PECHINO 2008 – SCIABOLA MASCHILE, LE ATTESE DEI QUATTRO SCHERMIDORI AZZURRI

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PECHINO 2008 – SCIABOLA MASCHILE, LE ATTESE DEI QUATTRO SCHERMIDORI AZZURRI

Roma – La sciabola maschile si appresta ad affrontare l’impegno olimpico col difficile compito di difendere i risultati della scorsa edizione ateniese. L’oro individuale di Aldo Montano, strappato a Nemcsik all’ultima fantastica stoccata e la piazza d’onore nella gara a squadre dopo la Francia, avversaria di sempre, sembrano obiettivi difficili da eguagliare benché l’obiettivo principale, quello della ricostruzione del settore ad opera del Ct Andrea Magro, possa dirsi senza dubbio raggiunto. Aldo Montano, reduce da una serie di infortuni che nel periodo intraolimpico ne hanno spesso limitato le potenzialità si dichiara pronto a difendere il titolo: ”L’ultima stagione è andata bene, sono contento di quello che ho fatto. Ma l’Olimpiade è una gara talmente strana che non si può pronosticare nulla. Le pressioni rispetto alla Coppa del Mondo e anche ad un Mondiale si moltiplicano. Entrano in gioco vari aspetti: per quanto riguarda il mio stato attuale direi di sentirmi al meglio, però l’allenamento è una condizione necessaria, ma non sufficiente per poter fare risultato”. Alla sua quarta Olimpiade, Gigi Tarantino (nella foto), è divenuto quasi un’istituzione e, a proposito di risultati conseguiti in questo finale di stagione, non si può proprio lamentare: ”E’ vero, ho fatto un bel finale in Coppa del Mondo, il mio obiettivo era di riuscire a qualificarmi indipendentemente da quello che avrebbe fatto la squadra. Quando abbiamo avuto la certezza che avremmo partecipato anche alla gara a squadre ho cercato di migliorare la mia posizione nel tabellone; certo, l’obiettivo di chi va ad un’Olimpiade è sempre quello di tornare a casa con una medaglia al collo. Gli avversari che temiamo di più nella gara individuale – prosegue ancora il carabiniere napoletano – sono quelli dell’Est, Pozdniakov ed Covaliu in particolare per quel che mi riguarda; e poi i cinesi, ma per il semplice fatto che tirano in casa, perché sinora non ci hanno mai impensierito”. Diego Occhiuzzi, invece, è al suo esordio assoluto: ”Sono felice di aver trovato un posto in squadra, è più di un anno che stiamo lavorando insieme per questo appuntamento e avrò modo di fare anche la gara individuale. Personalmente, rispetto all’anno scorso, ritengo di aver fatto dei grandi passi avanti, a partire dai Mondiali di San Pietroburgo e durante tutta la stagione fino agli Europei. Sono molto sereno perché parto da outsider, senza nulla da difendere, ma ovviamente con gli obiettivi che ha nel cuore chiunque vada ad un’Olimpiade. Se il risultato arriva, bene; in ogni caso sono contento dei risultati che ho già fatto quest’anno”. Infine, Gianpiero Pastore, che a Pechino è presente in qualità di riserva, ma sulla cui esperienza potranno far affidamento i compagni di squadra: ”Sì, mi viene attribuita questa responsabilità, ma personalmente non la sento, ognuno si comporta come più ritiene opportuno. Mi comporto sempre come ritengo sia più giusto fare in una determinata circostanza”. Pastore non si sbilancia neppure nel fare pronostici: ”Penso che come squadra abbiamo delle grandi possibilità, però l’Olimpiade è sempre una gara particolare dove per un niente tutto può andare liscio, oppure no. Tutte le squadre più o meno si equivalgono e hanno ambizioni di medaglia. Secondo me la Russia parte favorita se non altro per tutta la storia che ha alle spalle, ma in una gara a squadre può succedere di tutto perché i fattori che entrano in gioco sono molti e imprevedibili”.

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