FESTA DELLE MEDAGLIE 2016 – CON LA MENTE A RIO2016, LO SGUARDO A TOKYO2020 ED IL CUORE A NORCIA

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FESTA DELLE MEDAGLIE 2016 – CON LA MENTE A RIO2016, LO SGUARDO A TOKYO2020 ED IL CUORE A NORCIA

foto gruppo festa delle medaglieROMA – Una festa vissuta con la mente a Rio2016, lo sguardo già rivolto a Tokyo2020 ed il cuore a Norcia. Si può sintetizzare così la “Festa delle Medaglie” 2016 che la Federazione Italiana Scherma ha organizzato ieri nel salone d’Onore del CONI a Roma.

Sul palco tutti i protagonisti dell’esperienza azzurra ai Giochi Olimpici e Paralimpici Rio2016: dagli atleti medagliati a coloro i quali hanno partecipato in pedana, dai Commissari tecnici ai maestri, allo staff medico, i tecnici delle armi, lo staff federale e tutti coloro hanno lavorato per permettere alla scherma italiana di inorgoglire lo sport azzurro.

In primo piano le sei medaglie conquistate sulle pedane brasiliane. Da quelle d’oro di Daniele Garozzo e di Beatrice “Bebe” Vio, all’argento di Rossella Fiamingo, Elisa Di Francisca e della Nazionale di spada maschile, sino al bronzo conquistato dalla Nazionale azzurra di fioretto femminile paralimpico.

Ad applaudire gli azzurri vi erano i vertici istituzionali dello sport italiano: il Presidente del CONI, Giovanni Malagò ed il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, assieme ai rispettivi segretari generali, i dirigenti ed i rappresentanti dei Gruppi Sportivi militari e Corpi civili dello Stato.

“A nome della scherma italiana – ha detto il Presidente federale, Giorgio Scarso – esprimo il mio sincero ringraziamento al CONI ed al Presidente Giovanni Malagò, ed al Comitato Italiano Paralimpico ed al suo vertice Luca Pancalli. E’ grazie a loro ed ai partner federali come ad esempio la Fondazione Roma-Terzo Pilastro, che i nostri atleti hanno l’opportunità di onorare il nostro Paese in giro per il Mondo. Con questo evento – ha detto ancora Scarso – chiudiamo un ciclo olimpico, ma già da un mese ne è iniziato uno nuovo. I nostri atleti stanno girando il mondo e sono pronti ad inorgoglire ancora l’Italia”. 

A seguire l’intervento del vertice federale, è stato poi il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il quale ha voluto illustrare le statistiche redatte dal Centro Studi del CONI. “Il mio – ha detto Malagò – vuole essere un intervento tecnico, perché ho fatto dei ragionamenti con il Centro Studi. Spesso si parla dell’aumento della competitività in ogni disciplina olimpica. L’Italia ha vinto 125 medaglie nella scherma, 49 d’oro, 43 d’argento e 33 di bronzo. Al secondo posto c’è la Francia e al terzo l’Ungheria. Ma in 20 anni è cambiata la geografia olimpica della scherma. Prima il medagliere era soltanto un affare europeo, ora vincono anche gli asiatici e gli americani. Nonostante questo – ha concluso il vertice dello sport italiano – l’Italia mantiene salda la sua leadership. Siete l’orgoglio dello sport azzurro!”.

Parole d’elogio anche da parte del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. “Quando nel 2011 il Presidente Scarso ha accolto la scherma paralimpica – ha raccontato Pancalli – mi ha fatto capire che non era una cosa di cui si “doveva” preoccupare, ma si “voleva” occupare. C’è una simbiosi fra Comitato olimpico e paralimpico e mi auguro che negli anni si continuino a celebrare i trionfi di questi atleti. Le più belle medaglie saranno quelle che non vedremo mai: perché attraverso questi campioni potremo far avvicinare alla scherma tanti ragazzi che hanno avuto un incidente e che pensano che la loro vita sia finita”.

