COPPA DEL MONDO, UN AFFARE ITALIANO

  1. Home
  2. Top News
  3. COPPA DEL MONDO, UN AFFARE ITALIANO

Questo articolo è offerto da:

Questo articolo è offerto da:

COPPA DEL MONDO, UN AFFARE ITALIANO

Nella storia della Coppa del Mondo, cominciata nel 1972, le doppiette di una nazione nella stessa stagione non si contano. Ma le triplette, come quella ottenuta quest’anno dall’Italia con Alfredo Rota, Valentina Vezzali e Salvatore Sanzo, sono merce rara. Tre volte c’è riuscita l’Unione Sovietica negli anni ’70, tre volte l’Italia (nel 1981 con Dorina Vaccaroni, Andrea Borella e Gianfranco Dalla Barba, nel 1992 con Angelo Mazzoni, Diana Bianchedi e Marco Marin e nel 1998 con Sandro Cuomo, Giovanna Trillini e Luigi Tarantino) e una volta la Germania tre anni fa. Con le vittorie di quest’anno, l’Italia può vantarsi di essere l’unica nazione che per quattro volte ha visto tre suoi atleti primeggiare in Coppa del Mondo. In più, a livello giovanile è esplosa un’altra stella, quella di Andrea Baldini, che ha trionfato nella Coppa del Mondo Under 20 di fioretto. Un altro record da aggiungere ai tanti già conquistati.

Roma – Che il fioretto azzurro fosse in salute si sapeva. Che Alfredo Rota (nella foto) fosse un grande campione anche. Ma che nello stesso anno l’Italia vincesse le due coppe individuali di fioretto con Salvatore Sanzo e Valentina Vezzali e quella di spada con Rota non l’aveva previsto nessuno. Anche perché nella storia della Coppa del Mondo le triplette di una sola nazione nella stessa stagione sono merce rarissima.

Per quanto riguarda il fioretto, poi, la superiorità azzurra è stata addirittura imbarazzante. In campo femminile, la Vezzali ha conquistato la sua ottava Coppa davanti alla concittadina Giovanna Trillini, mentre in campo maschile la sfida per la vittoria è stata una corsa a due tra Sanzo e il bresciano Andrea Cassarà, con il terzo in classifica, il tedesco Ralph Bissdorf, lasciato a distanze siderali.

Cominciamo con Rota, che ha compiuto l’impresa forse più difficile. Dopo i Mondiali di Cuba, il carabiniere milanese aveva davanti un solo obiettivo: raggiungere la qualificazione olimpica. Con la squadra, se possibile. Da solo, se necessario. Purtroppo, come sappiamo, la squadra non ce l’ha fatta. A partire da marzo Rota si è trovato così nella scomoda posizione di chi deve contare solo su se stesso. E ce l’ha fatta alla grande.

Nel corso della stagione, ha vinto tre gare (Bogotà, Vancouver e Berna, le prime due GP FIE a punteggio maggiorato), è arrivato alla finalissima a Legnano, ha raggiunto per quattro volte le semifinali (Doha, Londra, Innsbruck e Barcellona) ed è entrato in totale dieci volte negli otto. Un’annata straordinaria, dunque. Che gli ha regalato innanzitutto la tanto desiderata qualificazione alle Olimpiadi, dove, a riprova dell’assurdità dei regolamenti FIE, si ritroverà, ancora una volta da solo, a difendere l’onore della nazione che detiene il titolo di spada a squadre. E che, in secondo luogo, gli ha già dato un risultato che, comunque andranno le cose ad Atene, rimarrà negli annali della scherma mondiale: una splendida Coppa del Mondo da mettere insieme ai tanti trofei già conquistati.

Su Valentina Vezzali c’è ormai poco da dire. Potremmo chiudere il discorso limitandoci a elencare il suo palmarès: otto Coppe conquistate, sei delle quali consecutivamente, per cinquantadue vittorie di tappa (che ne fanno l’atleta italiana più vincente in assoluto). Il suo cammino quest’anno è stato impressionante: sei volte prima (con cinque GP FIE), quattro volte seconda, una sola volta lontana dal podio (con il nono posto di San Pietroburgo). Una legnata senza precedenti per tutte le avversarie. Per tutte eccetto una. Che, guarda caso, è italiana, anzi jesina, pure lei. Parliamo ovviamente di Giovanna Trillini, che della Vezzali è stata l’unica credibile rivale per una parte almeno della stagione, anche se poi come le altre si è dovuta arrendere. Il bilancio della sua annata è però certamente più che positivo, con due vittorie (Marsiglia e San Pietroburgo), tre secondi posti (Shangai, Budapest e L’Havana) e tre piazzamenti tra le prime otto.

