Roma – Orgoglio, valori, riconoscenza. Sono le tre parole che più spesso sono risuonate questo pomeriggio nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, dove, ospiti del Presidente della Camera dei Deputati On. Pierferdinando Casini, il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, il Presidente e il Segretario generale del CONI, Giovanni Petrucci e Raffaele Pagnozzi, insieme con il vice-presidente Luca Pancalli, hanno premiato le atlete e gli atleti del fioretto, della sciabola e della spada che hanno vinto medaglie alle Olimpiadi di Atene 2004 e, più recentemente, ai Campionati del Mondo di Lipsia.
Erano presenti, fra gli altri, il Capo della Polizia Gianni De Gennaro, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Luciano Gottardo, il Generale dell’Aeronautica Leonardo Tricarico. Oltre ai membri del Consiglio della FIS, erano presenti anche i Membri d’Onore della Federazione Internazionale Edoardo Mangiarotti e Mario Favia e l’ex Presidente FIS Antonio Di Blasi.
Una grande giornata di festa per la scherma azzurra, che è accorsa in forze a Palazzo Montecitorio. Erano presenti infatti tutti i grandi della disciplina: Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Salvatore Sanzo, Andrea Cassarà, Simone Vanni, Aldo Montano, Luigi Tarantino, Giampiero Pastore, Matteo Zennaro, Tonhi Terenzi, Alessandra Lucchino, Ilaria Bianco, Andrea Aquili, Gioia Marzocca, Margherita Granbassi, Alfredo Rota, Cristiana Cascioli e Stefano Carozzo. Tutti atleti che tra Olimpiadi, Mondiali e Coppa del Mondo, hanno regalato all’Italia una cascata di medaglie.
Alle Olimpiadi di Atene 2004 la scherma italiana vinse tre ori con Vezzali (fioretto individuale femminile), Montano (sciabola individuale maschile) e la squadra maschile di fioretto formata da Sanzo, Vanni e Cassarà (riserva Zennaro), tre argenti con Trillini (fioretto individuale femminile), Sanzo (fioretto individuale maschile) e la squadra maschile di sciabola formata da Montano, Tarantino e Pastore (riserva Terenzi), e un bronzo con Cassarà nel fioretto individuale maschile. Ai Mondiali di Lipsia dello scorso ottobre, invece, l’Italia ha fatto suoi due ori (Vezzali e Sanzo nel fioretto individuale), due argenti (sciabola maschile a squadre con Montano, Tarantino, Pastore e Aquili e fioretto maschile a squadre con Sanzo, Vanni, Cassarà e Baldini) e due bronzi (Bianco e Lucchino nella sciabola individuale). In più, la scorsa stagione Carozzo nella spada e Granbassi nel fioretto hanno regalato ai colori azzurri la vittoria in Coppa del Mondo. A tutti questi atleti – ma anche a Rota, Cascioli e Marzocca per la loro partecipazione ai Giochi di Atene – la Federazione ha voluto fare un omaggio. E un omaggio è stato fatto anche a tutti coloro – dai Ct Andrea Magro, Carlo Carnevali, Christian Bauer, Giovanni Muzio e Stefano Cerioni ai maestri ai componenti dello staff medico ai tecnici delle armi – che hanno preso parte all’avventura dello scorso anno nella capitale ellenica.
Prima della cerimonia di premiazione hanno parlato Scarso, Petrucci e Casini. Ecco le parole del Presidente FIS: «Grazie per l’opportunità che ci viene offerta quest’oggi. Siamo orgogliosi che questa premiazione si svolga in una sede così prestigiosa, dove sono riunite tutte le componenti fondamentali del mondo della scherma: i consiglieri federali, i presidenti dei comitati regionali e provinciali, i dirigenti delle società, gli impiegati, i tecnici e gli atleti. A tutti loro va il mio ringraziamento. La scherma è l’orgoglio dello sport italiano. Il nostro è un mondo che si è adeguato ai tempi, che si è calato nella realtà di oggi, mantenendo però un forte legame con le grandi tradizioni dello sport e della scherma italiani. Il tecnico di un’altra disciplina un giorno ha detto che la scherma è il valore aggiunto dello sport italiano. Penso sia il complimento più bello che ci sia mai stato fatto. Gli atleti qui presenti hanno ottenuto risultati eccellenti dappertutto. Tra tutti voglio ricordare Valentina Vezzali, che ai recenti Mondiali di Lipsia ha lanciato un grande messaggio vincendo l’oro poco dopo essere diventata mamma. Voglio inoltre ricordare che sono qui presenti anche i rappresentanti di Torino 2006, che sarà la sede dei prossimi Mondiali. Sarà una grande occasione per ribadire la forza del nostro sport. Voglio poi rivolgere un ringraziamento particolare ai Corpi Sportivi Militari, senza la cui collaborazione sarebbe impossibile raggiungere i nostri risultati. Infine, voglio salutare un grande come Edoardo Mangiarotti, che oggi ha voluto essere a ogni costo qui presente».
Dopo il Presidente Scarso, ha preso la parola Petrucci: «Sono lieto della scelta di far svolgere questa cerimonia in una sede prestigiosa come la Camera dei Deputati. È la dimostrazione della vicinanza tra le istituzioni e il mondo dello sport. Il mio ringraziamento va innanzitutto alle Forze Armate, perché senza il loro contributo non ci sarebbero così tante vittorie per lo sport italiano. Per quanto riguarda la Federazione Italiana Scherma, la sua forza sta nei tecnici e negli atleti. I tecnici italiani sono senza dubbio i migliori del mondo. La FIS, oltre che per le sue vittorie, che la portano a essere la Federazione più vincente nella storia delle Olimpiadi, va ringraziata perché veicola dei messaggi positivi. E ottiene risultati così straordinari che ormai un secondo posto viene considerato una sconfitta. Tutti noi siamo stretti intorno a questa Federazione».
Ultimo intervento quello del padrone di casa, l’On. Casini: «Innanzitutto voglio dire che quella di organizzare qui alla Camera dei Deputati questa cerimonia è stata una bella idea. Questa vuole essere una premiazione, ma anche una celebrazione della scherma. Una disciplina cui la politica esprime gratitudine, perché nella bilancia del dare e dell’avere questo sport ha ricevuto e riceve molto meno di quello che ha dato e dà. Tutti tifiamo e ci emozioniamo per la scherma in occasione dei grandi eventi come Olimpiadi e Mondiali. E la scherma risponde sempre, suscitando in noi sentimenti di amor patrio. Ma spesso ci dimentichiamo del lavoro, della costanza, della dedizione e dell’impegno che stanno dietro a quei risultati. Il mio attaccamento a questa disciplina è sincero. Che sono la dimostrazione che le grandi cose si ottengono solo con i grandi sacrifici. Come Petrucci, uomo che considero una garanzia per lo sport italiano in un momento non facile, voglio ringraziare le Forze Armate: se non ci foste voi il mondo dello sport sarebbe in grandissima difficoltà».
Al termine del suo breve discorso, Casini ha ricevuto in omaggio dal Presidente Scarso una splendida spada d’epoca con dedica personale. E, di fronte a questo regalo, non ha potuto esimersi da una battuta rivolta all’attualità politica: «Vi ringrazio molto per questo regalo perché con la campagna elettorale alle porte ne avrò bisogno». Alla fine, il Presidente della Camera dei Deputati ha fatto una foto ricordo con tanto di spada insieme con tutti gli atleti premiati.
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