Andrea Terenzio, CT della sciabola maschile azzurra: “Ripartiamo da campioni del mondo per costruire basi solide. Lavoriamo con i giovani per un salto di qualità”

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Andrea Terenzio, CT della sciabola maschile azzurra: “Ripartiamo da campioni del mondo per costruire basi solide. Lavoriamo con i giovani per un salto di qualità”

ROMA – Siamo pieni d’entusiasmo, abbiamo un grande team e dobbiamo subito ricompattarci perché la nuova stagione è alle porte. Ci arriviamo da squadra campione del mondo in carica, sappiamo che ci attendono tante Nazionali molto forti e abbiamo bisogno di lavorare per fare un salto di qualità che possa permetterci di consolidare i grandi risultati ottenuti tra Europei e Mondiali della scorsa estate”. Andrea Terenzio, Commissario tecnico della sciabola maschile azzurra, traccia così la strada che comincia con il primo allenamento collegiale di Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”.

Per il CT degli sciabolatori, dunque, il trionfo iridato di luglio a Tbilisi, una medaglia d’oro che mancava all’Italia in questa specialità da dieci anni, è un punto di ripartenza: “Fino al Mondiale abbiamo provato a mettere delle toppe, e guardando l’esito direi che ci siamo riusciti molto bene. Ora bisogna costruire basi solide. Per usare una metafora, dopo un bellissimo castello di sabbia, occorrono delle grandi fondamenta. Vogliamo crescere a 360 gradi, sotto tutti i profili: scherma, personalità e fisicità, per far migliorare sempre di più un gruppo molto giovane”, prosegue il CT Terenzio.

Ed è proprio dai più giovani che parte questa pre-season. In convocazione per il primo ritiro della stagione 2025/2026, con il capitano Gigi Samele, autentica chioccia del gruppo, e con il grande protagonista della kermesse iridata in Georgia, Luca Curatoli, bronzo individuale oltre che faro d’esperienza della squadra campione del mondo, ci sono gli altri tre sciabolatori d’oro Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre, e poi Dario Cavaliere, Cosimo Bertini e i fratelli Edoardo e Leonardo Reale. “Alle spalle del quartetto che ha conquistato l’oro a Tbilisi ci sono tanti altri ragazzi molto interessanti, tra i quali i protagonisti dell’argento mondiale Under 20, e uno di loro, Bertini, è anche campione del mondo della categoria Giovani a livello individuale. Abbiamo un gruppo potenzialmente molto forte ma di atleti con potenziale e poi smarriti se ne sono visti tanti, dunque sento la responsabilità di aiutare questi ragazzi e di accompagnarli in un percorso di crescita che possa consentirgli di fare un salto di qualità”.

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