IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, HA CONSEGNATO LA BANDIERA ALL’ALFIERE AZZURRO VALENTINA VEZZALI

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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, HA CONSEGNATO LA BANDIERA ALL’ALFIERE AZZURRO VALENTINA VEZZALI

ROMA – Nella sala dei Corazzieri al Quirinale, che ha ospitato questa mattina la cerimonia di consegna della bandiera italiana alla delegazione di atleti che parteciperà ai Giochi Olimpici di Londra2012, l’emozione era nell’aria. La si percepiva negli sguardi di chi, tra circa un mese, sarà chiamato a rappresentare l’Italia in quello che è l’evento che ogni sportivo sogna.
L’emozione era nell’aria anche alle prime note dell’inno di Mameli, cucito nelle nuove divise olimpiche griffate Armani, ed intonato dal coro delle voci bianche dell’Accademia di Santa Cecilia. L’emozione ha tradito finanche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale si è lasciato vincere dalla commozione nel discorso che ha seguito la consegna ufficiale dei tricolori all’alfiere olimpica, Valentina Vezzali ed al collega paralimpico, Oscar De Pellegrin.
Farò di tutto per essere a Londra – ha detto il Capo dello Stato –. Portando questa bandiera diventate portatori della Nazione italiana. L’Italia è una nazione e uno Stato ma è nata prima come nazione, ma le nazioni sono un’altra cosa. Conservano la loro identità, sono fatte di cultura, di partecipazione sociale, di senso civico. Voi rappresenterete la nazionale italiana, del resto cosa sono Olimpiadi e Paralimpiadi se non una festa delle nazioni?“.
Emozionato ed orgoglioso anche il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci. “Faremo fare bella figura al Paese – ha promesso il vertice dello sport italiano –. Allo sport italiano si chiede sempre di vincere non è facile ma ce la metteremo tutta. I due portabandiera dei prossimi Giochi sono un’atleta come Valentina Vezzali, che vincendo cinque medaglie ai Giochi ha fatto risuonare l’inno di Mameli, e Oscar De Pellegrin, che è alla sua sesta partecipazione olimpica. Nello sport esiste la cultura della vittoria, ma anche quella della sconfitta. Noi ce la metteremo tutta ma senza sconfinare nel fanatismo“.
Poi la parola, dopo l’intervento del Ministro dello Sport, Piero Gnudi, è passata ai due portabandiera. “Sto provando un’emozione unica ed indescrivibile – ha esordito Valentina Vezzali –. Per me è un orgoglio difficile da spiegare, è una giornata speciale. Signor Presidente – ha detto ancora la pluricampionessa olimpica – in ognuno di noi si accenderà un fuoco che ci consentirà di dare il massimo in ogni competizione. Si può vincere e si può perdere, l’importante è dare tutto senza recriminare. Essere l’alfiere, è molto importante e motivo di responsabilità. Molti giovani ci guardano, è importante dare un’impressione positiva“.
Alla cerimonia di consegna, in rappresentanza della Federazione Italiana Scherma e della delegazione azzurra, hanno partecipato, oltre al Presidente federale Giorgio Scarso ed al Segretario generale, Marco Cannella, anche il Commissario tecnico della Nazionale di fioretto, Stefano Cerioni e gli atleti Andrea Baldini, Elisa Di Francisca, Diego Occhiuzzi, Paolo Pizzo, Bianca Del Carretto, Nathalie Moellhausen, Mara Navarria, Rossella Fiamingo e Matteo Betti.
Tutti insieme per stringersi intorno a Valentina Vezzali, alfiere dell’Italia sportiva ed orgoglio della scherma italiana.

NELLA FOTO GMT-MEZZELANI: Valentina Vezzali riceve la bandiera tricolore dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sotto lo sguardo del Presidente del CONI, Giovanni Petrucci

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