Presentata a Torino il 19 aprile scorso l’edizione 2006 dei Mondiali Assoluti di Scherma. L’olimpionico Cesare Salvadori, Presidente del Comitato Organizzatore, ha fornito alla stampa i primi particolari sulla rassegna iridata che avrà luogo nel capoluogo piemontese poco dopo la chiusura delle Olimpiadi Invernali
Torino – A Torino, il 19 aprile, nella futuristica tensostruttura Atrium progettata da Giorgio Giugiaro, l’olimpionico Cesare Salvadori – che da presidente del Comitato Promotore è diventato presidente del Comitato Organizzatore (confermati anche tutti gli altri componenti) – ha fornito alla stampa i primi particolari sulla rassegna iridata che avrà luogo a Torino proprio pochi mesi dopo lo svolgimento delle Olimpiadi Invernali. Ecco i dati:
1. è prevista la partecipazione di circa 1500 atleti (un record) in rappresentanza di oltre 100 nazioni. Si calcola che globalmente il Mondiale richiamerà circa 30.000 persone durante i giorni di gara.
2. La manifestazione prevede – tra promozione ed organizzazione – un bilancio di un milione e mezzo di euro.
3. Le gare si svolgeranno in una data compresa tra settembre e ottobre 2006, in un impianto da decidere. Potrebbe essere Torino Esposizioni oppure il Palazzetto dello Sport di Parco Ruffini che conta 4.000 posti ed è stato ben ristrutturato di recente.
4. Esiste già la mascotte: si chiama Zack (nella foto) ed è stata scelta con un referendum dai giovani atleti di tutto il mondo che nel 2003 hanno partecipato ai Mondiali Giovani di Trapani.
5. Ai Mondiali Assoluti potrebbero essere abbinati anche i Mondiali di Scherma Disabili per i quali è candidata Torino in concorrenza con Pechino.
6. È stato lanciato un bando di concorso per gli studenti di Architettura e delle Scuole Artistiche e di Belle Arti piemontesi per il bozzetto della medaglia che premierà i vincitori dei Mondiali.
REVIVAL 1982 – Così recitava, 22 anni fa, un comunicato della Fis: «Allo scopo di favorire tutti coloro che vorranno venire a Roma per assistere ai Campionati del Mondo di scherma 1982, la Federazione ha deciso di offrire ai tesserati FIS la possibilità di alloggiare all’Istituto del Carmine alle Frattocchie al prezzo concordato di Lire 20.000 al giorno per mezza pensione (prima colazione, cena e pernottamento)».
Sono dunque passati 22 anni da quel luglio 1982 e saranno 24 alla data dei Campionati Mondiali 2006 a Torino. Ventidue anni non sono pochi, ma in verità sembrano molti di più se si considera che, a quell’epoca, con soli dieci Euro al giorno si mangiava e si dormiva.
Ventidue anni, ma è ancora nitido il ricordo di quell’ultima, spettacolare edizione italiana dei Mondiali. Anche se non è possibile cancellare dalla memoria quel tristissimo giorno che fu fatale a Vladimir Smirnov.
Nel 1982, sulle belle pedane a raggiera del Palaeur, l’Italia delle lame si fece onore, come al solito: medaglia d’oro nel fioretto femminile a squadre con Carola Cicconetti, Clara Mochi, Anna Rita Sparaciari, Dorina Vaccaroni e una Margherita Zalaffi appena sedicenne; tre medaglie d’argento rispettivamente con Mauro Numa nel fioretto maschile individuale, con la Vaccaroni nel fioretto femminile individuale e con la squadra azzurra di sciabola (Angelo Arcidiacono, Gianfranco Dalla Barba, Giovanni Scalzo, Ferdinando Meglio e naturalmente Michele Maffei); infine due medaglie di bronzo con Federico Cervi nel fioretto individuale e con la squadra dei fiorettisti composta dai sullodati Mauro Numa e Federico Cervi oltre che da Angelo Scuri, Andrea Borella e Carlo Montano della dinastia omonima (per la serie: che scherma sarebbe senza un Montano?).
Con queste squillanti performances azzurre andavano in archivio i Mondiali di Roma, 15-24 luglio 1982. Fu quella la ventinovesima edizione della rassegna schermistica iridata, ed anche l’ultima a svolgersi in Italia.
Prima di allora avevamo ospitato i Campionati Mondiali nel 1955 a Roma e nel 1961 a Torino.
Proprio Torino 2006 rappresenterà, dunque, la quarta volta per l’Italia.
Come tutti sanno ai Giochi di Sydney 2000 la scherma azzurra ha tagliato il grande traguardo delle Cento Medaglie Olimpiche. Si tratta di un record unico a livello internazionale che si specchia in un altro nostro primato altrettanto prestigioso, quello iridato: ai Campionati del Mondo di scherma – prima edizione Parigi 1937 – l’Italia ha infatti conquistato in totale ben 214 medaglie così distribuite: 68 d’oro, 65 d’argento, 81 di bronzo.
Un esaltante bottino di allori iridati per l’Italia schermistica che, anche nella più recente edizione mondiale, quella disputata a Cuba nell’ottobre del 2003, ha fatto il pieno risultando nettamente prima nella classifica del medagliere con tre ori (Valentina Vezzali, la squadra di fioretto maschile, la squadra di sciabola femminile), un argento (Simone Vanni) e quattro bronzi (Andrea Cassarà, Cristiana Cascioli, Aldo Montano e Gioia Marzocca).
Anche in questo 2004 – anno di tornei olimpici – avremo comunque altri due appuntamenti mondiali in calendario: si tratta delle discipline assenti ad Atene: il fioretto femminile a squadre perché inopinatamente estromesso dall’assemblea FIE e la sciabola femminile a squadre ancora non ammessa nel consesso olimpico. Queste due rassegne iridate si svolgeranno a metà giugno a New York.
Poi, dopo Lipsia 2005, conteremo i giorni che si separeranno da Torino 2006.