-2=33-31; Bossalini-Sepulveda 7-7=40-38; Rota-Abajo 5-5=45-43).
Quarti di finale: ITALIA b. Germania 45-41 (Bossalini-Kneip 3-5; Rota-Schmitt 4-5=7-10; Martinelli-Pfeiffer 6-4=13-14; Bossalini-Schmitt 4-3=17-17; Martinelli-Kneip 8-8=25-25; Rota-Pfeiffer 5-3=30-28; Martinelli-Schmitt 5-6=35-34; Bossalini-Pfeiffer 5-4=40-38; Rota-Kneip 5-3=45-41); Svizzera b. Russia 43-42 al minuto supplementare (priorità Svizzera); Svezia b. Francia 27-26 al minuto supplementare (priorità Svezia); Polonia b. Estonia 45-42.
Semifinali: Svizzera b. ITALIA 45-37 (Rota-Kauter 5-2; Martinelli-Fischer 1-5=6-7; Bossalini-Steffen 6-8=12-15; Martinelli-Kauter 4-5=16-20; Rota-Steffen 1-5=17-25; Bossalini-Fischer 8-5=25-30; Federico Bollati-Steffen 1-1=26-31; Bossalini-Kauter 8-9=34-40; Rota-Fischer 3-5=37-45); Polonia b. Svezia 45-31.
Finale terzo posto: Svezia b. ITALIA 45-44 (Bossalini-Malmgren 5-3; Rota-Dingl 3-4=8-7; Martinelli-Nilsson 6-5=14-12; Bossalini-Dingl 1-5=15-17; Martinelli-Malmgren 4-3=19-20; Rota-Nilsson 5-10=25-30; Martinelli-Dingl 6-2=31-32; Bossalini-Nilsson 7-8=38-40; Rota-Malmgren 6-5=44-45).
Finale primo posto: Svizzera b. Polonia 45-38.
Classifica finale
1. Svizzera
2. Polonia
3. Svezia
4. ITALIA
5. Francia
6. Russia
7. Germania
8. Estonia
9. Ucraina
10. Norvegia
11. Olanda
12. Ungheria
13. Israele
14. Spagna
15. Austria
16. Portogallo
17. Bielorussia
18. Slovacchia
19. Gran Bretagna
20. Repubblica Ceca
21. Danimarca