A VALENTINA VEZZALI ED AL DREAM TEAM DI FIORETTO FEMMINILE IL PREMIO “TOR VERGATA – ETICA NELLO SPORT”

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A VALENTINA VEZZALI ED AL DREAM TEAM DI FIORETTO FEMMINILE IL PREMIO “TOR VERGATA – ETICA NELLO SPORT”

ROMA – In un’affollata aula dell’Università Tor Vergata di Roma, si è celebrata stamattina la cerimonia di consegna della dodicesima edizione del Premio “Tor Vergata – Etica nello Sport”, promossa dall’ateneo romano e dal Movimento per l’etica, la cultura e lo sport.
Ad essere insignita del premio “Etica nello Sport” è stata la pluricampionessa olimpica, Valentina Vezzali, presente alla cerimonia con al suo fianco il Rettore dell’ateneo di Tor Vergata, Renato Lauro ed il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso.
Consegnare questo premio ad un’atleta straordinaria come Valentina Vezzali è per noi motivo di orgoglio – ha detto il Rettore dell’Università Tor Vergata, Renato Lauro –. Lei non solo ci ha reso fieri di essere italiani grazie alle sue gesta in pedana, ma è anche un simbolo ed un punto di riferimento per gli sportivi ed anche per le donne“.
Ad essere premiata è stata anche la squadra azzurra di fioretto femminile. A ricevere il premio per quella che è stata definita, durante la cerimonia, il “Dream team” dello sport italiano, è stato il vertice federale, Giorgio Scarso.
Applausi e complimenti sono stati tutti appannaggio di Valentina Vezzali che ha ringraziato con parole soppesate ma dal significato importante. “E’ per me un onore ricevere questo premioi> – ha detto l’azzurra pluricampionessa olimpica –. Rispetto a tanti altri, questo rappresenta per me un orgoglio personale perché è legato all’espressione dei valori dello sport, tra cui, su tutti l’etica. Sin da piccola, da quando a 6 anni sono entrata in una sala scherma, sono stata permeata dei tanti valori sportivi che la scherma esprime. Dal rispetto dell’avversario, al “non mollare mai”. Ricevere questo premio significa aver messo a frutto gli insegnamenti della mia famiglia in primis, del mio primo maestro Ezio Triccoli e di quanti in questi anni di attività mi hanno supportato. Non è finita di certo qui – ha assicurato poi Valentina Vezzali –, anzi adesso ci sono tre sfide che mi attendono: la prima riguarda la mia famiglia. Da mamma ho il dovere di trasmettere ai miei figli gli stessi valori che i miei genitori mi hanno infuso e che, ancora oggi, rappresentano per me pilastri fondamentali nella mia vita. La seconda è invece legata al mio essere atleta. Voglio conquistare Rio De Janeiro e per farlo dovrò sudare parecchio in pedana. So che non sarà facile ma è una sfida che mi da ogni giorno stimoli forti e nuovi. La terza riguarda il mio ruolo di Parlamentare. Mi sono accorta che, nonostante le belle parole, il termine “sport” sia relegato ai margini del vocabolario della politica italiana. Le ultime disposizioni sulla scuola emanate dal Ministro Carrozza non citano assolutamente la parola “sport”. Faccio parte della Commissione “Cultura, Scienze ed Istruzione” che è deputata ad occuparsi delle attività sportive ma non viene citato nemmeno nella definizione della Commissione stessa. Ho proposto degli emendamenti ma mi è stato anticipato che molti saranno irricevibili proprio perché nel disegno di legge la parola “sport” non viene citata. Insomma, la sfida politica è quella di riportare all’interno del Parlamento lo “Sport” iniziando dal vocabolario per poi puntare a convincere i colleghi parlamentari dell’importanza, anche in termini economici e sociali, del sostenere l’attività sportiva in Italia“.

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