Roma, 17 gennaio – Ai prossimi Campionati Mondiali di scherma in calendario a Lisbona dal 12 agosto le medaglie d’oro in palio non saranno più dodici come nella passata edizione di Nimes ma diventeranno sedici. Al tradizionale programma completo verranno infatti aggiunte – a titolo sperimentale – tre prove a squadre miste (due uomini e due donne per ciascuna squadra) e una prova a staffetta (un uomo e una donna per arma). La decisione è stata assunta dalla Federazione Internazionale (FIE) in seguito al parere positivo espresso dalla Commissione CIO sui programmi olimpici, presieduta dal membro CIO italiano Franco Carraro.
La Commissione infatti ha approvato la proposta della FIE favorevole all’inserimento nei Giochi Olimpici della sciabola femminile a squadre a partire da Atene 2004. Per ottemperare alla richiesta del CIO di non aumentare il numero delle gare e degli atleti, dopo il placet al debutto della sciabola femminile a squadre ai Giochi, il recente Congresso della FIE a Cuba aveva deliberato la modifica delle prove a squadre riducendole a quattro: una mista maschi – femmine per ciascuna delle tre armi e in più una prova di staffetta mista, in aggiunta alle sei prove individuali (fioretto, spada e sciabola maschili e femminili).
La Commissione del CIO ha posto come condizione che la “sperimentazione” di queste nuove formule avvenga per tempo e non a ridosso dei Giochi di Atene ragion per cui ai prossimi Mondiali di Lisbona le nuove gare si assommeranno a quelle tradizionali. Il che significa che i Mondiali in Portogallo non si concluderanno più il 18 agosto ma due giorni dopo cioè il 20 e i titoli in palio diventeranno 16 invece di 12. Il CIO si pronuncerà ufficialmente sul tema nel Congresso dei Giochi Invernali a Salt Lake City (1 – 3 febbraio) e il via libera finale arriverà dopo la relazione dell’osservatore del Cio a Lisbona.
Alla positiva conclusione della vicenda molto ha contribuito il recente incontro a Roma del Presidente dell’apposita Commissione CIO Franco Carraro con il presidente della Federazione Italiana Antonio Di Blasi e con il segretario generale della FIE, Mario Favia.
Il presidente della Federscherma prof. Di Blasi ha così commentato: “Vedo con soddisfazione che sono state accolte tutte le istanze della FIE e della FIS al fine di un completamento del programma con una disciplina come la sciabola che tanto ha dato allo sport. Si apre una porta verso il futuro, si tratta di un primo passo che rivoluziona tutto, comunque ci piacerebbe che a partire da Pechino 2008 il CIO desse il via libera alla normalizzazione del programma della scherma con le sei prove individuali e sei classiche prove a squadre, quindi con 12 gare invece di 10”
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