Battaglia tra connazionali, anzi tra concittadine, nel fioretto femminile, battaglia tra italiani anche in quello maschile. Nel quale, però, a tutto beneficio dello spettacolo, abbiamo avuto il piacere di assistere a una lunga corsa a due che si è conclusa solo al fotofinish con la vittoria thrilling di Sanzo su Cassarà.

Alla vigilia dell’ultima gara (Isla de Margarita, Venezuela) il giovane bresciano precedeva il compagno di squadra di nove punti. Essendo il torneo sudamericano a punteggio maggiorato, le possibilità di un sorpasso da parte di Sanzo erano ridotte al lumicino, anche perché alla lunga trasferta in America Latina avevano rinunciato quasi tutti i migliori fiorettisti del mondo e presumibilmente Cassarà non avrebbe dovuto avere difficoltà a incamerare i punti che gli mancavano per raggiungere il traguardo.

Per puntare alla vittoria Sanzo aveva due possibilità: arrivare primo o secondo sperando che nel contempo Cassarà non si piazzasse rispettivamente secondo o terzo. Come era facile prevedere, tutti e due gli azzurri sono arrivati alle semifinali. A quel punto al pisano rimaneva solo una possibilità: confidare che il belga Cedric Gohy battesse il bresciano nella sfida per l’accesso alla finalissima e, a sua volta, battere l’altro compagno di squadra, anzi concittadino, Simone Vanni.

L’impresa non si presentava facile per due motivi: in primo luogo Cassarà è più forte di Gohy (e di moltissimi altri); in secondo luogo in semifinale Sanzo doveva affrontare Vanni, che non è proprio l’ultimo arrivato e, per carattere, si arrabbia anche quando perde a boccette con gli amici.

Per fortuna di Sanzo (e sfortuna di Cassarà) le cose sono andate proprio come sperava. Il rivale è stato sconfitto per un soffio in semifinale da Gohy (13-15), mentre il pisano è andato prima a battere Vanni (15-11) poi a massacrare nella finalissima proprio Gohy (numero 8 del ranking FIE) con un perentorio 15-4. Il verdetto per la classifica di Coppa del Mondo era a quel punto definitivo: primo Sanzo con 218 punti, secondo Cassarà con 214. Quindici anni dopo Andrea Borella, l’Italia conquistava così nuovamente la Coppa di fioretto maschile. E con diciassette vittorie in carriera, Sanzo eguagliava il record detenuto dallo stesso Borella.

La cosa curiosa di tutta la storia è che il pisano, campione del mondo individuale nel 2001 e a squadre nel 2003, per il Venezuela non voleva nemmeno partire, convinto che non ci fossero possibilità di vittoria. A convincerlo – ha dichiarato ai giornali – è stata la moglie Frida Scarpa. Che, evidentemente, conosce le doti del marito meglio di quanto le conosca il marito stesso.

COPPA DEL MONDO DI SPADA MASCHILE INDIVIDUALE – IL CAMMINO DI ALFREDO ROTA

Kuwait City – Cheikh Fahed Al-Ahmed Al-Soubah (5/12/2003): 5 (punti 14, scartati)

Doha – Coupe du Monde Qatar (10/1/2004): 3 (punti 20)

Lisbona – Torneo Vitalis Cidade de Lisbona – GP FIE (31/1/2004): 10 (punti 12, scartati)

Barcellona – Torneo Ciudade de Barcelona – GP FIE (7/2/2004): 3 (punti 30)

Budapest – Challenge Tokaj Express (21/2/2004): 9 (punti 8, scartati)

Londra – Epée Club Trophy (28/2/2004): 3 (punti 20, scartati)

Berna – Grand Prix de Berne (6/3/2004): 1 (punti 32)

Parigi – Challenge R. Monal (12/3/2004): 18 (punti 4, scartati)

Vancouver . Epéè International – GP FIE (19/3/2004): 1 (punti 48)

Bogotà – GP FIE (27/3/2004): 1 (punti 48)

Heideneim – Heideneimer Pokal (30/4/2004): 5 (punti 14, scartati)

Legnano – Trofeo Carroccio (8/5/2004): 2 (punti 26)

Innsbruck (15/5/2004): 3 (punti 20, scartati)

Stoccolma – Challenge Bernadotte – GP FIE (29/5/2004): 9 (punti 12, scartati)

