FEDERAZIONE INTERNAZIONALE – TRIBUNALE ANTIDOPING, ANDREA BALDINI SQUALIFICATO PER SEI MESI. IL PRESIDENTE FEDERALE GIORGIO SCARSO: ”SIAMO SODDISFATTI DELLA SENTENZA”.

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FEDERAZIONE INTERNAZIONALE – TRIBUNALE ANTIDOPING, ANDREA BALDINI SQUALIFICATO PER SEI MESI. IL PRESIDENTE FEDERALE GIORGIO SCARSO: ”SIAMO SODDISFATTI DELLA SENTENZA”.

Belfast – Il Tribunale Antidoping della Federazione Internazionale di Scherma, riunitosi oggi a Belfast, ha comunicato la propria decisione in merito alla violazione delle norme antidoping – per uso di furosemide – dell’atleta Andrea Baldini in occasione dei Campionati Europei di Kiev del 9 luglio 2008. Prendendo in considerazione le circostanze del caso ed in particolare:
– che l’atleta non è mai risultato positivo ai diversi test effettuati prima della data sopraindicata;
– che l’atleta è stato provvisoriamente sospeso a partire dal 4 settembre 2008;
– che di conseguenza è stato escluso dalla partecipazione alle Olimpiadi 2008;
– ed osservando le conclusioni (pur non essendo vincolata) del Pubblico Ministero di Livorno;
il Tribunale all’unanimità ha ritenuto che l’atleta abbia commesso una violazione delle norme antidoping (negligenza) per il quale è stato sanzionato con un periodo di ineleggibilità di sei mesi a decorrere dal 4 settembre 2008.
L’atleta, quindi, ritornerà a gareggiare nel mese di maggio alla ripresa della Coppa del Mondo.
Il presidente federale Giorgio Scarso, in merito alla decisone del Tribunale Antidoping della F.I.E., ha dichiarato: “Siamo soddisfatti della sentenza, in quanto fin dal primo momento abbiamo creduto alla buona fede dell’atleta. La Federscherma non abbandona i propri schermidorii, ma cerca di sostenerli fino a quando non sia dimostrato l’eventuale dolo. Questa lieta conclusione è stata possibile grazie al grande lavoro svolto dallo staff medico federale, coordinato dal Dott. Antonio Fiore. In occasione delle controanalisi effettuate a Praga, infatti, fu stabilito che la concentrazione di furosemide riscontrata era troppo elevata e che qualcosa di strano poteva essere successo. Qualche giorno fa, poi, la Procura di Livorno ha sentenziato che solo un pazzo avrebbe assunto il diuretico per migliorare le proprie performance sportive. Conclusioni che parlano da sole. E’ ora auspicabile che tutti coloro – istituzioni e media – che hanno messo alla gogna Andrea Baldini, sposando il teorema positività uguale doping, facciano autocritica. All’ex numero uno del mondo di fioretto nessun potrà mai restituire l’Olimpiade, ma il rispetto è un atto dovuto”.

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