ROMA – E’ stato il salone d’onore del Circolo Canottieri Aniene di Roma ad accogliere la presentazione del libro “La stoccata vincente – come ho sconfitto il cancro e realizzato il mio sogno”. Si tratta del libro edito dal Splerling&Kupfer e scritto dall’azzurro di spada Paolo Pizzo insieme al giornalista della Gazzetta dello Sport, Maurizio Nicita.
Diversi gli interventi nel corso della presentazione del volume, tra cui quello del professor Francesco Cognetti, famoso oncologo, che ha fatto i complimenti allo spadista per la capacità di raccontare con estrema precisione le fasi della malattia, utile a tutti per capire come comportarsi: “perché la prevenzione contro il cancro è fondamentale”.
Saluti e complimenti in video anche da Diana Bianchedi, impossibilitata dagli impegni col comitato “Roma 2024” ad essere presente: “Complimenti Paolo, hai saputo vincere sfide molto più importanti di quelle in pedana e sono sicura che a Rio farai grandi cose”. Dunque è intervenuto il giornalista e scrittore Valerio Piccioni: “Spesso per un campione il libro autobiografico sembra un pedaggio da pagare. In questo testo invece ci sono passioni e racconti di vita vissuta tutti da leggere”.
Maurizio Nicita, co-autore del libro, ha sottolineato il feeling creatosi con Paolo e la sua famiglia, una famiglia di sportivi con grandi valori: “questo libro è un inno alla vita”.
Poi, dopo aver visto un video che ricorda le vittorie più belle dello spadista, c’è stato il clou di Paolo Pizzo, intervistato da Jacopo Volpi, che ha chiamato sul palco anche l’olimpionico Michele Maffei e l’ex campione del mondo, e commentatore tv, Stefano Pantano. “In questo libro ho messo tutto me stesso. Raccontando soprattutto le sconfitte, nello sport come nella vita, con le quali si cresce. Ed è questo il messaggio che voglio lanciare ai ragazzi della scuola scherma che sono venuti oggi: dare sempre il massimo nella vita, essendo leali. Io sono stato fortunato a venir fuori da una malattia brutta. E sono sincero quando dico che nonostante la guarigione un po’ di paura ti resta dentro. Ora vado a Rio sapendo gli errori che ho commesso a Londra: ne farò tesoro per cercare di migliorarmi”.
Fra i primi a complimentarsi con Paolo, Dino Zoff che ha consigliato anche alcuni atteggiamenti di squadra importanti in chiave olimpica in uno sport individuale e individualista. Alla fine due istruttori del Club Scherma Roma hanno dato una dimostrazione delle tre armi sul terrazzo, con ogni azione puntualmente spiegata ai presenti profani dall’esperto Paolo Dentice d’Accadia.
Fra i presenti, oltre ai genitori alla sorella e alla moglie di Paolo Pizzo, altri campioni della scherma come Mara Navarria, plurimedagliata nella spada in Europei e Mondiali. Poi Luigi Mazzone, ex campione di spada e oggi apprezzato neurologo infantile, e il Ct della nazionale di baseball, Marco Mazzieri. Dulcis in fundo, reduce dalla call-conference col Cio, il presidente Giovanni Malagò ha voluto complimentarsi con Paolo Pizzo per l’iniziativa, poi si è informato sulle condizioni fisiche e ha concluso: “Mi raccomando, finito qui subito in palestra ad allenarsi che ci aspettano scadenze importanti!”.