TOTALE PUNTI: 204

COPPA DEL MONDO DI FIORETTO FEMMINILE INDIVIDUALE – IL CAMMINO DI VALENTINA VEZZALI E GIOVANNA TRILLINI

Aqaba – Coupe du Monde Jordanie (17/1/2004): Vezzali 5 (punti 14, scartati), Trillini 9 (punti 8, scartati)

Como – Trofeo Esperia – GP FIE (31/1/2004): Vezzali 2 (punti 39, scartati), Trillini 9 (punti 12, scartati)

Salisburgo (21/2/2004): Vezzali 2 (punti 26, scartati), Trillini 17 (punti 4, scartati)

Seoul – Trofeo SK – GP FIE (28/2/2004): Vezzali 1 (punti 48), Trillini 17 (punti 6, scartati)

Shangai – GP FIE (6/3/2004): Vezzali 1 (punti 48), Trillini 2 (punti 39)

Atene – Coppa Atene – GP FIE (13/3/2004): Vezzali 1 (punti 48), Trillini 5 (punti 21)

Fukui – Fencing World Cup (20/3/2004): Vezzali assente, Trillini 5 (punti 14, scartati)

San Pietroburgo – Fleuret de St. Petersburg (27/3/2004): Vezzali 9 (punti 8, scartati), Trillini 1 (punti 32)

Marsiglia – Souvenir Jeanty – GP FIE (30/4/2004): Vezzali 2 (punti 39), Trillini 1 (punti 48)

Lipsia – Coupe Sparkasse Leipzig (15/5/2004): Vezzali 2 (punti 26, scartati), Trillini 6 (punti 14, scartati)

Budapest – Coupe Eximbank (29/5/2004): Vezzali 1 (punti 32, scartati), Trillini 2 (punti 26)

New York City – GP FIE (12/6/2004): Vezzali 1 (punti 48), Trillini 10 (punti 12, scartati)

L’Havana – Torneo Nancy Uranga – GP FIE (21/6/2004): Vezzali 1 (punti 48), Trillini 2 (punti 39)

TOTALE PUNTI: Vezzali 279, Trillini 205

COPPA DEL MONDO DI FIORETTO MASCHILE INDIVIDUALE – IL CAMMINO DI SALVATORE SANZO E ANDREA CASSARA’

Copenhagen – Copenhagen Cup (22/11/2003): Sanzo 17 (punti 4, scartati), Cassarà 6 (punti 14, scartati)

Vienna – Championnat International d’Autriche (6/12/2003): Sanzo 1 (punti 32), Cassarà 5 (punti 14, scartati)

Aqaba – Coupe du Monde Jordanie (15/1/2004): Sanzo assente, Cassarà 3 (punti 20, scartati)

Parigi – Souvenir Rommel – GP FIE (24/1/2004): Sanzo 1 (punti 48), Cassarà 5 (punti 21, scartati)

Venezia – Coppa Città di Venezia (31/1/2004) – Sanzo 1 (punti 32), Cassarà 9 (punti 8, scartati)

Zalaegerszeg (7/2/2004): Sanzo 17 (punti 4, scartati), Cassarà 18 (punti 4, scartati)

La Coruña – Torneo Ciudad de La Coruña (13/2/2004): Sanzo 1 (punti 32), Cassarà 2 (punti 26)

Seoul – Trofeo SK (28/2/2004): Sanzo 2 (punti 26, scartati), Cassarà 9 (punti 8, scartati)

Shangai – GP FIE (7/3/2004): Sanzo 5 (punti 21, scartati), Cassarà 3 (punti 30)

San Pietroburgo – Fleuret de St. Petersburg – GP FIE (27/3/2004): Sanzo 17 (punti 6, scartati), Cassarà 1 (punti 48)

Bonn – Löwe von Bonn (8/5/2004): Sanzo 2 (punti 26, scartati), Cassarà 3 (punti 20, scartati)

Espinho – GP FIE (14/5/2004): Sanzo 5 (punti 21, scartati), Cassarà 1 (punti 48)

L’Havana – Copa Villa de Habana (21/6/2004): Sanzo 2 (punti 26), Cassarà 1 (punti 32)

Isla de Margarita – Copa Venezuela – GP FIE (3/7/2004): Sanzo 1 (punti 48), Cassarà 3 (punti 30)

TOTALE PUNTI: Sanzo 218, Cassarà 214.

Ti piace, condividilo!

ULTIMI AGGIORNAMENTI CORRELATI