Lipsia – Si è conclusa nei quarti di finale l’avventura della squadra di spada maschile ai Campionati del Mondo di Lipsia. L’Italia (Paolo Milanoli, Alessandro Bossalini, Alfredo Rota e Stefano Carozzo) è stata sconfitta dall’Ucraina con un netto 45-31. Gli azzurri sono stati così condannati a disputare il girone che assegna i posti dal quinto all’ottavo. E la prima gara contro la Polonia è andata male, visto che Rota e compagni hanno perso 45-34. Poi, nella finale per il settimo posto, l’Italia ha battuto 45-31 la Spagna.
È stata poi proprio l’Ucraina a conquistare la medaglia di bronzo, battendo nella finale di consolazione l’Ungheria per 42-40. L’oro, come si prevedeva alla vigilia, è andata alla formazione campione olimpica in carica, vale a dire la Francia, che in finale ha letteralmente demolito i padroni di casa della Germania con un perentorio 45-30 che ha zittito il numeroso pubblico presente sugli spalti della Leipzig Arena.
Ma torniamo all’assalto più importante della giornata, cioè quello contro gli ucraini, che valeva l’accesso alla semifinale. L’incontro comincia malissimo, con Rota che incassa un 2-5 da Vitaly Osharov. Milanoli, opposto a Dmitriy Karuchenko, fa 5-5 (7-10 a favore degli slavi). Carozzo riduce il distacco di un altro punto sconfiggendo 3-2 Maksym Khvorost. E un altro punto recupera Milanoli con il suo 5-4 ai danni di Osharov. Nell’assalto successivo Rota perde 0-1 con Khvorost. Sul 15-17 per l’Ucraina ci sarebbe tutto il tempo per riprendere il match, ma dopo lo 0-4 rimediato da Carozzo contro Karuchenko la luce per gli azzurri si spegne completamente. Il vantaggio dell’Ucraina cresce sempre di più, fino al 45-31 finale.
Nel turno precedente contro l’Austria l’Italia era passata al minuto supplementare grazie a una prodezza in extremis di Rota. L’Italia comincia bene con Alfredo Rota, che vince 5-2 contro Jorg Mathe, poi Milanoli, opposto a Cristoph Marik, incassa un 4-6 che porta l’incontro sul 9-8 a nostro favore. Punteggio che diventa 10-10 dopo la sfida tra Stefano Carozzo e Marcus Robatsch. Poi Milanoli contro Mathe fa 9-7 e l’Italia si riporta sopra (19-17). Ma nella manche successiva Rota perde 1-2 con Robatsch e si torna quasi in parità (20-19). A questo punto sale in cattedra Carozzo, che rifila un bel parziale di 5-2 al più forte degli avversari, vale a dire Marik. Il vantaggio di quattro stoccate viene vanificato nel turno successivo da Milanoli, che incassa un 5-8 da Robatsch. Ma è di nuovo Carozzo a tirare su i compagni, con un nuovo parziale di 5-2, che ci porta sul 35-31.
Sembra fatta. Ma nella spada non si può mai dire. Nell’ultima manche tra Rota e Marik lo spadista milanese non riesce a trovare la misura e prende quattro stoccate senza infilarne nemmeno una. Il tempo finisce sul 35-35 e si va al minuto supplementare, con priorità a nostro favore. Dal punto di vista psicologico l’austriaco è assolutamente avvantaggiato, ma Rota, con il guizzo del campione, infila una bellissima stoccata su attacco dell’avversario, riscattando così la precedente defaillance e portando l’Italia ai quarti di finale.
Nei sedicesimi contro il modesto Kazakhstan il grande protagonista era stato Milanoli, capace di infilare 24 stoccate prendendone solo dieci, con un parziale positivo di +14. Insieme con Milanoli, tirano Carozzo, per la verità un po’ sotto tono, e Rota, con Alessandro Bossalini pronto a rilevare i compagni.
La vittoria degli azzurri matura nei turni di Milanoli. Il campione del mondo 2001 vince 8-4 con Alexandr Axenov, portando l’Italia sul 13-7. Nel turno successivo Carozzo, forse emozionato per l’esordio in una gara a squadre in un torneo iridato, perde però 1-7 con Alexey Shipilov (14-14). A rimettere le cose a posto ci pensa ancora Milanoli, che con l’11-3 rifilato a Sergy Shabalin dà alla nostra squadra un vantaggio di otto stoccate (25-17) che i kazhaki non sono più in grado di rimontare. L’incontro finisce così 45-31 per gli azzurri.
LIPSIA, CAMPIONATI DEL MONDO
SPADA MASCHILE A SQUADRE
Sedicesimi di finale: ITALIA b. Kazhakstan 45-31: Stefano Carozzo-Shabalin 2-1; Alfredo Rota-Shipilov 3-2=5-3; Paolo Milanoli-Axenov 8-4=13-7; Carozzo-Shipilov 1-7=14-14; Milanoli-Shabalin 11-3=25-17; Rota-Axenov 5-7=30-24; Milanoli-Shipilov 5-3=35-27; Carozzo-Axenov 5-3=40-30; Rota-Shabalin 5-1=45-31.
Saldi dell’Italia: Carozzo -3; Milanoli +14; Rota +3.
Ottavi di finale: ITALIA b. Austria 36-35 al minuto supplementare (priorità Italia): Rota-Mathe 5-2; Milanoli-Marik 4-6=9-8; Carozzo-Robatsch 1-2=10-10; Milanoli-Mathe 9-7=19-17; Rota-Robatsch 1-2=20-19; Carozzo-Marik 5-2=25-21; Milanoli-Robatsch 5-8=30-29; Carozzo-Mathe 5-2=35-31; Rota-Marik 1-4=36-35).
Saldi dell’Italia: Carozzo +5; Milanoli -3; Rota -1
Quarti di finale: Ucraina b. ITALIA 45-31: Rota-Osharov 2-5; Milanoli-Karuchenko 5-5=7-10; Carozzo-Khvorost 3-2=10-12; Milanoli-Osharov 5-4=15-16; Rota-Khvorost 0-1=15-17; Carozzo-Karuchenko 0-4=15-21; Milanoli-Khvorost 12-14=27-35; Carozzo-Osharov 2-5=29-40; Rota-Karuchenko 2-5=31-45; Francia-Polonia 45-39; Ungheria b. Russia 27-21; Germania b. Spagna 33-28.
Saldi per l’Italia: Carozzo -6; Milanoli -1; Rota -7.
Girone quinto-ottavo posto: Polonia b. ITALIA 45-34; Russia b. Spagna 45-31.
Finale settimo posto: ITALIA b. Spagna 45-31.
Semifinali: Germania b. Ungheria 45-36; Francia b. Ucraina 45-32.
Finale terzo posto: Ucraina b. Ungheria 42-40.
Finale primo posto: Francia b. Germania 45-30.
Classifica finale
1. Francia
2. Germania
3. Ucraina
4. Ungheria
5. Russia
6. Polonia
7. ITALIA
8. Spagna
9. Corea del Sud
10. Austria
11. Cuba
12. Cina
13. Svizzera
14. Stati Uniti
15. Svezia
16. Venezuela
17. Canada
18. Olanda
19. Giappone
20. Repubblica Ceca
21.Portorico
22. Gran Bretagna
23. Bielorussia
24. Portogallo
25. Norvegia
26. Qatar
27. Estonia
28. Kazakhstan
29. Brasile
30. Danimarca
31. Vietnam
32. Iran
33. Slovenia
34. Cile
35. Singapore
36. India
37. Argentina
38. Georgia