Da lì in poi spazio agli atleti ed alle premiazioni, ciascuno dei quali ha voluto esprimere un’emozione. “Il ricordo più bello di quel giorno a Rio – ha detto l’olimpionico di fioretto, Daniele Garozzo – rimarrà l’abbraccio con mio fratello Enrico. Abbiamo un rapporto litigioso, ma abbiamo sempre combattuto insieme”. Ovazione poi per l’altra medaglia d’oro, Beatrice “Bebe” Vio che per sè vede un ruolo preciso: “voglio continuare ad essere la mascotte di questo gruppo azzurro”.

Rossella Fiamingo, argento nella spada individuale, ha ringraziato la Federazione “che – ha detto – ci ha cresciuto e ci ha allevati e con loro siamo arrivati a questo punto”. Elisa Di Francisca, argento nel fioretto individuale, ha invece rivolto anche un pensiero agli abitanti di Norcia, città colpita dal terremoto che rappresenta il “quartier generale” del fioretto. “Siamo vicinissimi a loro – ha detto tra gli applausi l’olimpionica di Londra – Appena ci sarà la possibilità vorremo tornare lì, anche per abbracciare tutti quanti. Siamo al loro fianco con il cuore e, se sarà necessario, anche fisicamente!.
Sul palco del salone d’Onore è poi salita la Nazionale azzurra di spada maschile che ha “certificato” come la medaglia d’argento conquistata sia stata frutto di una insolita alchimia.
Litigavamo sempre – ha detto Paolo Pizzo -. Ma alla fine siamo 4 “terroncelli” che si vogliono bene e continueremo insieme”. Poi l’ammissione di Marco Fichera che ha, pubblicamente, detto che “è difficile avere a che fare con me. Ma non lo ripeterò mai più”.
Applausi ed emozioni anche per la Nazionale di fioretto femminile paralimpico, con sul palco, oltre a Bebe Vio, anche Loredana Trigilia e Andrea Mogos. “E’ stata una medagla bellissima – hanno detto le tre all’unisono – perché l’abbiamo voluta fortemente ed abbiamo lavorato tanto per ottenerla. Stava sfumando ma l’abbiamo conquistata col cuore ed adesso continuamo a festeggiarla”.

A seguire la premiazione degli atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici e Paralimpici. A salire sul palco Giorgio Avola, Loreta Gulotta, Rossella Gregorio, Irene Vecchi, Matteo Betti, Emanuele Lambertini ed Andrea Alberto Pellegrini. 
A salire sul palco poi per essere premiati dal Capodelegazione della spedizione olimpica, Paolo Azzi, sono stati gli staff tecnici di fioretto, spada e sciabola, con i Commissari tecnici Andrea Cipressa, Sandro Cuomo e Giovanni Sirovich, i maestri Fabio Galli, Giovanna Trillini, Dario Chiadò e Lucio Landi, gli sparring partner Lorenzo Nista, Alice Volpi, Martina Batini, Alberta Santuccio, Luisa Tesserin, Fabrizio Citro e Luigi Miracco, i preparatori atletici Annalisa Coltorti e Vincenzo Figuccio e l’addetto al match analysis, Andrea Aquili.
Il capodelegazione della spedizione paralimpica, Giampiero Pastore, ha poi invece premiato lo staff di scherma paralimpica composto dai Commissari tecnici Francesco Martinelli e Simone Vanni e dagli sparring partners Alessandro Paroli, Gianfranco Di Summa e Pietro Manduca.

Ad essere premiati sono stati anche i componenti dello staff medico federale, dal Presidente della Commissione medica FIE, Antonio Fiore, al medico Alessandro Pagliaccia ed i fisioterapisti Alessandro Pesce, Stefano Vandini, Riccardo Lazzari, Alessandro Moccia e Veronica Balzano.
Applausi e premi anche per i tecnici delle armi, Gianluca Farinelli e Giorgio Fiume, e per gli arbitri che hanno rappresentato l’Italia sulle pedane brasiliane: Giuliano Ranza, Massimo La Rosa ed Alessia Tognolli.
Nel finale riconoscimenti anche allo staff federale che ha lavorato a supporto delle delegazioni olimpiche e paralimpiche e per il Segretario generale, Marco Cannella, per i vicepresidenti e capidelegazione Paolo Azzi e Giampiero Pastore e per il Presidente federale, Giorgio Scarso.

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